8 MARZO. Pro Vita Famiglia: ma quale Giornata della Donna: aborto, gender, utero in affitto, prostituzione e pornografia distruggono le donne
Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia Onlus, in occasione della Giornata Internazionale della Donna
di Gianfranco Simmaco
dalla Redazione Romana del Quotidiano l’Italiano
ROMA «“Se si fermano le donne si ferma il mondo” è il motto dello sciopero definito “transfemminista” da Non Una di Meno. Ma cosa è una donna per le organizzatrici? Lor signore, compresa la neo segretaria del Pd Elly Schlein, dicono di voler rappresentare tutte noi, ma ci danneggiano promuovendo gender, utero in affitto, prostituzione, pornografia e aborto per tutte. Riempiono il manifesto di Schwa e chiedono di entrare nelle scuole per portare educazione al gender e carriera alias, insegnando ai bambini che chiunque voglia può dichiararsi donna, e che quindi la donna non esiste. Vogliono legalizzare la prostituzione, cioè la tratta delle schiave, la pratica disumana dell’utero in affitto, schiavitù del terzo millennio, che obbliga donne povere a vendere il proprio figlio e vogliono incentivare la pornografia, cioè la prostituzione filmata. Tutto questo significa parlare in nome delle donne? Assolutamente no! Non una parola su quanto sia difficile oggi scegliere liberamente se essere mamme, lavoratrici, o armonizzare le due cose. Siamo obbligate a tornare a lavoro con il seno pieno di latte quando i nostri figli sono troppo piccoli, senza la possibilità di un lavoro che rispetti questa peculiarità; non una parola contro chi denigra le donne che decidono di prendersi esclusivamente cura dei figli; non una parola sulle troppe donne abbandonate all’unica soluzione dell’aborto quando si trovano di fronte a una gravidanza inaspettata o difficile: non è garantito loro il diritto a non abortire, come abbiamo denunciato con una serie di affissioni e con una petizione popolare. Non una parola sulle donne caregiver. Ma quale Giornata della Donna? La chiamassero la festa del gender, dei diritti Lgbtqia+, del fluido, ma non della donna: siamo stanche di essere sfruttate da una ideologia che, dopo averci indicato ingiustamente come nemici i nostri alleati, cioè gli uomini, vorrebbe affondare il colpo e annullarci in quanto donne e madri». Così Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia Onlus, in occasione della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo. |
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8 MARZO. Pro Vita Famiglia: affissioni a Santa Marinella per difendere il diritto di non abortire |
Santa Marinella «Ogni anno in Italia migliaia di donne sono indotte e, di fatto, costrette ad abortire per abbandono o solitudine. Troppe le donne che subiscono una vera e propria violenza, cioè l’assenza di aiuti sociali, economici, morali e psicologici di fronte a una gravidanza inaspettata o complicata: NON ABORTIRE è un diritto troppo spesso negato. Mettiamo fine a questo scandalo! Contrariamente a quanto sostiene la nuova segretaria del Pd e dichiarata abortista Elly Schlein, in Italia non esiste una donna che sia stata costretta a partorire per presunte carenze dell’ingiusta Legge 194, mentre sono troppe le donne costrette ad abortire perché prive di aiuti. È inquietante registrare che per alcuni l’aborto debba essere una scelta socialmente preferibile rispetto all’accoglienza di un figlio, e alla sua nascita. Una società civile dovrebbe, invece, fare a gara per servire su un piatto d’oro ogni aiuto possibile per aiutare una donna incinta a portare avanti la gravidanza, perché il figlio nasca! Per questo con le nostre affissioni a Santa Marinella, in vista della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo, chiediamo a Governo e Parlamento che siano subito proposti aiuti, discusso e attuato un piano di sostegno alla maternità e alla natalità». Così Massimiliano Baldacci, Referente del Circolo Territoriale di Santa Marinella di Pro Vita & Famiglia, nel presentare i manifesti che da oggi sono affissi nelle strade della città e anche nelle principali città italiane. |
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