Monday, December 11, 2023
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A Catanzaro arriva il ministro Nordio. Il “Comitato per Pittelli” gli rivolge interrogativi che lasciano pensare

“Il comitato, il cui appello è stato sottoscritto nei primi mesi dell’anno da oltre tremila persone, chiede al Ministro Nordio se non sia meritevole della sua discreta e rispettosa attenzione anche la condizione di Giancarlo Pittelli, ex parlamentare della Repubblica, avvocato penalista incensurato, ormai sulla soglia dei settanta anni, in condizioni di salute precarie, privato della libertà ormai dal lontano dicembre 2019, con l’accusa infamante ma mai provata di essere “l’anello di congiunzione fra Ndrangheta e massoneria”, ben prima di qualunque processo o sentenza, il quale in questi tre anni di attesa di giustizia ha collezionato ben tre sentenze della Cassazione che hanno cancellato o ridimensionato i capi d’imputazione originari e accolto le richieste della difesa su questioni parallele al giudizio principale”.


di Pasquale Talarico per il Quotidiano l’Italiano

dalla Redazione Catanzarese del Quotidiano l’Italiano

CATANZARO – – La notizia arriva da Roma e rimbalza nella nostra Redazione Catanzarese. In occasione del 15 novembre giorno in cui il ministro Carlo Nordio presenzierà all’inaugurazione dei nuovi Uffici della Procura, fortemente voluti e caldeggiati dal suo capo, il dott. Nicola Gratteri, il Comitato per Pittelli ha ritenuto giusto rivolgere un messaggio al Ministro.

Il Palazzo Umbertino he è stato sede della Procura per quasi un secolo. Il procuratore della Repubblica NiCola Gratteri ha preferito traslocare in un ex convento ed ex ospedale militate che è stato rivoltato come un pedalino per accogliere impiegati, funzionari e giudici

Ecco il testo integrale diramato dall’Associazione che da mesi si batte per il riconoscimento della libertà a Giancarlo Pittelli:  “Martedi 15 novembre saranno inaugurati a Catanzaro, alla presenza del Ministro Carlo Nordio, i nuovi uffici della Procura, risultato di un intervento di restauro sicuramente apprezzabile. Vorremmo suggerire con rispetto al Ministro di cogliere l’occasione per porsi alcune domande anche sulla amministrazione della giustizia nella nostra regione.

Pur confermando il dovuto rispetto della funzione e della attività giudiziaria, molti calabresi sono tuttavia perplessi del fatto che negli ultimi anni moltissime inchieste giudiziarie che hanno riguardato rappresentanti eletti delle istituzioni si siano concluse con sentenze di assoluzione con formula piena, in appello o addirittura in primo grado. Molti calabresi osservano che ogni volta tali episodi hanno avuto un grande clamore mediatico, hanno suscitato allarme sociale e hanno gettato su rappresentanti delle istituzioni il sospetto, rivelatosi infondato nei successivi processi, di connivenze con una criminalità organizzata esecrata per la sua ferocia, distruggendo per sempre la reputazione di personalità note in tutta la regione e trasmettendo un’immagine immeritata delle istituzioni democratiche calabresi come irrimediabilmente inquinate.

La vicenda dell’ex Presidente della regione, Oliverio, è in proposito particolarmente significativa. Infine il comitato, il cui appello è stato sottoscritto nei primi mesi dell’anno da oltre tremila persone, chiede al Ministro Nordio se non sia meritevole della sua discreta e rispettosa attenzione anche la condizione di Giancarlo Pittelli, ex parlamentare della Repubblica, avvocato penalista incensurato, ormai sulla soglia dei settanta anni, in condizioni di salute precarie, privato della libertà ormai dal lontano dicembre 2019, con l’accusa infamante ma mai provata di essere “l’anello di congiunzione fra Ndrangheta e massoneria”, ben prima di qualunque processo o sentenza, il quale in questi tre anni di attesa di giustizia ha collezionato ben tre sentenze della Cassazione che hanno cancellato o ridimensionato i capi d’imputazione originari e accolto le richieste della difesa su questioni parallele al giudizio principale”.

Nella sostanza il “maxi processo” legato alla “maxi indagine” denominata “Rinascita Scott” pare avviarsi verso un “maxi flop” alla luce di quanto si sta verificando. L’enorme iceberg di cui, sotto il profilo mediatico, si è visto solamente l’aspetto delle spese faraoniche per allestire locali che avrebbero dovuto ospitare centinaia di inviati del “Media italiani” (e forse esteri), con relative telecamere e tutto l’armamentario dei cronisti, dopo le prime battute ha perso completamente interesse e a dire il vero le uniche occasioni di clamore sono pervenute da Roma, esattamente dal “Palazzaccio” dove ha sede la Cassazione che ha, in più sentenze, bacchettato il lavoro svolto dal pur bravo “pool”. Sostanzialmente, pare di comprendere che l’orientamento degli “ermellini” sia quello di non condividere talune decisioni e in particolare quele atte a privare della libertà l’avv. Giancarlo Pittelli.

Le ultima tegole cadute su questo “Processone” che si sta liquefacendo, inducono ad augurarsi che grazie al nuovo corso del governo attuale — che vorrà imprimere sull’amministrazione della Giustizia in Italia – si spera possa amministrarsi diversamente questo importante settore della vita sociale nazionale

Pasquale Talarico

Il comitato, il cui appello è stato sottoscritto nei primi mesi dell'anno da oltre tremila persone, chiede al Ministro Nordio se non sia meritevole della sua discreta e rispettosa attenzione anche la condizione di Giancarlo Pittelli, ex parlamentare della Repubblica, avvocato penalista incensurato, ormai sulla soglia dei settanta anni, in condizioni di salute precarie, privato della libertà ormai dal lontano dicembre 2019, con l’accusa infamante ma mai provata di essere “l’anello di congiunzione fra Ndrangheta e massoneria”, ben prima di qualunque processo o sentenza, il quale in questi tre anni di attesa di giustizia ha collezionato ben tre sentenze della Cassazione che hanno cancellato o ridimensionato i capi d’imputazione originari e accolto le richieste della difesa su questioni parallele al giudizio principale".
L’edificio che verrà inaugurata dal ministro Carlo Nordio

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