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A Catanzaro Giorgio “re bomber” Corona riceve il Premio “Ferrigno”

di Lorenzo Fazio (per il Quotidiano l’Italiano) CATANZARO – Giorgio Corona, l’ultimo “Re” di Catanzaro in tema di calcio giocato….

By L'Italiano , in Sport , at 29/09/2021 Tag: , , ,

di Lorenzo Fazio (per il Quotidiano l’Italiano)

CATANZARO – Giorgio Corona, l’ultimo “Re” di Catanzaro in tema di calcio giocato. Nessun altro giocatore, dopo Palanca, a distanza di così tanti anni dalla sua ultima stagione in giallorosso (era il 2005/06), è ancora così tanto amato dai tifosi giallorossi come il bomber di Palermo. 116 gare in maglia giallorossa e 47 goal e la storica promozione della stagione 2003/04 con mister Piero Braglia in panchina a condurre la squadra in serie B. Giorgio Corona ha portato in B il Catanzaro a suon di goal partendo da quella meravigliosa doppietta interna al debutto con la Vis Pesaro e chiudendo con il goal del 2 a 1 all’ultima gara contro il Chieti al “Del Duca” di Ascoli Piceno.

Corona ha aperto e chiuso la stagione contribuendo ad una stagione da incorniciare per i tifosi giallorossi che però non lo amano solo perché con i suoi goal e le sue indimenticabili cavalcate ha infiammato i loro cuori ma specialmente perché nelle difficoltà si è fatto carico della squadra e non ha mai lasciato la barca che affondava. Furono, infatti, le due stagioni seguenti (2004/05 e 2005/06) alla promozione in B le più difficili per il Catanzaro. Il 2004/05 era partito sotto i migliori auspici con un mercato doc per il Catanzaro e la fascia di capitano a Benny Carbone, con alle spalle una carriera importante in Italia e all’estero. Dopo un avvio soddisfacente la barca giallorossa andrà via via verso il fondale con un susseguirsi di allenatori (Braglia, Cagni e Bolchi) e il Catanzaro all’ultimo posto della classifica guidato comunque dal fedelissimo Corona con la fascia di capitano con una squadra imbottita di giovani nella parte della finale della stagione. Il numero 9 giallorosso in 39 gare ufficiali realizzerà 14 goal in stagione in una squadra che al termine della stagione si troverà ad aver tesserato in rosa ben 48 calciatori,in tutto l’arco della stagione, senza riuscire nell’obiettivo di mantenere la categoria.  Il successivo anno, con il Catanzaro ripescato nuovamente in B, sarà ancora Corona a dover guidare i giallorossi verso la permanenza tra i cadetti. Non ci riuscirà il condottiero siciliano che chiuderà comunque la stagione con 42 gare e 14 goal in un altro valzer di allenatori iniziato con Sergio Buso e chiuso con il traghettatore Franco Cittadino.

Nel cuore di ogni tifoso della promozione in B del 2004 e delle due annate successive di serie B, seppur disastrose, resterà sicuramente tutto quello che Giorgio Corona ha dato per la maglia del Catanzaro. Si è fatto apprezzare prima come uomo e poi come calciatore tanto che più volte tornato in città per manifestazioni e vari premi ricevuti ha sempre attirato a se bagni di folla. L’ultimo di questi al 1° Premio “Fabrizio Ferrigno”, intitolato al “sindaco” giallorosso prematuramente scomparso nell’ottobre del 2020, in cui Giorgio Corona è stato premiato insieme a Matteo Tubertini della Guglielmo Caffè. Un premio che è stato, nel rispetto delle normative Covid19, anche un revival di vecchie glorie giallorosse che insieme a Ferrigno e Corona hanno guidato i giallorossi alla cavalcata verso la B come i vari Ciardiello, Caterino, Pastore, Ascoli e Lo Giudice insieme agli ex patron Parenti e Poggi. Dopo Giorgio Corona quel numero 9 del Catanzaro è stato indossato da tanti altri calciatori ma nessuno, finora, è riuscito a far battere il cuore dei tifosi come l’attaccante siciliano. Per il futuro del Catanzaro ci auguriamo che ciò accada presto ma la leggenda di Giorgio Corona resterà per sempre nella storia del Catanzaro.

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