A Potenza le esplorazioni urbane del progetto “Come una poesia di città”
Guardare la città di Potenza con gli occhi della poesia per costruire una nuova storia mettendo insieme racconti, ricordi e pezzi di esistenze. È quello che si propone di fare “Come una poesia di città”, progetto di Gommalacca Teatro sostenuto dagli Assessorati alle Politiche Sociali e Abitative, alla Cultura, alla Pubblica Istruzione e alle Pari Opportunità del Comune di Potenza.
di Gianfranco Simmaco dalla Redazione Centrale del Quotidiano l’Italiano
Nell’ambito del progetto “Come una poesia di città”, promosso da Gommalacca Teatro e sostenuto dal Comune di Potenza, sabato 12 marzo alle ore 16.30, presso il centro sociale di Malvaccaro, è stata origrammata una esplorazione urbana con visione aerea dedicata alla forma della città di Potenza, con la guida di Nicola Masini, dirigente di ricerca del CNR. Una seconda esplorazione urbana è prevista per sabato 19 marzo alle ore 15, all’interno del quartiere rione Lucania, con partenza dalla piazzetta di via Orazio Gavioli. Ad accompagnare i partecipanti, seguendo le strade che portano i nomi di alcuni importanti personaggi lucani, ci sarà come guida d’eccezione Giuseppe Romaniello, responsabile dell’unità di direzione “Servizi alla persona” del Comune di Potenza, oltre che attento conoscitore della città e delle sue storie. Per partecipare agli appuntamenti, entrambi gratuiti, è possibile prenotarsi inviando un sms o un messaggio WhatsApp al numero 393/3054088.
Guardare la città di Potenza con gli occhi della poesia per costruire una nuova storia mettendo insieme racconti, ricordi e pezzi di esistenze. È quello che si propone di fare “Come una poesia di città”, progetto di Gommalacca Teatro sostenuto dagli Assessorati alle Politiche Sociali e Abitative, alla Cultura, alla Pubblica Istruzione e alle Pari Opportunità del Comune di Potenza. L’iniziativa nasce dall’esigenza di sensibilizzare le nuove generazioni di cittadini potentini ai tratti distintivi – storici, urbanistici, di tradizione – della città, per rafforzare il senso di appartenenza e dargli un nuovo significato nel contesto sociale contemporaneo. Obiettivo finale creare la prima mappa visiva e sonora della città di Potenza.
Il progetto è partito il 12 e seguirà il 19 febbraio con due laboratori intergenerazionali, che si sono svolti presso il centro sociale di Malvaccaro, con la partecipazione di cittadini dai 9 ai 60 anni. Gli incontri sono serviti per raccogliere testimonianze, voci e immagini di chi vive quotidianamente il paesaggio cittadino e gli spazi urbani. Un’occasione per raccontare i ricordi legati al patrimonio e alla tradizione e per portare il proprio sguardo sulla città, partendo dall’osservazione delle piccole cose fino ad arrivare a un confronto intellettuale esteso a tutte le generazioni.
Attraverso esercizi teatrali e con un approccio metodologico derivato dalle scienze sociali, è stato condotto un lavoro utile a definire un nuovo sguardo conoscitivo sulla città. A guidare i partecipanti le parole della poetessa potentina Beatrice Viggiani, insieme ad alcune riflessioni di Christian Bobin tratte dal libro “Abitare poeticamente il mondo”, che hanno permesso di assumere un atteggiamento poetico, inteso come creazione dal nulla attraverso gli elementi microscopici a propria disposizione. Il lavoro dei partecipanti prosegue attivamente anche a distanza, con esercizi di scoperta i cui risultati contribuiranno all’esito finale del progetto.
Il passo successivo del progetto saranno altri sei laboratori, che nelle prossime settimane coinvolgeranno sessanta studenti delle scuole I.C. “L. Milani”, I.C. “G. Leopardi” e I.I.S. “Einstein-De Lorenzo” di Potenza, nel corso dei quali le opere di autrici e autori che hanno parlato di Potenza tramite la poesia, la letteratura o il racconto della storia recente diventeranno lo strumento per diffondere la conoscenza della città.
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