Sono i progetti di modifiche sostanziali della forma di governo: premierato eletto direttamente dai cittadini, senza il bilanciamento di un Parlamento oggi esangue.
Si parla di un “premier” che sia il sindaco d’Italia eletto direttamente, così come il presidente della regione, mentre si dovrebbe prevedere la sfiducia costruttiva e la elezione di un nuovo sindaco o presidente in caso di dimissioni, per assicurare continuità e dialettica democratica con una rivalutazione del ruolo delle assemblee.
E poi la riforma del regionalismo che farebbe dell’Italia una repubblica federale: tanti statarelli.
Quattro anni addietro sul numero di “novembre-dicembre 2019” della rivista “i Catanzaresi”, , in occasione della triste ricorrenza del tragico avvenimento del disastro ferroviario avvenuto il 23 dicembre del 1961 (deragliamento di una carrozza del treno delle Calabro-Lucane dal ponte della Fiumarella con più di 60 vittime), era stato pubblicato un servizio di “taglio giornalistico “(come confermato e riconosciuto nella sentenza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, dott.ssa Cialoni, del Tribunale di Viterbo), nel quale si ripercorrevano le tappe del triste evento. – Nulla a che vedere col fascicolo commemorativo del Petronio del tutto sconosciuto al direttore del periodico “i Catanzaresi” come alla redazione al vicedirettore Francesco Catania (anche lui inutilmente querelato ma estraneo “per Legge” alla vicenda poiché “non responsabile” del bimestrale) e al vastissimo pubblico che esula dai confini provinciali. Alla luce della decisione del GIP del Tribunale di Viterbo il Petronio (e chi lo ha assistito) non ha alcuna ragione di ritenere l’argomento “tragedia della Fiumarella del 23.12.1961” quale personale esclusiva riserva di analisti pubblicistica o di ricerca storica. La Storia e la rievocazione dei fatti (di qualsiasi fatto materialmente verificatosi) non è materia che possa sottostare al “copyright”; appartiene a chiunque voglia studiarla e renderla pubblica! Inoltre se in un contesto librario vengono pubblicati o ripresi “periodi letterari” a firma di altri autori nessuno può vietare ad altri di riprenderli e pubblicarli nelle stesse modalità. Il diritto d’autore tutela ciò che è frutto dell’ingegno dell’autore e non quello che l’autore stesso “a firma d’altri” inserisce nella sua pubblicazione.
Su questo tema si gioca non soltanto la tenuta di una coalizione ma l’identità della Nazione .
Con il regionalismo differenziato ritorna,in una forma apparentemente più presentabile, il disegno originario della Lega del Nord di Bossi,quello di Roma ladrona,dell’autonomia del Nord : convoglio che deve procedere spedìtamente perciò sganciato dal Sud.
Il regionalismo così come configurato dal disegno di legge è di fatto una federazione.
L’Unità dell’Italia si sperde in una Repubblica fatta da più stati e da più “patrie”.
Dunque ora ci si chiede: Chi aveva interesse a che il magistrato Otello Lupacchini fosse allontanato dal luogo designato per svolgere il ruolo di Procuratore Generale?
“Comunico – scrive Iai – che a seguito dell’esame dei soli testimoni del pubblico ministero e senza neppure aver assunto le dichiarazioni di quelli della difesa, il giudice monocratico del
Tribunale di Salerno, Viviana Centola, ha pronunciato sentenza immediata di assoluzione perché il fatto non sussiste e così prosciolto Otello Lupacchini dall’accusa di falso ideologico a
suo tempo mossagli dai pm di Salerno Roberto Penna e Luca Masini”.