Abolizione reddito di cittadinanza, esplode la protesta in Sicilia: corteo a Palermo il 29 novembre con la Federazione Nazionale Lavoratori
“Mirko Manna, FP CGIL nazionale: “Il Guardasigilli pubblichi i dati sulle aggressioni alla Polizia Penitenziaria come abbiamo già chiesto al DAP di fornirci e poi valuteremo insieme i presunti risultati fin qui raggiunti dal DAP nella gestione delle carceri. Non è possibile che le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, ogni giorno, debbano recarsi al lavoro con la convinzione di poter essere le vittime delle quotidiane aggressioni da parte dei detenuti. Il Ministro faccia subito i conti con la realtà e incontri i Sindacati del Corpo al più presto per discutere di ‘celle aperte’, ‘sorveglianza dinamica’, organici della Polizia Penitenziaria e gestione dei detenuti malati psichiatrici”.
di Ivan Trigona per il Quotidiano l’italiano
PLERMO – Abolizione reddito di cittadinanza, esplode la protesta in Sicilia: corteo a Palermo il 29 novembre con la Federazione Nazionale Lavoratori
L’abolizione del reddito di cittadinanza non è più solo un’ipotesi ma un piano concreto del nuovo governo. E in Sicilia esplodono già le prime proteste.
A Palermo ci sono quattro associazioni di disoccupati che percepiscono il reddito di cittadinanza a cui si e’ aggiunta la Federazione Nazionale Lavoratori del noto attivista sindacale napoletano Dott Giuseppe Alviti : Basta volerlo, Aps Puc Palermo Help, Costa Sud, Se ognuno fa qualcosa. Insieme scenderanno in piazza il 29 novembre per una manifestazione regionale a difesa del reddito di cittadinanza perché “lavoro o reddito, dobbiamo campare”, dicono.
Banchetti informativi nei quartieri popolari
In questi giorni stanno montando banchetti informativi nei quartieri popolari di Palermo per chiedere l’adesione di percettori di reddito, disoccupati, studenti e singoli cittadini alla manifestazione. Altre iniziative di sensibilizzazione saranno organizzate nelle prossime settimane per riportare l’attenzione sulla misura, messa in discussione dal nuovo Governo Meloni che propone di togliere il reddito di cittadinanza a tutti i beneficiari che possono lavorare. Ciò significherebbe che soltanto il 9% circa risulteranno esonerati, esclusi o rinviati ai servizi sociali.
Giuseppe Alviti della Federazione Nazionale Lavoratori afferma “Toglierlo significa fare guerra ai poveri”
Giuseppe De Lisi di Aps Puc Palermo Help spiega le ragioni della protesta: «togliere il reddito oggi senza aver garantito a tutti un posto di lavoro significa fare la guerra ai poveri, significa costringere noi e i nostri figli a non arrivare a fine mese. Chiediamo a tutti di scendere in piazza, ai percettori di reddito per difendere i loro diritti e a chi non lo percepisce di sostenere la nostra causa». L’appuntamento è il 29 novembre alle 9:00 a piazza Marina, il corteo si muoverà per Corso Vittorio Emanuele fino a sotto il Palazzo della Regione, a piazza Indipendenza.
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