Saturday, April 20, 2024
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Bergamo, uniti per la pace. Concerto con artisti russi, un ucraino e un lettone domenica 13 marzo, ore 21, presso il Teatro Sociale di Città Alt

Tutto nasce dall’idea del musicista moscovita Iakov Zats (già docente di Viola presso il Conservatorio di Bergamo e di Piacenza), iniziativa alla quale hanno aderito Emanuele Beschi, Direttore del Conservatorio Donizetti, e il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori


di Romano Scaramuzzino per il Quotidiano l’Italiano

BERGAMOMentre l’Università degli Studi di Milano-Bicocca inizialmente ha cancellato il corso sullo scrittore russo Fedor Dostoevskij, serie di lezioni condotte dall’autore Paolo Nori, per poi ripristinare il corso stesso, decisione, quest’ultima, da parte dell’ateneo, che ha trovato lo scrittore italiano ancora profondamente amareggiato dal provvedimento primario (infatti Nori ha dichiarato di non sapere se accettare o meno la proposta dell’università, nda), mentre la direzione del Teatro alla Scala, insieme al sindaco di Milano, Beppe Sala, ha cacciato Valery Gergiev , direttore d’orchestra russo, “reo” di essere non dichiaratamente anti Putin e di non aver preso, quindi,  una posizione (richiesta, nda) contro il presidente della Federazione Russa, a Bergamo si è deciso di organizzare un concerto per la pace al quale parteciperanno quattro artisti russi, un ucraino ed un lettone.

Il 13 marzo prossimo, infatti, alle ore 21, presso il Teatro Sociale in Città Alta, si terrà uno spettacolo a scopo benefico per sostenere la popolazione ucraina.

Tutto nasce dall’idea del musicista moscovita Iakov Zats (già docente di Viola presso il Conservatorio di Bergamo e di Piacenza), iniziativa alla quale hanno aderito Emanuele Beschi, Direttore del Conservatorio Donizetti, e il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.

A questo proponimento parteciperanno, gratuitamente, i maestri russi Pavel Berman, Iakov Zats, Vsevolod Dovrkin, Yuri Zhislin, il maestro ucraino Denis Severin e la lettone Eva Bindere.

L’ingresso al pubblico è di 35euro (con la possibilità di ulteriore donazione). Tutto il ricavato andrà all’Associazione Arte senza confini di Basilea in Svizzera, per appoggiare il progetto “Help Ukraine”.

Mi piace pensare che in questa occasione si suonerà una musica di pace e di fratellanza e che, almeno per un po’, queste note potranno sostituire quelle stonate compiuteda armi e conflitti non risolti tramite l’avvedutezza degli uomini.

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