Monday, March 24, 2025
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Calcio – Serie B – Il Catanzaro naufraga a Cremona. Caserta “Stroppa…to”: i Grigiorossi ingranano la “quarta” e vanno al sorpasso

Sulla ruota di Cremona esce la quaterna e le Aquile volano basso disputando la peggiore prestazione dell’era Caserta


di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

CREMONA – La Reggiana che aveva “spadroneggiato” al Ceravolo è stata ridimensionata dal Cosenza spavaldo e guascone che neppure Giangurgolo. La discesa degli uomini di William Viali ha fruttato un solo mattone (leggi punto) per la costruzione del tempio “salvezza anticipata”. I lupi cosentini hanno addentato il successo con un bel gol di Artistico che però non potrà rivaleggiare nel derby (imminente al “cinema Ceravolo” dove sarà presente capitan Iemmello oggi in tribuna al “Giovanni Zini”, causa squalifica, in veste di accompagnatore.

La “Cremo” è dietro al “Catanza” di un solo punto (42 a 43) e oggi tenterà – almeno nelle previsioni locali – “il sorpasso” come nelle migliori tradizioni della cinematografia sportiva. Non siamo mai stati sicuri che le Aquile scendano in campo per uscirne sconfitte; le uniche tre volte che questo è accaduto, nell’arco del torneo, si son verificati episodi che dovrebbero essere monitorati. In teoria mister Caserta avrebbe potuto anche non perderle o tramutarle, con la sua bacchetta magica, in altrettanti pareggi. Non si tratta di recriminare sul latte (leggi punti) versato, solo considerazioni – a partita ancora da disputare – mentre le gradinate vanno riempiendosi di tifosi e spettatori. 9 vittorie, 16 pareggi e le tre sconfitte per i Giallorossi quasi bilanciano gli 11 successi, i 9 pareggi e le 8 sconfitte dei Grigiorossi. E mentre le quote dei bookmakers danno favoriti i lombardi dalla parte opposta assicurano una bella percentuale (5 volte la posta) a garanzia del “clamoroso” esito del “2” allo Zini. Attesi alla prova degli ex Fulignati e Vandeputte che lo scorso anno vestivano la casacca catanzarese e che oggi pomeriggio ritroviamo da avversari. La dura legge del calcio offre – come sempre – anche questi aspetti nostalgici e guerrieri. Come di prassi potremo saperne di più nei prossimi step al duplice e infine al triplice fischio del signor Alberto Ruben (speriamo poco) Arena della sezione di Torre del Greco..

PRIMO TEMPO – Ricco di passaggi quasi sempre conclusi bene… povero di tiri in porta (intesi quelli diretti nello specchio tra i pali) avaro di emozioni, impreziosito da una nutrita serie di duelli… poi brillante ed esplosivo per l’episodio del regalo di Pittarello… la punta (che anziché nella meta campo avversa si trova nel posto sbagliato) si lascia sfuggire il possesso della sfera di cuoio regalandola a Johnsen. Il norvegese dalla faccia di furetto riesce a superare Pigliacelli in uscita e va in gol. Il racconto della prima fase di gioco potrebbe essere condensato in queste poche righe quando la “Cremo” tra il 30 e il 31′ con un colpo di clacson supera e sorpassa in classifica – e pure in curva – il “Catanza”. Una volta sotto di una rete attendiamo la reazione dei Giallorossi nel quarto d’ora abbondante che rimane. Invece, nella convinzione che sia utile spedire il pallone verso la propria porta dove Pigliacelli giganteggia con dribbling, pallonetti e veroniche oltre a rilanci calibrati, quella avversaria resta senza pericoli, Neppure stessero in vantaggio i ragazzi di Caserta insistono nella tattica cara a Quinto Fabio Massimo Verrucoso (condottiero romano) detto il “temporeggiatore” … che vinceva (lui sì) le battaglie più o meno come Fabio Caserta rischia di perdere il match se qualcuno dei suoi non si deciderà ad impensierire Fulignati. L’assenza dell’elemento chiave che catalizza i palloni dal centro alla prima linea e cioé capitan Iemmello si sente e come. Petriccione e Quagliata spendono tante energie sotto il sole di Cremona che anticipa la primavera alle porte. Situm, Scognamillo, Pompetti e Pontisso sudano e partecipano alla costruzione dal basso… però palle da gol sono rare manco fossero razze protette dal WWF e così dopo 60 secondi di recupero l’ottimo arbitro Arena che ha diretto con polso fermo e precisione spedisce le formazioni negli spogliatoi. Riuscirà Caserta a trovare la soluzione per recuperare? Andiamo a bere un caffè sport con l’interrogativo che, al momento, non trova risposte…

SECONDO TEMPO Com’é nelle sue teorie o abitudini – che dir si voglia – Caserta rimanda in campo lo stesso undici salvo poi effettuare un triplo cambio al 57′ richiamando Biasci, Pontisso e Situm e spedendo dentro Buso, Pagano e Cassandro. Tatticamente non muta nulla. Pittarello poco prima ha avuto una buona occasione per cogliere il pareggio e riscattare l’errore ma la Cremo ne ha bruciate almeno quattro con tre tiri di Johnsen di cui uno che rimbalza sul palo alla sinistra di Pigliacelli. Dalla postazione appare evidente che la squadra di Caserta soffre e non poco. Del resto non era pensabile che una formazione come quella di Stroppa che dispone di tecnica del possesso palla addirittura superiore a quella del Catanzaro potesse essere affrontata con leggerezza e disinvoltura… e i peccati di superficialità e di presunzione si pagano e come… anche in maniera pesante.

Le Aquile volano basso… è la triste realtà alla quale assistiamo come assistono festosi, vocianti ma impotenti tutti i tifosi nella curva “sudista”. Non ravvisiamo grinta tra i calciatori in maglia giallorossa… e se costruiscono lo fanno con molto affanno. Se ne accorge la “Cremo” che al 64′ raddoppia con Ravanelli… Quattro minuti più tardi Cassandro commette un fallo di mano in area piccola ed è calcio di rigore nettissimo che nessun arbitro avrebbe potuto negare. Si incarica di battere De Luca ed al 68′ sul tabellone dello “ZIni” compare un trittico di marcature per i padroni di casa.. Infine arriva il quarto gol per l’ennesimo svarione difensivo con retropassaggio di Antonini con Johnsen che ricava la doppietta personale “made in Katanza”.

Si profila l’imprevedibile (prima del fischio d’inizio) quarta sconfitta stagionale ed è un vero e proprio peccato visto che il “Catanza” non perdeva dal 21 dicembre (Catanzaro-Spezia). Assistiamo all’agonia della partita forse più brutta del campionato. Troppi errori, tecnici e tattici… molti regali ad avversari massicci e compatti e anche bravi a profittare. Una brutta domenica da dimenticare al più presto, nella speranza che arrivi prima possibile il triplice fischio finale. Lultima scena di questa brutta pagina della storia giallorossa vede la tifoseria catanzarese applaudire i propri beniamini come se avessero vinto.

CONSIDERAZIONI FINALI Il calcio non offre mai certezze a prescindere. Caserta non era Guardiola o Mourinho prima della lunga serie di risultati positivi nonostante le lodi sperticate dei ruffiani di ieri, di oggi e di sempre e – badate bene – non è un brocco ora che è stato “strapazzato” oltremisura a Cremona. Son vicende che nel football si ripetono e che sempre ci saranno. Tra una settimana il Catanzaro affronterà i lupi del Cosenza nel derby della disperazione per i “silani” a caccia della salvezza. Se qualcuno vorrà rifarsi per lo smacco odierno avrà pane per i suoi denti. Personalmente saremmo tentati di chiudere il pezzo con le ultime battute dell’emigrante Pasquale Amitrano, personaggio di Carlo Verdone in “Bianco, Rosso e Verdone” che tornando in Basilicata per votare, viene sistematicamente derubato: “Andate a pijarvela ‘nder…”.

Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

La formazione sconfitta sonoramente allo Zini di Cremona (foto Vittorio Pio)

IL TABELLINO DELL’INCONTRO: CREMONESE – CATANZARO 4 – 0

CREMONESE (3-5-2): Fulignati; Ravanelli, Ceccherini, Bianchetti; Barbieri, Pickel, Castagnetti, Vandeputte, Azzi; Johnsen, De Luca. All. Stroppa. A disposizione:  Drago, Antov, Folino, Moretti, , Collocolo, Gelli, San Mater, Zanimacchia, Nasti, Bonazzoli, Tannander. 

CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli, Scognamillo, Antonini, Bonini; Quagliata, Pompetti, Petriccione, Pontisso (57′ Pagano), Situm (57′ Cassandro); Biasci (57′ Buso), Pittarello. All. Caserta. A disposizione: Gelmi, Borrelli, Brighenti,  Pagano, Compagnon, Ilie, Buso, La Mantia, Coulibaly, Corradi, Cassandro, Buso, Seck.

MARCATORI: 30′ pt Johnsen (Cr), 64′ Ravanelli (Cr), 68′ De Luca (r) (Cr)

AMMONITI: Barbieri (Cr), Antonini (Cz)

DIREZIONE ARBITRALE: Alberto Ruben Arena della sezione di Torre del Greco; assistenti Khaled Bahri di Sassari e Marco Ceolin di Treviso. IV Ufficiale: Gianluca Renzi di Pesaro. Al VAR Lorenzo Maggiori di Lecco, AVAR Gianluca Manganiello della sezione di Pinerolo

Nella foto sottostante: Alberto Ruben Arena

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La festa dei tifosi Giallorossi sugli spalti allo Zini (Cremona)- (Foto Area Immagine US Catanzaro 1929)

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