Calabria: l’ex. sen Pittelli condannato a 11 anni “Confidiamo nell’appello… Che come i processi Foti, Lucano, Femia, Tortora insegnano come il I° Grado possa sbagliare sull’onda del furore mediatico mentre il II° Grado riporta giustizia, verità e soprattutto equità”.

di Nicola Colao dalla Redazione Catanzarese del Quotidiano l’Italiano

CATANZARO –L’avvocato ed ex parlamentare Giancarlo Pittelli, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per avere – secondo l’accusa – favorito, grazie al proprio patrimonio di conoscenze, la cosca Mancuso di Limbadi è stato condannato in promo grado a “soli” 11 anni anziché a 17 come aveva richiesto la parte accusatrice.

Sono stati necessari oltre trenta giorni operativi di camera di consiglio per consentire alla Presidente Brigida Cavasino, Claudia Caputo e Germana Radice a latere, per poi esibirsi in aula e leggere – rendendolo pubblico – il dispositivo della sentenza che oltre all’avv. Pittelli, riguarda 338 imputati accusati, a vario titolo, di poco più di 400 capi di imputazione, tra cui: associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, usura, riciclaggio, detenzione illegale di armi ed esplosivo, ricettazione, traffico di influenze illecite, trasferimento fraudolento di valori, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio aggravato, traffico di droga.

Undici anni di reclusione: è questa la pena inflitta dal Tribunale di Vibo Valentia all’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, imputato nel processo Rinascita Scott. Per lui la Dda aveva chiesto la condanna a 17 anni. E visto lo “sconto” si comprende anche le ragioni di una richiesta simile. Probabilmente richiedendone 11 ne avrebbero appioppato “solo” cinque?

Tra gli altri nomi indicati dai giudici quali responsabili dei delitti ascritti quelli del tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli, condannato a 2 anni e 6 mesi (8 anni la richiesta), dell’ex finanziere Michele Marinaro condannato a 10 anni e sei mesi (17) e dell’ex consigliere regionale Pietro Giamborino condannato a 1 anno e 6 mesi (20).

I giudici del Tribunale di Vibo Valentia hanno assolto poi l’ex sindaco di Pizzo ed ex presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo. Per lui, la Dda di Catanzaro aveva chiesto la condanna a 18 anni di reclusione. Condannato a 14 anni, l’avvocato di Vibo Valentia Francesco Stilo per il quale i pm avevano sollecitato 15 anni. Ed appare evidente come tutto l’impianto accusatorio non potesse reggere privo di prove concrete ma ricco di supposizioni e teoremi. Le condanne più pesanti – 30 anni di reclusione – sono state inflitte a Saverio Razionale, indicato come il boss di San Gregorio d’Ippona e a Domenico Bonavota, ritenuto il boss di Sant’Onofrio. Nell’aula bunker di Lamezia Terme, la presidente del Tribunale di Vibo Brigida Cavasino sta ancora continuando la lettura del dispositivo della sentenza.

In merito alla condanna dell’avv. Pittelli il dott. Umberto Baccolo (membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione “NESSUNO TOCCHI CAINO”: ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Allucinante sentenza di primo grado quella comminata nei confronti dell’Avv. Giancarlo Pittelli , che a mio parere è stata emessa come in genuflessione al PM Gratteri (quello di Rinascita Scott)… Addirittura 11 anni all’avvocato ed ex parlamentare Giancarlo Pittelli (e chi ha letto le carte come me e seguito le udienze sa che su di lui non avevano NULLA)… Confidiamo nell’appello… Che come i processi Foti e Lucano e Femia per non parlare di quello Tortora insegnano spesso il primo grado sbaglia sull’onda del furore mediatico e il secondo grado riporta giustizia.
Noi non ci fermeremo nel chiedere giustizia per Giancarlo Pittelli, professionista perbene! E denunceremo sempre la pericolosità costituzionale di sentenze che sulla base del nulla considerano gli avvocati complici dei loro clienti e non solo loro difensori! Una deriva agghiacciante da arginare il più fermamente possibile!“