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Sunday, March 23, 2025
Quotidiano Nazionale Indipendente


Calcio – Play Off Serie B. La rimonta del Catanzaro sulla Cremonese vale la speranza di giocare la finale

Il Catanzaro ha onorato il match e non ha nulla da rimproverarsi. Il pareggio purtroppo non favorisce la posizione dei Giallorossi che comunque andranno a Cremona per disputare i secondi “novanta” minuti della semifinale con la coscienza a posto e con un unico obiettivo: vincere per accedere alla finale. Se questo non dovesse accadere, almeno per noi, il comandante Vivarini e la sua pattuglia resteranno per sempre degli eroi!


di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

ROMA – Catanzaro – Cremonese semifinale d’andata per i play-off 2023-24. Prima annotazione: premesso d’esser persuasi che gli arbitri (nonostante la provenienza della sezione di appartenenza) siano imparziali a priori…proviamo a domandare per quale ragione si scelgano per il ruolo di coloro che un tempo erano volgarmente definiti “segnalinee” un assistente di Venezia e per l’assistenza al Var il direttore che ha arbitrato il match col Brescia cioè Simone Sozza di Seregno. Proviamo a dare una risposta: ha pernottato nel capoluogo al fine di risparmiare sul viaggio per la trasferta da assegnare ad altro elemento di controlloAltrimenti mister Sozza e la tratta Seregno-Catanzaro-Seregno in 48 ore…avrebbe rappresentato una spesa superflua visto che Sabato 18 maggio era in loco col fischietto in bocca…

L’appunto sorge spontaneo: Seregno non è lontano da Cremona (un’oretta abbondante di auto a velocità rispettosa del Codice della strada) e guarda caso in finale (purtroppo per il Palermo) pare essersi già ben posizionato il Venezia… Non s’avverte in aria un profumo favorevole… Scriviamo queste annotazioni prima che il match abbia inizio per evitare che qualcuno possa lamentare giustificazioni a risultato finale acquisito. Per la credibilità del calcio, chi siede nella stanza delle designazioni, non farebbe male a modificare i criteri di scelta per i giudici di gara… con designazioni del genere si possono suscitare sospetti o alimentare “cattivi pensieri” come quelli nostri…

Nell’altra semifinale che si è giocata ieri Il Palermo al Barbera ha subito lo “sberleffo” del gondoliere Pierini e nella partita di ritorno per andare avanti dovrà vincere con un doppio scarto altrimenti consegnerà l’accesso alla finalissima al Venezia. Se i lagunari dovessero pervenire alla finale ecco che la differenza tra incontrare il Catanzaro o la Cremonese potrebbe essere determinante. Le compagini in campionato hanno espresso due pareggi a reti inviolate ma è altrettanto vero che pure il Catanzaro contro il Venezia esibisce una sconfitta al Penzo (2-1) e una vittoria al Ceravolo (3-2) (parità assoluta anche in fatto di gol: 4 giallorosse e quattro neroverdiarancioni)… al di là del bottino e del divario dei punti (70 per i lagunari; 67 per i “lumbard” e 60 per il Catanzaro) dati che, come il due di coppe quando la briscola è a denari, non contano più (i “Play-off col loro meccanismo sono compartimenti stagni rispetto alla stagione agonistica nuda e cruda), dunque i risultati sono aperti a qualsiasi esito…

Una ricerca sulla capacità di produrre gol tra Catanzaro e Cremonese ci ha dato i seguenti risultati. I “lumbard” in tutto l’arco del torneo han calciato in porta ben 628 volte e solo in 177 casi la traiettoria è finita nel segmento delimitato tra un palo e l’altro mentre 50 sono state le reti effettivamente realizzate Il Catanzaro del comandante Vivarini ha totalizzato 398 tiri (in 38 partite) verso le porte avversarie violandole ben 59 volte. Facile intuire che le Aquile siano molto più pericolose degli avversari odierni perché pur senza l’abbondanza cremonese (ribadiamo 628 tiri nello specchio della porta e pensate, il Parma e il Como neo promosse ne han totalizzati rispettivamente 542 e 522 tiri) si son rivelati in proporzione doppiamente micidiali!

Di contro è giusto riconoscere che il Catanzaro ha incassato 50 gol e la Cremonese molto meno: 32. Difesa solida quella grigiorossa, attacco pericolosissimo quello giallorosso. La chiave del match che andremo a vivere (spalmato su 180 minuti tra andata e ritorno) si giocherà sul filo della proiezione di elementi appena elaborati. Tirerà in porta con più frequenza la squadra lombarda, magari con poca precisione o fortuna?… Calcerà in porta meno volte quella calabrese e magari “colpirà come un fulmine scagliato da Dio” affondando subito gli ospiti?. “Quien sabe?” ... Scendendo nel dettaglio aggiungiamo che le 59 reti catanzaresi sono il frutto della capacità atletica di “uomini-bomber” tra cui Iemmello (17+2), Biasci (10) e Vandeputte (9) mentre la Cremonese può contare “unicamente” su Coda che ha superato la doppia cifra (16) (quinto posto in graduatoria marcatori). Se Vivarini puntasse a spegnere il “vulcano” grigiorosso potrebbe potenzialmente dimezzare le opportunità di far male dei “lumbard”. Tuttavia le chiacchiere restano chiacchiere e i fatti costruiscono la Storia. Non ci resta che trasferirci nelle prossime righe per vivere e condividere il football giocato della prima parte della semifinale disputata oggi (in notturna), nella cornice del Ceravolo. Come sempre festosa e calorosa ha dimostrato d’indossare la maglia del “dodicesimo” uomo in campo offrendo peso determinante per vincere o morire (sportivamente s’intende!).

PRIMO TEMPO – Cremonese molto più fresca grazie alle quasi due settimane di riposo e Catanzaro logicamente affaticato dalle ultime tre partite giocate quasi consecutivamente con l’aggiunta del “supplemento” dei trenta minuti in più per “matare” il Brescia.. Non potevamo attenderci uno squadrone di cavalleggeri alla carica e infatti abbiamo assistito ad una tecnica temporeggiatrice che però ha finito col favorire la Cremonese passata in vantaggio al termine di un episodio che dir fortunoso è un eufemismo. Il “bomber” Coda è tenuto in panchina ma a bucare Fulignati ci pensa un tale dal cognome impronunciabile: Tsadjout. Il cremonese si ritrova un pallone sui piedi dopo che è rimbalzato sulla traversa inferiore e va in gol come un coltello che taglia il burro.

Non ci è piaciuto l’assetto difensivo e la staticità del reparto che dovrebbe sostenere Fulignati ma, ribadiamo, è evidente che la tenuta atletica è sottotono per gli sforzi inauditi compiuti in questa ultima quindicina di maggio. Poi le Aquile riprendono coraggio e sottopongo la Cremonese ad un assedio piuttosto sterile che non concretizza nulla se non la promessa di un riscatto nella ripresa durante la quale volenti o nolenti, bisognerà trovare il modo di ribaltare l’andamento della gara.

SECONDO TEMPO Dopo qualche bell’azione giallorossa che tenta l’aggancio è la Cremonese che va in gol al 5′ con Ciofani che di testa gira direttamente alle spalle di Fulignati. Il 2 a 0 dura solo sessanta secondi perché è Biasci, con un tiro a giro che pare un drone teleguidato, a riuscire a riaccorciare le distanze e a portare il risultato sul 2 a 1. Il Catanzaro è vivo e non s’abbatte. Lotta, va all’assalto come gli arditi sul fronte del ’15-’18. La reazione lascia intendere alla Cremonese che non è ancora stata scritta l’ultima parola. Il match si infiamma e le Aquile sembrano ritrovare l’energia che pareva non avessero nel corso del primo tempo. Al 67′ Oliveri effettua un cross, Iemmello riesce ad allungare la gamba e a indirizzare il pallone verso l’accorrente Brignola che, con un gesto da gladiatore, tramuta il suo tiro nel punto del pareggio scuotendo ancora la rete. Il Catanzaro in poco più di quindici minuti è riuscito a recuperare due gol. e riagguanta gli avversari. Se non è una reazione vincente questa allora dite voi la vostra… Il Catanzaro continua a spingere e a produrre gioco e occasioni. Entra Donnarumma e in due situazioni si trova la palla della vittoria. La prima volta Saro si salva con l’allungo del piede, la seconda è il palo a respingere la traiettoria del bolide. Con un pizzico di fortuna si sarebbe potuto addirittura vincere: la Cremonese non è imbattibile, ricordiamocene sabato prossimo!

Il Catanzaro ha onorato il match e non ha nulla da rimproverarsi. La parità purtroppo non favorisce la posizione dei Giallorossi che comunque andranno a Cremona per disputare i secondi “novanta” minuti della semifinale con la coscienza a posto, con la mente fresca e i muscoli riposati e con un unico obiettivo: vincere per accedere alla finale. Se questo non dovesse accadere, almeno per noi, il comandante Vivarini e la sua pattuglia resteranno per sempre degli eroi! .., Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

i numeri di maglia attribuiti ai calciatori della rosa al servizio di mr. Vivarini
I protagonisti al fischio d’inizio
La distinta del match

Le Aquile a

CATANZARO – CREMONESE: UN PARI DI RIMONTA

di Lorenzo Fazio – Cronaca del Match – Minuto per Minuto per il Quotidiano l’Italiano

I marcatori di CATANZAROCREMONESE 2-2 (13′ Tsadjout, 50′ Ciofani, 51′ Biasci, 68′ Brignola)

CATANZARO – Semifinale di andata dei playoff al “Ceravolo” tra Catanzaro e Cremonese in un un’atmosfera infuocata con circa tredicimila cuori giallorossi a spingere la squadra di Vivarini alla vittoria. Avvio equilibrato con le due squadre che si studiano alla ricerca dello spunto favorevole. Il Catanzaro ci prova per la prima volta al minuto 8 con Iemmello che manda alto. Al 10′ brivido Cremonese con Castagnetti che colpisce dalla distanza e la sfera finisce di pochissimo alla sinistra di Fulignati. Al 13′ il vantaggio della Cremonese con la traversa di Vazquez e l’abile Tsadjout ad appoggiare in rete la palla del vantaggio. Al 23′ Biasci strattonato in area e finisce a terra ma l’arbitro lascia correre lasciando molti dubbi. Al 25′ ci prova dalla distanza Pontisso ma il suo tiro è completamente fuori misura e lontano dalla porta. Catanzaro e Cremonese ribattono colpo su colpo e non si risparmiano. Cremonese ben messa in campo e ben pronta alla gara che avrebbe dovuto affrontare a Catanzaro. I giallorossi di Vivarini dopo mezz’ora sono ancora alla ricerca della giocata giusta per bucare la retroguardia lombarda. Altro dubbio contatto al 38′ su Antonini, anche questa volta Marcenaro lascia correre. Al 40′ occasione per Iemmello di testa in tuffo ma la sua conclusione è respinta miracolosamente dalla retroguardia ospite. Al 43′ ci prova Ciofani per la Cremonese ma sbaglia completamente il tiro. Dopo due minuti di recupero termina il primo tempo con i grigiorossi in vantaggio.

Avvio di ripresa con una grande occasione per il Catanzaro con Oliveri che si libera al tiro al 46′ ma viene respinto. Al 48′ ancora Catanzaro con Sounas che serve Iemmello ma il tiro del Capitano finisce fuori dallo specchio della porta. Al 50′ fantastico goal da vero centravanti di Ciofani che anticipa tutti di testa e infila Fulignati sul palo lontano. Il Catanzaro non attutisce il goal e la riapre un minuto dopo con un fantastico goal a giro di Biasci. Partita riaperta. Veroli e Brignola sono i primi due cambi nel Catanzaro. Al 61′ il subentrato Johnsen calcia in porta in area di rigore ma la sfera finisce alta sopra la traversa. Al 68′ un “indemoniato” Brignola, entrato benissimo in partita, realizza il goal del pareggio e fa esplodere lo stadio. Secondo goal consecutivo per un Brignola in formissima. Entra Pompetti in maniera perfetta toccando una serie di palloni meravigliosamente e servendo a Donnarumma la palla d’oro del vantaggio ma Saro si supera sul 99 con una parata eroica.

Ci prova di testa anche Oliveri ma è debole e viene bloccata facilmente da Saro. Al minuto 85 ci prova Iemmello ma il suo tiro è centrale. Sale in cattedra Donnarumma che centra un palo clamoroso e poco dopo di testa non riesce a prendere la porta. La Cremonese è ancora viva al minuto 97 coglie l’esterno della rete con una conclusione dalla distanza. Al minuto 88 brivido con il subentrato Coda che colpisce a rete mandando di poco alto. Sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Nel finale testa ancora di Oliveri ma è alta la sua deviazione.

Al triplice fischio è 2 a 2 tra Catanzaro e Cremonese. Piena parità, pieno equilibrio ed è tutto ancora aperto. Sabato allo “Zini” lo spettacolo è assicurato.

US CATANZARO 1929 (4-4-2): Fulignati; Oliveri, Brighenti, Antonini, Scognamillo (56′ Veroli); Sounas (56′ Brignola), Pontisso, Petriccione, Vandeputte; Iemmello (89′ Stoppa), Biasci. All.: Vivarini

US CREMONESE (3-5-2): Saro; Antov, Ravanelli, Bianchetti; Zanimacchia, Pickel, Castagnetti, Quagliata, Ciofani (58′ Jhonsen); Vazquez, Tsadjout. All.: Stroppa.

NOTE: sereno, circa 17 gradi; terreno in erba naturale;

SPETTATORI: totali 12.624

AMMONITI: 37′ Vazquez (Cz), 60′ Quagliata (Cr) ESPULSI; CORNER: 3-4

ARBITRO – Ha diretto l’incontro Matteo Marcenaro di Genova, assistenti Daniele Bindoni di Venezia e Alberto Tegoni di MilanoIl quarto ufficiale è stato Federico Dionisi dell’Aquila. Al VAR Valerio Marini di Roma 1, e Assistente al Var (AVAR) Simone Sozza di Seregno.

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