Calcio – Serie B – A Marassi la Samp è doria, mentre al Catanzaro resta la gloria
Rocambolesco pareggio contro i blucerchiati con lo zar Iemmello che realizza una tripletta ma non basta per dare la vittoria a Caserta che resta così mister ics
di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)
DALLA REDAZIONE – Il Catanzaro ritorna a Marassi dove lo scorso campionato era uscito vincente con Vincenzo Vivarini in panchina. Altra partita e solito copione per la la Samp che – all’epoca – aveva raccolto la quarta sconfitta (tre casalinghe ed una in trasferta). I blucerchiati erano andati in vantaggio (1-0 su calcio di rigore, fallo di Brighenti su Esposito e tiro realizzato da Borini al 34′). Due minuti più tardi la rimonta giallorossa. Rivediamo ancora nella “ram” della memoria il cross di Vandeputte che si trasforma nel gol del pareggio. Il Catanzaro (che faceva tremare i tifosi delle altre antagoniste) infine emula Gasmann e Trintignant e reinterpreta “Il sorpasso”. “I doppiatori” sono Iemmello e Brignola. Il primo gli offre su un vassoio d’argento l’invito e il secondo mette a segno la rete dell’1-2.
Con quella vittoria della domenica 1° ottobre 2023, (8° giornata) il Catanzaro di Vivarini, si piazza al terzo posto. Ricordiamo ancora Fulignati, in versione “uomo ragno” interprete di diverse parate, due delle quali miracolose e ancora Iemmello il prode zar, mitico leader e duce della vittoria e ancora il greco Katseris e il “piccolo diavolo” Vandeputte.
A distanza di un anno e qualche mese il “Catanza” si riaffaccia nella cornice dell’impianto genovese e non è neppure in grado di presentarsi al “provino di “poveri ma belli”. Non esprime più “la grande bellezza” della passata stagione. Magari c’é chi sostiene abbia più forza nei confini della rosa-calciatori… C’é chi continua a sperare nell’apparizione della Santissima amalgama… C’é chi non dispera che le scelte dell’ex Cosenza, Caserta (alias “u muntuna” come lo apostrofavano al Marulla e dintorni) siano accarezzate dalla Dea Bendata… C’é persino chi si illude che tutto possa tornare – per magia – come al tempo di “VV…” mentre c’é persino chi si domanda come sia stato possibile “smontare” lo squadrone, che tutt’Italia ci invidiava, per ritrovarsi, a sostenere, una formazione che in campo corre, lotta, va al tappeto. sotto di due gol e poi riesce persino a recuperare… però non eccelle, non strappa applausi, non va oltre la formula di mister X (ics come pareggio). Misteri gloriosi del Calcio; che “la palla sia rotonda” è cosa risaputa, mentre che le “palle” dei tifosi principino a risentire dell’effetto prolungato della “pareggite” è notizia allo stato puro. Vanno appesantendosi al termine delle consuete corbellerie declamate prima e a fine gara nel corso delle conferenze stampa passerelle dove sale in cattedra chi più che masticare di pallone pare ritrovarsi palesemente “nel pallone”.
I risultati sin qui ottenuti aiutano per certi versi Caserta consentendogli di proseguire nel percorso catanzarese; ma lo penalizzano per altri; i magri bottini, sia pure conquistati lottando con le unghie e con i denti, non concedono sprint per una risalita della china in classifica; cosa che se avvenisse potrebbe restituire serenità all’ambiente. Il vetusto “cinema Ceravolo” si sta spopolando e dopo ogni turno che si archivia la presenza degli spettatori appare in fortissimo calo. Se un giornale perdesse lettori con la cadenza che si registra sugli spalti a Catanzaro, l’editore correrebbe ai ripari esortando il direttore a scoprire le ragioni e a trovare la soluzione per rimediare; e se tutto ciò non bastasse a riportare le copie vendute a livello ottimale – recapiterebbe la lettera di licenziamento … Duemila biglietti invenduti alla media di 20 euro equivalgono al mancato incasso di 40.000 euro … due match con duemila + duemila tifosi sulle gradinate sfiorano 80.000 euro in meno… E siccome come soleva ribadire Totò “è la somma che fa il totale” a Floriano Noto converrebbe pagare lo stipendio a Caserta invitandolo a starsene sulla panchina della propria abitazione e recuperare “entrate” per bonificarne un secondo a qualcuno che possa restituire, ad abbonati e pubblico pagante, lo spettacolo di alta classe offerto nella trascorsa stagione. Non ci sarebbe nulla di male ad ammettere di aver preso un abbaglio scegliendo il sostituto del “comandante Vivarini”… Sbagliare è umano… molto meno perseverare…se non diabolico!
Mentre circola la “distinta” (il foglio che un tempo era ciclostilato e dall’avvento delle stampanti digitali appare come un delizioso menù) dove son presenti i nominativi inseriti nelle liste di color che scenderanno sul manto verde del Marassi – come sovente accade – ci trasferiamo dal salotto delle chiacchiere a quello del football giocato. E allora entriamo nel dettaglio
PRIMO TEMPO –“Domani conterà essere squadra. Vogliamo vincere per i tanti tifosi giallorossi che saranno a Genova per sostenerci” …queste le parole in versione “spaccone” di Caserta che come nel ruggito del coniglio ha tentato di dare coraggio a quanti hanno ancora fiducia nelle sue qualità. Così quasi allo scadere del primo tempo – a dire il vero combattuto e confuso – le Aquile si son ritrovate in svantaggio con il gol di Sekulov che smarcato davanti alla porta ha corretto con facilità un tiro sbilenco che neppure Brighenti è riuscito ad intercettare. Per la cronaca il calciatore blucerchiato che non aveva mai segnato reti con la sua nuova squadra c’é riuscito grazie al regalo difensivo. Peccato perché, episodio a parte, la retroguardia catanzarese non si era fatta trovare disattenta. Per il resto la cronaca annotata sul taccuino ci consente di leggere un paio di tiri in porta da parte delle Aquile e qualcosina in più prodotta dai padroni di casa. In fase offensiva Il “tridente” Iemmello, Biasci Seck avrebbe potuto creare ben altri problemi se avesse avuto sostegno a centrocampo. Invece abbiamo assistito allo spolmonamento del gladiatore Brighenti che ha stantuffato in lungo ed in largo mentre Bonini e Pontisso ma anche Scognamillo hanno sudato le sette camicie per resistere alle folate di Tutino e La Gumina. Sotto il profilo dell’impegno la partita è stata interpretata fin qui con spirito di impegno e grande volontà di fare bene anche da Petriccione e Pompetti poi è bastata una pedalata in più da parte degli uomini di Sottil per mandare al tappeto i piani di Caserta che a parole reclama i tre punti ma nei fatti ha schierato l’undici per il consueto pareggio. Chiaro a tutti (speriamo anche lo sia per Caserta) che se non dovesse mutare l’assetto tecnico-tattico sarà difficile riequilibrare le sorti del match.
SECONDO TEMPO – Accade l’incredibile…quasi ai confini della realtà… nella seconda parte della gara. Pareggia il Catanza con Iemmello; Poi la Samp raddoppia con Tutino che realizza su rigore “offerto” gentilmente dalla chiamata del Var su Tremolada quando ormai le fasi di gioco erano abbondantemente ripartite. E’ il 22′; Il motivo: un sospetto colpo di pugno di Bonini mentre il pallone viene indirizzato a rete dalla capoccia di Tutino. In altri tempi nessuno si sarebbe sognato di ravvisare il penalty visto anche la direzione del pallone che è nettamente colpito dal sampdoriano e non ha nessuna influenza lo sfioramento dell’arto del giallorosso. Il Catanzaro reagisce e si procura – pure lui – un rigore per atterramento netto in area dell’appena subentrato Buso. Iemmello cala il “cucchiaio” e zittisce lo stadio . Ma non è tutto. lo “zar” va ancora in gol di testa su cross di Pompetti tre minuti più tardi. Al 25′ Il “Catanza” conduce addirittura per 3 reti a 2. Potrebbe essere l’occasione per le Aquile per tornare a vincere fuori casa dopo otto mesi di astinenza. Caserta si inventa alcune sostituzioni e rileva Petriccione e Iemmello. Scende in campo Pittarello. Viene espulso Pompetti per doppio giallo. Poi la Sampdoria coglie miracolosamente il pareggio dopo che Pigliacelli aveva salvato il risultato con una plastica deviazione in corner. Al 90′ Ioannou mette in mezzo e ne approfitta Leonardi che segna il gol del pareggio. Seguono altri 7 minuti per il recupero ma il risultato resta inchiodato sul 3 a 3. E per il Catanzaro ha il sapore di uno scippo… Ma così è se vi pare!
Considerazioni finali. La “pareggite” (undicesimo risultato) è quel che passa il convento. Ha voglia Caserta per ipotizzare vittorie. Questa volta neppure la verve di capitan Iemmello è riuscita a farlo sorridere. Che altro aggiungere? Napoleone sceglieva generali “fortunati”… e questo la dice tutta sul fatto che il trainer si porti addosso una jella che … “manculicani”… lui non sarebbe mai stato scelto come generale da Bonaparte. Peccato perché Noto è l’imperatore dei supermercati e non meritava di essere ripagato con questa moneta dal “comandante” prescelto. Intanto domenica 8 dicembre – nel giorno dell’Immacolata – si torna al Ceravolo per affrontare il Brescia (i cui tifosi sono gemellati con quelli giallorossi) anche se la pareggite appare un fenomeno da epidemia incurabile c’é sempre la speranza che prima o poi la Vittoria, la dea Nike, torni a farci esultare e sorridere …
Giallorossamente vostro,
Riccardo Colao
IL TABELLINO DELL’INCONTRO: SAMPDORIA – CATANZARO – 2
SAMPDORIA (4-2-3-1): Silvestri; Venuti (34’ s.t. Kasami), Ferrari, Riccio, Ioannou; Yepes (34’ s.t. Benedetti), Meulensteen; Akinsanmiro (28’ s.t. Depaoli), Tutino, Sekulov (22’ s.t. Pedrola); La Gumina (28’ s.t. Leonardi). All.Sottil.
CATANZARO: Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Seck (9’ s.t. Compagnon), Pontisso, Petriccione (33’ s.t. Koustoupias), Pompetti, Ceresoli (16’ s.t. D’Alessandro); Biasci (16’ s.t. Buso), Iemmello (33’ s.t. Pittarello).
RETI: Un gol di Simone Leonardi allo scadere salva la Sampdoria dalla sconfitta interna nel match di Serie B contro il Catanzaro. Per i doriani a segno anche Sekulov e Tutino. Mentre per i giallorossi tripletta del bomber Iemmello
NOTE: Circa 2000 tifosi giallorossi sulle gradinate di Marassi
ARBITRO: Tremolada di Monza. Assistenti: Raspollini di Livorno e Cavallina di Parma. Quarto ufficiale: Andreano di Prato. VAR: Serra di Torino. AVAR: Maggioni di Lecco
Paride Tremolada ha incontrato – prima della gara odierna – sei volte in Lega Pro il Catanzaro: due vittorie, tre pareggi e una sconfitta. Vittorie: Rieti – Catanzaro 1-4 (doppietta di Di Piazza, Giannone e Tulli)- Catanzaro – Virtus Francavilla 3-1 (Fischnaller, Bianchimano e Di Livio)- Pareggi: Avellino – Catanzaro 0-0 – Catanzaro – Padova 0-0 (semifinale playoff, andata) – Virtus Francavilla 1-1 (Fazio) Sconfitta: Monopoli – Catanzaro 2-1 (gol di Biasci)
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