Calcio – Serie B. A MODENA: IL PALERMO, IN VANTAGGIO DI DUE GOL, BEFFATO NELLA RIPRESA
Quando nel calcio, come nella vita, si spreca invece di far tesoro, alla fine sconti il fio delle tue colpe.
di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano
MODENA – 47’ di gioco, secondo minuto di recupero, il Palermo, già in vantaggio di un gol (Verre, al 33’, su tocco felpato di Insigne, imbeccato da una fascia all’altra da un traversone volante di Di Francesco) raddoppia con un’ azione di puro spettacolo calcistico: triangolo Di Francesco, Henry, Insigne: l’ex Frosinone stoppa di destro e fulmina di sinistro all’incrocio dei pali… a Gagno non resta che guardare il pallone che s’incastona all’incrocio dei pali.
0-2 e , subito dopo, doppio fischio dell’ottimo Rapuano per l’intervallo.
Sotto un’ininterrotta pioggia battente, il Palermo ha dato spettacolo come mai s’era visto dall’inizio del campionato: Dionisi aveva apportato un paio di novità rispetto alla diafana prestazione di una settimana fa al Barbera contro la Salernitana: Verre subito in campo al posto di Ranocchia e Ceccaroni, esterno sinistro basso invece di Lund.
Un primo tempo giocato all’arma bianca da entrambe le squadre: Modena aggressivo e fisicamente debordante, Palermo manovriero, che palleggia rapido e verticale e ogni volta che ci mette il piede Verre, si spalancano gli spazi per le occasioni da gol.
Infatti, già al 2’ di gioco, su imbeccata dell’ex Samp, Henry di destro colpisce il palo a Gagno battuto, ma subito dopo (10’) tocca a Desplanches salvare d’istinto, anzi di… faccia, su una bordata sotto porta di Abiuso, sugli sviluppi di un mischione generato dall’insidiosa parabola disegnata su corner da Palumbo (il primo di una serie che si rivelerà letale per il Palermo). E non è finita qui, perché al 19’ Battistella riesce a battere con un secco rasoterra Desplanches, ma Rapuano annulla per precedente plateale fallo su Gomes.
Insomma, pur sotto il tornado della pioggia, il campo tiene bene e le squadre se le danno di santa ragione: questo almeno per i primi venti minuti perché, poi è Palermo a prendere in mano le redini del gioco e a dettare legge: la legge del più forte. Almeno sotto il profilo tecnico, se è vero che, dopo il raddoppio di Insigne, al 37’ il Palermo ha un’occasione d’oro per triplicare : triangolo verticale Ceccaroni-Verre-Ceccaroni e l’ex Venezia irrompe in area dove viene falciato da tergo da Di Pardo: rigore a ammonizione per il canarino… Henry, ipnotizzato da Gagno, gli tira praticamente addosso..
Quando nel calcio, come nella vita, si spreca invece di far tesoro, alla fine sconti il fio delle tue colpe.
Nessuno, però, al duplice fischio di Rapuano e squadre che s’infilano nel tunnel che porta agli spogliatoi, immagina che al rientro in campo gli undici di Dionisi, pur gli stessi, tranne Ranocchia per Verre, sembrino la fotocopia sfocata del Palermo spettacolare della prima frazione di gioco. Infatti, rosa subiscono subito (secondo minuto di gioco) il gol delll’1-2 al primo corner del solito Palumbo, alla solita mischia, con Desplanches impotente sul tocco di…tacco di Gliozzi, appena subentrato a Santoro.
Recita un vecchio detto sempre attuale: nella vita come nel calcio: quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo ( e i pavidi, invece, spariscono).
Succede così a Ranocchia & Co, che invece di reagire e contrattaccare come avevano fatto nel primo tempo, diventano tremuli come verginelle davanti all’orco feroce e, in pratica, depositano le armi ai piedi del nemico, che diventa padrone del campo, impazza di forza più che azioni manovrate e schiaccia il Palermo ancora e sempre di più, fino a stordirlo a furia di quei corner magistralmente tirati da Palumbo, tutti col sinistro, tutti a rientrare, senza che il Palermo riuscisse mai a trovare la chiave di volta per ripartire .
Un forcing, quello del Modena, senza soluzioni di continuità; non producono l’effetto sperato i cambi che, nel frattempo, apporta Dionisi, nel tentativo di porre un argine al fiume in piena che sempre di più diventa il modesto (tecnicamente parlando) Modena dell’ìndiavolato Piepaolo Bisoli.
Rullano senza sosta come tamburi i corner della riscossa di Palumbo, con il Palermo che sembra sempre più inerme davanti alla furia belluina dei ragazzi di Bisoli… Finché, a cinque minuti dalla fine, Il Modena raccoglie – a questo punto meritato – il pareggio con una zampata di Caldara, sulla quale Desplanches non può far nulla.
Immagino la delusione, l’amarezza e, perché no, la rabbia degli oltre mille tifosi rosanero in curva al Braglia davanti all’ennesima beffa propinatagli di un Palermo che, cambia la stagione, cambia l’allenatore, ma continua a sprecare nel secondo tempo tutto il buono che riesce a fare nel primo.
Insomma, un deja vu dal gusto amarissimo, che ci riporta alla tormentata stagione con Corini in panchina e ai pareggi di Como, Parma e Cremona, dopo esser passati in vantaggi o di due se non di tre gol.
E sabato, in casa con la Reggiana, per quanto grande sia il cuore del popolo rosanero, per come è maturato questo 2-2 del Braglia, dubito che sabato prossimo contro la Reggiana ci sarà il solito pienone… E se il Palermo non otterrà la prima vittoria casalinga del campionato, gli spalti del Barbera , alla successiva contro il Cittadella, saranno desolatamente ancora più vuoti.
Benvenuto Caminiti
IL TABELLINO DI MODENA . PALERMO 2 – 2
MODENA (4-2-3-1): Gagno; Dellavalle (87’ Cauz), Zaro, Caldara, Di Pardo (46’ Di Pardo); Santoro (46’ Gliozzi), Battistella; Bozhanaj (69’ Duca), Palumbo, Idrissi (81’ Magnino); Abiuso. A disposizione: Sassi, Bagheria, Beyuku, Pergreffi, Oliva, Cotali, Botteghin. Allenatore: Bisoli.
PALERMO (4-3-3): Desplanches; Diakité, Baniya, Nikolaou, Ceccaroni; Segre, Gomes, Verre (46’ Ranocchia); Insigne (84’ Lund), Henry (69’ Brunori), Di Francesco (69’ Le Douaron). A disposizione: Nespola, Sirigu, Di Mariano, Vasic, Nedelcearu, Buttaro. Allenatore: Dionisi.
ARBITRO: Rapuano (Rimini).
Reti: 33’ Verre, 46’ Insigne, 48’ Gliozzi, 85’ Caldara.
Ammoniti: 26’ Santoro, 38’ Di Pardo, 71’ Insigne, 89’ Lund, 92’ Zaro.
Nella foto sottostante di Federico Di Francesco un momento di Modena Palermo
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