Calcio – Serie B. AL ROMEO MENTI IL PALERMO DI DIONISI S’IMPONE DA GRANDE SQUADRA. L’OPINIONE DEL GIORNO DOPO
il 3-1 inchioda a doppia mandata risultato e vittoria del Palermo, che finalmente mostra il suo vero volto di prima, o al massimo seconda, aspirante al primo posto della classifica e, quindi, alla promozione diretta. Continuando su questa falsariga già sabato prossimo contro il Cesena, un’altra neo promossa in B, guidata dall’ex Mignani, che di certo sarebbe felice di fare lo sgambetto al Palermo, non foss’altro che per dimostrargli che meritava la conferma sulla panchina rosanero.
di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano
CASTELLAMMARE DI STABIA – Davanti ad un folta schiera di tifosi arrivati a Castellammare di Stabia da ogni dove, il Palermo sfodera al “Romeo Menti” la sua migliore prestazione e batte con merito (e un gran bel gioco) di squadra la rivelazione del campionato, la Juve Stabia, neo promossa dalla Lega Pro, che gioca bene al calcio, è coraggiosa ed aggressiva; insomma, non denuncia timori reverenziali di sorta nei confronti di una delle più serie candidate alla promozione in serie A.
E, infatti, sin dal calcio d’inizio dell’arbitro Sozza, “le Vespe” hanno spingono forte sull’acceleratore, cercando di chiudere l’avversario dal grande blasone dentro la sua area: palleggio veloce e verticale, cambi di gioco repentini e tanta, tanta determinazione nei takles: eccolo il segreto della neopromossa in serie B e dei suoi otto punti in quattro partite.
Il Palermo, però, non si è fatto trovare impreparato, pronto com’è stato sin da subito a ripartire con il ficcante gioco sugli esterni e con Henry (al posto di Brunori, come a Cremona), centravanti-boa, che dà respiro al suo centrocampo, consentendogli di ripartire con le sgroppate sulle fasce di Di Francesco e Insigne e con le proverbiali incursioni di Segre, oggi capitano, in assenza di Brunori.
Partita bellissima, perché entrambe le squadre vogliono vincerla: da una parte, la frizzante Juve Stabia, con i suoi laterali veloci come frecce, le due mezze punte sempre in agguato e l’aitante adorante a far a spallate con i due centrali rosanero.
La Juve Stabia al 10’ sfiora il vantaggio imbastendo un contropiede rapidissimo, avviato da Bellich, che, bloccata un’iniziativa di Insigne, lancia lungo verso l’area, dove si avventa Mussolini, solo davanti a Desplanches, che ribatte da campione il suo destro saettante.
Il pericolo corso mette sul chi va là il Palermo che reagisce prontamente e due minuti dopo passa in vantaggio con una stupenda azione corale. Che prende le mosse da un blocco in area del duo centrale rosanero, con pallone ficcante al centro. Qui, Henry di prima tocca lateralmente per l’arrembante Pierozzi, che di collo pieno sinistro (lui che è un destro naturale!) crossa al centro una palla a mezzaltezza sulla quale come un fulmine si avventa capitan Segre, che al volo di esterno destro batte imparabilmente Thiam.
E’ il gol del vantaggio rosanero, bello e solare e – diciamolo pure senza sembrare di parte – meritato, perchè frutto di un’irresistibile azione corale, che ha visto coinvolti tutti e tre i reparti del Palermo: la difesa – da dove è partito il primo input – al sapiente tocco del centravanti Henry, che libera negli spazi Pierozzi per il cross e, infine, il magnifico impatto al volo della mezzala Segre.
Il vantaggio rosanero funziona da scossa elettrica per l’ irriducibile compagine di casa, che reagisce con la rabbia belluina di un leone ferito e si catapulta all’attacco, cercando di sfondare di agilità più che di forza: al 40’, Mosti strappa una palla cruciale a centrocampo, avanza di una decina di metri e, giunto al limite dell’area, smista alla sua siinstra un assist al bacio per l’ esterno sinistro Rocchetti, che spara un micidiale sinistro che si stampa all’incrocio dei pali. Due minuti dopo, un’azione quasi uguale, ma dall’altra parte del campo, libera al tiro Adorante: la palla, per sua sfortuna ( e un pizzico di precipitazione) finisce a lato, sfiorando il montante alla sinistra di Desplanches.
Gol gol sfiorato mancato – è una legge non scritta del calcio–gol subito: succede anche stavolta, ed anche questo è un gol bellissimo: Pierozzi, anticipa un avversario e lancia lungo la fascia Di Francesco, che si beve con una finta alla Garrincha il suo angelo custode, arriva sul fondo e crossa ad altezza d’uomo. Si avventa prima Insigne, ma è troppo piccolino per arrivarci. Ci arriva, invece il gigante Hery, che sigla, così, il suo primo gol in maglia rosanero.
E’ il 43’ e pochi attimi dopo, Sozza fischia la fine del primo tempo.
Il doppio vantaggio è un buon trampolino di lancio verso la vittoria, ma non in un campo come il “Romeo Menti” e contro una squadra come quella mirabilmente guidata da Pagluca.
La ripresa comincia con “le Vespe” che nel pungiglione hanno inoculato una dose tripla di veleno, tanto sono agggressive a pungono in attacco, stringendo d’assedio la difesa rosanero. Che regge, concede troppi corner ma regge… E e poi sa di poter contare su un portierino che acquista sempre maggior fiducia, e la trasmmette ai suoi comopagni di reparto. Ma la Juve Stabia ha carattere, cazzimma la chiamano da questa parti, e conqusista al 15’ l’ennesimo cacio d’angolo, sul quale la difesa rosa commette il suo primo (e unico) passo falso, così che il pettoruto Adorante (che fa rima, e non solo, con aitante), insacca una palla sporca a due passi dall’incolpevole Desplanches e accorcicia le distanze. E infiamma, se possibile ancor di più, i tifosi della stracolma curva sud stabiese che, pur sotto di due gol, non hanno cessato un solo istante di spingere la squadra all’attacco.
Ed è qui che interviene, come suole, la mano sapiente di mister Dionisi, anzi la sua visione panoramica del gioco e della partita: inserisce Brunori al posto di Henry, che anche stavolta ha fatto in pieno il suo dovere, interpretando alla perfezione il suo ruolo di centravanti-boa.
Brunori entra in campo che sembra una tigre affamata di sangue; si getta su ogni pallone, dribbla e smista da quel campione che è sempre stato, ma che da qualche tempo stentava a ritrovarsi. Prima, impegna con dribbling e scattie percussioni tutta la difesa gialloblù, poi su un pallone filtrante in area di rigore anticipa Piscopo che è costretto a metterlo giù. Rigore solare, che lui stesso trasforma con un diagonale secco a filo d’erba. Thiam, intuisce ma la palla gli scivola sotto il petto e finisce nell’angolino.
E il 3-1 inchioda a doppia mandata risultato e vittoria del Palermo, che finalmente mostra il suo vero volto di prima, o al massimo seconda, aspirante al primo posto della classifica e, quindi, alla promozione diretta. Continuando su questa falsariga già sabato prossimo contro il Cesena, un’altra neo promossa in B, guidata dall’ex Mignani, che di certo sarebbe felice di fare lo sgambetto al Palermo, non foss’altro che per dimostrargli che meritava la conferma sulla panchina rosanero.
Benvenuto Caminiti
IL TABELLINO DI JUVE STABIA – PALERMO 1 – 3 (V Giornata di Campionato)
Juve Stabia – Palermo 1-3
Marcatori: 18′ Segre (P), 43′ Henry (P), 61′ Adorante (J), 79′ rig. Brunori (P)
J. Stabia (3-4-2-1): Thiam; Baldi, Ruggero, Bellich; Floriani Mussolini, Buglio, Leone (85′ Di Marco), Rocchetti (46′ Candellone); Mosti (85′ Piovanello), Piscopo (80′ Maistro); Adorante (85′ Artistico). All. Pagliuca. A disp. Matosevic, Zuccon, Pierobon, Meli, Varnier, Gerbo, Fortini
Palermo (4-3-3): Desplanches; Diakité, Ceccaroni, Nikolaou, Pierozzi (72′ Lund); Segre, Gomes, Blin (29′ Ranocchia); Insigne (57′ Le Douaron), Henry (72′ Brunori), Di Francesco (57′ Di Mariano). All. Dionisi. A disp. Nespola, Sirigu, Vasic, Nedelcearu, Buttaro, Peda, Saric
Arbitro: Sozza
Ammoniti: Leone (J), Insigne (P), Pierozzi (P), Floriani Mussolini (J)
Juve Stabia – Palermo: al Romeo Menti esulta il trio rosanero
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