Calcio – Serie B – Bari – Catanzaro. I Galletti graffiano, le Aquile beccano e un Colombo “esonera” Caserta
Ancora un punto per la formazione calabrese che coglie il pareggio (a dire il vero strameritato) e allunga (forse il calvario) del tecnico che ha fatto di tutto per non subire un’ulteriore battuta d’arresto.
di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)
BARI – Dopo i “no-Tav”, dopo i “no-Vax” e tante altre tipologie di “negazionismo a priori e a prescindere” abbiamo registrato l’ondata dei “No-Eso”. Chi? direte voi… E pronti a rispondere: color che schierati contrari all’esonero del signor Fabio Caserta si son sperticati in elogi e ruffianerie di ogni tipo potendosi poi scagliare contro i “Sì-Eso”, quelli che invece non hanno mai gradito la presenza della scelta nota a Noto e annunciata come il rimedio alla mancata conferma dell’ex comandante Vivarini. (il quale è bene ricordarlo trasferendo armi e bagagli a Frosinone ha già vinto e detiene nella bacheca personale l’Oscar stagionale per la peggiore scelta del 2024. Due club sostanzialmente ridotti bancomat eroga punti per la gioia e la delizia delle altre contendenti in virtù della mancata conferma alla voce contrattuale che prevedeva la riconferma.
Ignoriamo se sia stato più bravo Noto a calcolare quel che sarebbe potuto accadere nel dopo Vivarini o lo stesso buon Vincenzo a intuire ciò che avrebbe raccolto nel dopo Catanzaro. Sta di fatto che da destra o da sinistra, dal lato B o dal lato A, il risultato (come accade nelle addizioni) pur modificando le posizioni non cambia di una virgola.
E arriviamo al diesse Polito, colui che …”la mamma ‘o chiamma Ciro” come si ascolta nella celebre canzone “Tammurriata nera”. A Bari ha fallito la missione rischiando di trasferire la società dei Matarrese (quelli del “minimo un rigore al mese”) dall’arcipelago dei cadetti nelle caverne della Lega Pro. Chiunque – leggendo le sue credenziali – avrebbe potuto subodorare o magari sospettare che sarebbe stato preferibile scegliere collaboratori di fiducia altrove… Così assoldato Polito è arrivato Caserta e la coppia calcisticamente (al momento) più sfigata del mondo è approdata sulle rive dello Jonio. Per le gioie (pochissime per i Giallorossi) e e le delizie degli avversari. A Bari la legge degli ex non è stata promulgata a vantaggio degli ospitati ma sarebbe scattata a favore dei padroni di casa se non fosse stato per il gol di Iemmello. Per il duo Caserta-Polito e per chi li ha contrattualizzati si è aperta qualcosa che è pari alla crisi nera(scriviamolo alla “tammurriata”: “è nira nira, nira nira comm’a cche) che più nera non c’é. Insomma se Caserta dovesse ricevere la lettera di licenziamento Polito meriterebbe il trattamento di fine rapporto per il danno arrecato al bene comune rappresentato dal valore del Catanzaro in seno ai tifosi, agli abbonati ed agli spettatori. Nell’attesa Caserta non ha trovato di meglio che farsi “esonerare” dal pittoresco arbitro Colombo.
Il “Catanza” si è spinto in Puglia con la rosa di 25 convocati di cui “solo” nove definibili “attaccanti”. 3 portieri, 7 difensori e 6 centrocampisti. Nel gruppetto dei “bomber” si rivede persino il nominativo dell’esule Brignola finito chissà dove e rientrato nei ranghi. Mentre s’attende l’inizio del match e la consueta “distinta” ove leggeremo l’11 ufficiale che scenderà in campo ci chiediamo cosa avrà spinto il “mister” Caserta che in questi drammatici giorni d’attesa avrà sudato le “sette camicie” a voler essere previdente in fase offensiva… Avrà escogitato un modulo che possa consentire di creare opportunità e situazioni da gol a valanga?… Il nugolo di frecce nella faretra del suo arco potrebbe essere l’arma letale per infilare allo spiedo i “Galletti”?. Lo sapremo da qui a breve… E veniamo al resoconto del match del quale siamo stati involontari testimoni.
PRIMO TEMPO – Le Aquile fanno il loro ingresso sul terreno del San Nicola in tenuta blu con bordi oro. Caserta ha scelto: Pigliacelli, Bonini, Scognamillo; Brighenti, Situm, Pontisso; Petriccione; Compagnon, Koutsoupias, Iemmello, Biasci. Formazione che non sarebbe esagerato definite abbottonata. Non riusciamo a comprendere le ragioni per le quali lasci in panchina Koulibaly, Seck … Pochi dubbi: punterà come sempre all’articolo 1: “Primo non prenderle”. Sperando che gli vada bene. E invece il calcio giocato del Catanzaro è sicuramente migliore di quanto visto nelle precedenti partite. Si nota che i calciatori stanno giocando col cuore e con l’impegno per salvare quanto meno ancora per un po’ la panchina a Caserta. Pigliacelli è a dir poco eroico perché salva il risultato in più occasioni …poi deve arrendersi quando al 30′ Mehdi Dorval a conclusione di un parapiglia nell’area di rigore giallorossa trova la zampata letale e porta in vantaggio il Bari. Le occasioni per le Aquile sono deludenti. Qualche tiro in porta di Compagnon, molto movimento ma sia Biasci che Iemmello non vengono serviti a dovere e anzi sono loro stessi a cercare di impostare il gioco offensivo. Alla gagliardia del reparto difensivo che lotta a viso aperto e disorienta gli attaccanti baresi non risponde il meccanismo dell’attacco e non si riesce a trovare la soluzione per recuperare il pareggio. Primo tempo molto dinamico e a tratti spettacolare. Purtroppo per il “Catanza” si va negli spogliatori col risultato di 1 a 0. A “mister” Caserta restano ancora 45 minuti abbondanti per sperare di raddrizzare la situazione.
SECONDO TEMPO – Caserta si gioca il tutto per tutto e ricorre ai cambi. Decide di lasciare negli spogliatoi Petriccione e Biasci e favorisce l’ingresso di Pompetti e Kamantia. Grande lavoro delle Aquile che rischiano per le folate del Bari in contropiede. I pugliesi sbagliano tanto e anche Pigliacelli si rende imperforabile. Gli innesti sembrano aver dato nuova linfa alle capacità dei Giallorossi. Tra tutti D’Alessandro che ha fiato da vendere ed è scatenato. Al 74′ Il Catanzaro pareggia con Pietro Iemmello! L’azione va raccontata: l’attaccante giallorosso trova il varco giusto e segna dopo aver ricevuto un retropassaggio da parte dello scoppiettante Lamantia. Radunovic non può nulla contro il piattone angolato che si infila alla sua destra. Da puntualizzare che tutto nasce al termine di una bellissima azione corale delle Aquile. Il pareggio porta entusiasmo e fame di vittoria tra i Giallorossi. I Galletti sembrano aver accusato il colpo e le Aquile riescono a scrollarsi di dosso la lentezza che favorisce la difesa barese. D’Alessandro subentrato a Compagnon non corre sul manto verde, vola… ed è lui a lanciare Iemmello che da solo davanti a Radunovic calcia e si fa parare la rete del 1 a 2 che avrebbe ribaltato le sorti. Nei minuti finali Colombo affibbia due cartellini gialli a Caserta “esonerandolo” dalla panchina. Sino al termine il Catanzaro tenta di fare ancora sua la gara, poi dopo altri 5 minuti di recupero (che portano a 100 i minuti giocati) Colombo dice che può bastare e si chiude sull’1 a 1.
Considerazioni finali. Ancora un punto per la formazione calabrese che coglie il pareggio (a dire il vero strameritato) e allunga (forse il calvario) del tecnico che ha fatto di tutto per non subire un’ulteriore battuta d’arresto. Negli altri articoli legati alle partite del campionato 2024-25 concludevamo rivolgendo l’ormai consueta domanda: riuscirà il ragionier Caserta a restare ancora sulla panchina giallorossa? Non possiamo che ribadire la solita risposta: lo scopriremo nei prossimi giorni…
Giallorossamente vostro,
Riccardo Colao
Petriccione, centrocampista di valore
IL TABELLINO DELL’INCONTRO: BARI – CATANZARO 1 – 1
BARI (3-5-2): Radunovic; Pucino, Vicari, Mantovani; Favasuli (76′ Tripaldelli), Maita (82′ Novakovich), Benali, Falletti, Dorval (82′ Obaretin); Sibilli (64′ Manzari), Lasagna (75′ Favilli). A disp.: Pissardo, Bellomo, Sgarbi, Maiello, Simic, Saco. All. Longo
CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Bonini, Scognamillo; Situm, Koutsoupias, Petriccione (46′ Pompetti), Pontisso (67′ Coulibaly), Compagnon (58′ D’Alessandro); Iemmello (90’+4 Buso), Biasci (46′ La Mantia). A disp.: Dini, Antonini, Brignola, Ceresoli, Seck, Cassandro, Pittarello. All. Caserta
NOTE: nuvoloso, circa 21 gradi; terreno in erba naturale;
Marcatori: 30′ Dorval (B), 75′ Iemmello (C)
AMMONITI: 30′ Iemmello (C), 45’+1 Petriccione (C), 45’+2 Benali (B), 62′ Maita (B), 90′ Pucino (B), 90’+5 Buso. Espulsi: 88′ Caserta (C) non dal campo. Recupero: 5′ PT; 5 ST’; Spettatori: 18.615 (7.154 abbonati; 707 tifosi ospiti)
ARBITRO: Andrea Colombo della sezione di Como (nella foto in basso); assistenti Marco D’Ascanio della sezione di Ancona e Claudio Barone della sezione di Roma 1 – Quarto ufficiale: Andrea Zanotti di Rimini, . al VAR Daniele Minelli (Varese), coadiuvato dall’AVAR Orlando Pagnotta (Nocera Inferiore).
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