Calcio – Serie B – Carrarese – Catanzaro. Caserta è sempre e solo mister X
Allo “stadio dei Marmi” la formazione catanzarese ha dimostrato meriti ma anche grandi limiti… Non è giusto offendere lo spettacolo con prestazioni incolori come quella del primo tempo. Non è salutare nemmeno farsi raggiungere tutte le volte che si è in vantaggio, dopo aver rischiato di vincere esponendo il risultato a finali rocamboleschi. 5 gol all’attivo e 5 gol al passivo nelle ultime due gare significano qualcosa. Il punto che offre consistenza alla pareggite (18° X!) lascia intendere che ai play off si potrà anche arrivare… ma non certo per andare lontano se si continua ad interpretare il calcio come se si stesse giocando una fase di intrattenimento al flipper… prima o dopo, per quanti rimbalzi e punti puoi totalizzare la palla finisce sempre in buca ed è “game over”.
di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

CARRARA – Marco Belsanti di Bari e Marco Emmanuele di Pisa sono gli “assistenti” (una volta erano assimilati volgarmente “guardalinee” ma è chiaro che se un “monnezzaro” ha, giustamente il diritto di essere definito “Operatore Ecologico”, pure chi corre ai bordi del campo sventolando bandierine gialle non è da meno). Partiamo con una considerazione. Belsanti vien dal Bari ed Emmanuele arriva Pisa. Due città che hanno le proprie squadre nelle posizioni dei play off. Al momento c’é pure il Catanzaro . nella speciale classifica che autorizza a sognare la conquista del terzo ed ultimo posto valevole la promozione in serie A. E allora caro designatore con tutte le altre sedi di cui potevi disporre sei andato a pescare (a proposito l’assistente al VAR Giacomo Camplone è di Pescara) due “guardalinee” proprio dai luoghi i cui club calcistici sono coinvolti in questa speciale sfida finale? A pensar male si fa peccato ma il più delle volte si indovina, pur non avendo prove…
Sassuolo 72; Pisa 63; Spezia 58; Cremonese 52; Juve Stabia 49; Catanzaro 47; Palermo 45; Bari 44 Cesena 43: Modena 41. Questa la nuova classifica dopo l’anticipo di ieri che ha visto il Bari prevalere sul Palermo. Diciamolo francamente: oggi allo Stadio dei Marmi contro la formazione di Calabro, Caserta dovrebbe trovare il modo e la maniera di non regalare troppo tempo agli avversari con lo sterile possesso palle. Se il logorio di passaggi non si traduce in gol rischia di tornarsene a casa mugugnando su ciò che avrebbe voluto e che non è stato.
Calabro (tre pareggi, una vittoria e una sconfitta) nelle ultime cinque gare ha fatto meglio del collega che sta viaggiando con (due pareggi, una vittoria e due sconfitte) e mira ad entrare nel club dei play off visto che si trova – alle spalle del Modena – a quota 37 punti. Prima del fischio d’inizio il generoso e sempre presente popolo giallorosso si augura di non dover recriminare anche in occasione della ricorrenza della Domenica delle Palme…
PRIMO TEMPO – Preso atto dei molteplici infortuni (tra cui quello di Quagliata) che han costretto Caserta a convocare alcuni giovanotti del settore Primavera, tra i quali: Paura e Arditi, il Catanzaro è arrivato a Carrara con tre portieri, 6 difensori, 6 centrocampisti e 7 attaccanti (in totale 22 pedine contro le solite 24). Confidiamo – negli istanti che precedono l’inizio del match – che magari decida di applicare il modulo 4 3 3, (possibile la discesa in campo di Cristian Corradi, mai utilizzato sino ad oggi) con un centrocampo basato su Petriccione, Coulibaly e Pompetti e sulla linea offensiva il capocannoniere Iemmello assistito dal “genio” di Ilie e dalla velocità di Biasci (oppure Compagnon).
Siccome in panchina siede Caserta, la scelta ricade sul gladiatore Pittarello che è forte, potente di fisico, ma “sfortunato” nelle conclusioni al contrario di Biasci. La gara si avvia con una Carrarese arrembante che almeno nella prima dozzina di minuti abbondanti riesce a mettere più volte alle corde il Catanzaro. con Torregrossa o Cherubini. Poi i “Giallorossi” ritrovano un briciolo di decenza agonistica e riescono a spostare in avanti il baricentro del gioco mantenendo il possesso palla. Non tutto va bene perché i padroni di casa corrono tanto e lottano come pirati all’arma bianca affrontando uno ad uno (e a volte raddoppiando o triplicando) centrocampisti e attaccanti.
La Carrarese guadagna calci d’angolo a grappoli e crea occasioni. Il Catanzaro non è da meno ma la sua manovra appare limitata come se un pilota di una “testarossa” decidesse di procedere con il freno a mano tirato. Caserta a mani conserte si guarda la partita ma non è tra i tifosi che si sgolano nella curva per sostenere con cori prolungati le Aquile. Detto tra noi speriamo che almeno si accorga che esistono varchi nel centrocampo sui quali la Carrarese ha trovato modo di arrivare a impensierire Pigliacelli.
Che fosse parsimonioso nella gestione offensiva si sapeva, che fosse tirato e propenso più a pareggiare che a vincere pure, ma che non fosse attento a certi dettagli francamente cominciamo ad annotarlo e a rinfacciarglielo. Hai vinto 3 a 1 all’andata e ti presenti al ritorno come se ad avere timore di perdere di nuovo sei tu? Ma Caserta mio… cerchiamo di svegliarci e meno male che la salvezza anticipata sei riuscito a coglierla… potevi far divertire pubblico e squadra e invece stai chiudendo alla disperata e rischi puire di andar fuori dai play-off ….
Calabro, che almeno in questi primi 45′ si è sgolato e ha disposto bene i suoi ragazzi se ne accorge e proprio quando il “Catanza” cerca di mantenere il possesso palla per poi affondare riesce nel colpo da maestro. A pochi mnuti dalla fine del p.t. gli azzurri toscani passano in vantaggio. Descriviamo forse l’unica azione degna di nota: pallone perso a centrocampo dal Catanzaro con Zuelli che lancia in profondità Cherubini. Lui scatta velocissimo mentre il solo Scognamillo a difendere tenta di ostacolarlo ma l’attaccante carrarese rientra sul destro e lascia partire un tiro chirurgico diretto all’angolino basso sulla sinistra di Pigliacelli che non può far nulla. Allo Stadio dei Marmi è il momento per esultare dei tifosi locali! Un minuto di recupero del bravo Monaldi che ha arbitrato, almeno sin qui, con grande padronanza ed equilibrio, non aiuta nessuno ad aggiungere altro.
Caserta pensi bene prima di ritornare dagli spogliatoi a ciò che deve disporre per recuperare la gara che ha affrontato con il ruggito del coniglio e ora sta perdendo – diciamolo francamente e che chi lo difende oer i suoi meriti e non lo giudica per i suoi demeriti, vada a farsi strabenedire – per colpa sua!
SECONDO TEMPO – La reazione delle Aquile che sono andate negli spogliatoi con una rete di svantaggio si nota ed è efficace. Dopo non aver mai prodotto pericoli per la porta difesa da Fiorillo è sempre lo zar “Pietro” Iemmello a togliere le castagne dal fuoco per Caserta.
L’azione merita di essere descritta: Tra il 54′ ed il 55′ Petriccione riesce a verticalizzare sveltendo la manovra per il capitano. Lui (l’uomo della provvidenza) col terzo occhio smista il pallone per Mattia Compagnon che cos’ scaraventa in rete direttamente, di precisione e di potenza. GOOLLLL! Pareggio del Catanzaro!
A questo punto la situazione in campo si inverte come per magia. La Carrarese pare tirare i remi in barca e cerca di difendersi dalla pressione catanzarese che finalmente ha lasciato l’abito grigio per indossare la tuta d’assalto. I locali appaiono allo sbando evidentemente sentendosi braccati e demoralizzati per la rete subita che è anche colpa del reparto difensivo. Il “Catanza” insiste e lavora per allontanare i sospetti che avevano reso incolore la prima parte del match.
Si continua con un predominio giallorosso che al 65′ sfocia nel raddoppio di marcatura. Va in gol Pittarello che se lo merita non fosse altro per tuti i pestoni e le botte sugli stinchi che ha collezionato. Il solit Petriccione indirizza con sapienza a Pompetti che serve bene il lanciato Pittarello. Il gladiatore questa volta non si lascia intimorire dai segugi che tentano di sbilanciarlo e si invola verso l’area piccola del portiere. Con un guizzo dei suoi lascia partire un rasoterra chirurgico che si va a collocare sulla destra di Fiorillo. Esplode la curva dei supporters catanzaresi e Pittarello va a godersi il meritato trionfo.
Il Catanzaro potrebbe e dovrebbe ricalare il tris già servito all’aandata. Invece Caserta richiama in panchina e invia (secondo lui) come rinforzo Coulibaly.
La manovra giallorossa perde il passo e la concretezza. Più volte il centrocampo è surclassato dalle veloci folate dei nuovi entrati spediti da Calabri in campo per tentare di ritrovare il bandolo della matassa. Così – come ormai accade spesso alla formazione di Caserta – la new-entry Shpendi (e spandi) riesce a trovare il modo di guadagnarsi la pagnotta anche oggi. All’81′ Schiavo verticalizza per Shpendi che si trova quasi all’altezza del calcio di rigore. Agganciata la sfera, presa bene la mira la infila tra Scognamillo a sinistra e Brighenti a destra e il volo d’angelo di Pigliacelli non basta ad evitare il pareggio.
Cassandro s’infuria ma il gol è regolare e così 2 a 2 e palla al centro. Si spengono i sogni di poter tornare di nuovo alla vittoria e Caserta acciuffa e porta a casa l’ennesimo pareggio offrendo un punto per la salvezza alla formazione di Calabro. Che aggiungere? Non è certamente sfortuna quando ogni volta la tua squadra viene raggiunta nella parte finale del match… Spiace doverlo scrivere ma qualcuno deve pur farlo, altrimenti significherebbe essere ipocriti.
CONSIDERAZIONI FINALI – Anche a Carrara, allo “stadio dei Marmi” la formazione catanzarese ha dimostrato meriti ma anche grandi limiti… Non è giusto offendere lo spettacolo con prestazioni incolori come quella del primo tempo. Non è salutare nemmeno farsi raggiungere tutte le volte che si è in vantaggio, dopo aver rischiato di vincere esponendo il risultato a finali rocamboleschi. 5 gol all’attivo e 5 gol al passivo nelle ultime due gare significano qualcosa. Il punto che offre consistenza alla pareggite (18° X!) lascia intendere che ai play off si potrà anche arrivare… ma non certo per andare lontano se si continua ad interpretare il calcio come se si stesse giocando una fase di intrattenimento al flipper… prima o dopo, per quanti rimbalzi e punti puoi totalizzare la palla finisce sempre in buca ed è “game over”.
Giallorossamente vostro,
Riccardo Colao


IL TABELLINO DELL’INCONTRO: CARRARESE – CATANZARO 2 – 2
Marcatori: 43′ L. CHERUBINI 54′ M. COMPAGNON 65′ F. PITTARELLO 81′ S. SHPENDI
CARRARESE (3-4-2-1): Fiorillo; Illanes, Guarino, Imperiale; Zanon, Schiavi, Zuelli, Cicconi; Torregrossa, Cherubini; Finotto. All. Calabro. A disp: Ravagna, Melegoni, Oliana, Milanese, Bouah, Shpendi, Giovane, Manzari, Fontanarosa, Belloni, Capezzi, Cerri.
CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Cassandro, Pompetti, Petriccione, Ilie, Compagnon; Iemmello, Pittarello. All. Caserta. A disp: Gelmi, Borrelli, Pagano, Biasci, Seck, Buso, Maiolo, Coulibaly, Corradi, Arditi, Paura.
NOTE: velature estese, circa 18 gradi; terreno in erba naturale; SPETTATORI: 3.950 per un incasso pari a 46mila184 euro con una foltissima presenza di supporters catanzaresi
AMMONITI: 21′ Pittarello (Cz) ESPULSI; CORNER: 6-3
DIREZIONE ARBITRALE: Marco Monaldi della sezione AIA di Macerata (nella foto sottostante) ; assistenti Marco Belsanti di Bari e Marco Emmanuele di Pisa. IV° ufficiale Leonardo Di Mario di Ciampino. Al VAR Marco Guida di Torre Annunziata, Assistente al VAR Giacomo Camplone di Pescara.



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(Foto Area Immagine US Catanzaro 1929)

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