Calcio – Serie B – Catanzaro Banzai e Cesena Kaputt
Al Ceravolo in stile Wembley volano le Aquile rapaci che conquistano il settimo sigillo vittorioso sfatando il tabù con i romagnoli mai battuti dal 1985
di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

CATANZARO – Al Manuzzi nella gara d’andata finì 2 a 0 per il Cesena. Già dai primi istanti della partita annotammo che i padroni di casa attaccavano con la velocità del ghepardo e l’ingordigia del leone. Le Aquile volavano a bassa quota. Si difendevano come potevano eppure a tratti pareva affiorare persino il produttivo modulo vivaviriano con la ripartenza dal basso. Il modulo reinterpretato da Caserta resse sino a quando a Iemmello, di stanza a centrocampo, non venne scippato il pallone. Cioffi di prepotenza lo servì a Shpendi, questi lo indirizzò a Berti che fuggiva al limite dell’area di rigore. Assist per Kargbo, e rete praticamente a porta vuota. Il fallo su Iemmello fu rilevato dal VAR; i dubbi da dirimere furono esaminati in cabina di regia… poi il gol venne convalidato e i Giallorossi si ritrovarono in svantaggio. …1 a 0 e palla al centro!. Caserta tentò di rimediare coi cambi e la sconfitta sarebbe stata meno dolorosa se dopo il 2 a 0 a Bonini non fosse stata annullato (grazie alla decisione del Var) il gol nei minuti di recupero. La reazione delle Aquile fu tardiva e la partita si trasformò in sofferenza per l’approccio iniziale -a parer nostro – troppo remissivo e difensivo. Poi da quella 3° Giornata di Campionato ad oggi ne son trascorse altre 20 e oggi, che è la 24°, l’odierno match pone le due formazioni su piani diversi. Il “Catanza”, nonostante i tre punti omaggio offerti al Cesena si ritrova al di sopra dei romagnoli a quota +32 contro +30. Nelle ultime cinque partite, i Giallorossi non hanno mai perso (2 vittorie e tre pareggi) mentre i Bianconeri hanno viaggiato al ritmo di due sconfitte, due pareggi ed una sola vittoria). La sfida – ruolino di marcia a parte – si inquadra nell’area geografica dei “play-off” e assume importanza tattica per gli sviluppi futuri di entrambi i club. Caserta ha un conticino da regolare con Mignani e avrà fatto tesoro degli errori. Così sugli spalti ci si augura che possa servire, coi guanti bianchi, al collega che lo ha sconfitto, il conto senza sconti. Non ci resta che approfondire l’argomento con l’esame dei due tempi più le manciate dei minuti di recupero. Seguiteci nelle prossime righe…
PRIMO TEMPO –Cielo grigio, allegria azzurra sugli spalti e curve giallorosse esplosive e coinvolgenti come di consueto. Parte così alle 15 del 1° giorno di febbraio la sfida tra Catanzaro e Cesena al Ceravolo. All’arrivo delle distinte annuncianti i titolari schierati in campo notiamo: La Mantia, Brighenti, Pagano e Cassandro, quasi sempre impiegati dalla panchina, partono titolari. Biasci, Pittarello, D’Alessandro, Antonini, Situm esclusi.
Caserta si reinventa stratega e riesce ad avere la meglio su Mignani sin dai primi istanti. Al 10′ il “Catanza” ha già fissato il risultato sul 2 a 0. Ma ripartiamo con ordine. Al 2′ un piattone di capitan Iemmello viene deviato in corner. Poi si presenta sua maestà il gol: 3′ minuto. Pontisso crea un bell’assist; Bonini si appropria frontalmente del pallone e buca Klinsmann.
Il Cesena è allo sbando. I pirati giallorossi assaltano la navicella romagnola sgusciando da ogni pertugio lasciato in posizione “open”. Al 10′ su un altro cross la palla si avvicina veloce verso l’accorrente La Mantia. La deviazione di Pieraccini che anticipa di un soffio il volo d’aquila del catanzarese costa il raddoppio. 2 a 0 e ancora palla centro.
Il match potrebbe essere già considerato chiuso anche perchè il “Catanza” attacca con furia giapponese nemmeno che a Pearl Harbour. Tora… Tora… Tora… dal centrocampo e dalla retroguardia locale partono rapidi passaggi che arricchiscono e impreziosiscono la bellezza del gioco corale. Veramente unbel vedere lo schema giallorosso che pur lasciando qualche spazio agli ospiti non offre segni di cedimento. Poi il Cesena ci prova una volta, due volte, la terza coglie un palo con Bastoni mentre Pigliacelli si supera e salva il risultato esultando come se avesse fatto gol anche lui. Dal 27′ al 30′ il Cesena ha possibilità di accorciare e il punto lo coglie con la sfortunata deviazione di Scognamillo nel tentativo di frapporsi ostinatamente alla reazione di Shpendi. Il pallone si imbuca alla destra di Pigliacelli e i Bianconeri romagnoli esultano perché non tutto è ancora perduto.
Ma il “Catanza” odierno riparte come una furia. Crea occasioni e pericoli sventati dalle acrobazie di Klinsmann fin quando Iemmello su cross di Brighenti non rifà rotolare al di là della linea bianca il pallone del 3 a 1. Ragazzi: 4 gol, fasi sempre attive e mai rallentate. Questo Catanzaro-Cesena è proprio un bel vedere. La curva esulta e i cori trasformano il Ceravolo in un piccolo Wembley. Che atmosfera.. Al 41′ La Gumina si becca un giallo per fallo su Bonini mentre Mignani sbraita e si agita dalla sua postazione. Viene assegnato un minuto di recupero, quindi si ritorna negli spogliatoi.
SECONDO TEMPO – Cosa ci si poteva attendere nella ripresa se non la reazione di una squadra ferita e stupita come quella di Mignani di trovarsi in svantaggio di due reti? I romagnoli han ben poco da perdere e di conseguenza si catapultano all’offensiva per tentare di recuperare un risultato che pare abbia ben poco altro da aggiungere se non il verdetto finale. Così le Aquile hanno modo e maniere di dimostrare la loro solidità in difesa e la loro pericolosità in attacco. Fioccano belle occasioni soprattutto in fase di ripartenza per i giallorossi. E proprio su una di queste fasi che il “Catanza” fa “banzai” con Cassandro che riceve l’appoggio dell’ormai “solito” Quagliata a sua volta servito bene dal recupero di Coulibaly. Il 67′ premia la velocità e la rapacità delle Aquile che si portano sul parziale di 4 a 1.
Partita chiusa? Forse che sì e forse che no. Mignani rimescola le carte e punta su tre cambi. Uno di questi, Antonucci, si rivela fatale per Pigliacelli poiché nemmeno un minuto dopo che cavalca il manto del Ceravolo scaraventa un bolide da distanza ravvicinata che il number one giallorosso non riesce a impattare. 4 a 2 e questa volta il Catanzaro a ripartire dalla posizione di palla al centro.
Caserta intuisce che è giunta l’ora di rafforzare il bunker per evitare di consentire recuperi e richiama Iemmello sostituendolo con Biasci e poi Quagliata per Antonini. Sul finire dei giochi è ancora il “Catanza” a rischiare di ingranare la quinta. Cassandro si diletta in un bello slalom in area cesenate e conclude con una saetta intercettata da Klinsmann. I cinque minuti di recupero non smuovono di una virgola il risultato acquisito e quando Galipò fischia tre volte, tutti i Giallorossi corrono verso la curva per festeggiare la vittoria che consolida la posizione in zona play off e annulla la macumba del mancato successo sul Cesena che non arrivava da ben quarant’anni e cioè dal 1985.
CONSIDERAZIONI FINALI – Ottima la gara disputata dal Catanzaro. Determinante l’atteggiamento assunto da Caserta che si è preso la rivincita su Mignani (uno dei tre mister che attualmente possono vantare di averlo battuto in casa nel match di andata). Il trainer ha il merito di aver calcolato con abilità le chance di poter battere l’avversario. Favorito anche da un Petriccione in stato di grazia e dalla freschezza atletica di gente come Bonini, Quagliata, Pontisso e La Mantia è bene precisare che la fuga per la vittoria è merito suo. La squadra nel complesso ha raccolto gli applausi di tutti i presenti (poco più di ottomila spettatori tra abbonati e paganti domenicali). Il settimo sigillo valido i 3 punti accorcia la distanza con la sequela dei 14 pareggi allargando la prospettiva nel percorso delle successive partite. Davanti si apre una prateria che potrebbe allungarsi a Frosinone nel prossimo incontro dell’8 febbraio quando l’ex formazione di Vivarini attenderà allo Stirpe l’arrivo dell’armata Notiello (metà Noto e metà Iemmello).
Giallorossamente vostro,
Riccardo Colao



IL TABELLINO DELL’INCONTRO: CATANZARO – CESENA 4 – 2
US CATANZARO 1929 (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini (89′ Šitum); Cassandro, Pagano, Petriccione, Pontisso (59′ Coulibaly ), Quagliata (89′ Antonini); Iemmello (82′ Biasci), La Mantia (59′ Pittarello). All.: Caserta
CESENA FC (3-5-2): Klinsamm; Pieraccini (54′ Francesconi), Prestia, Mangraviti; Ciofi, Berti, Mendicino (76′ Šaric), Bastoni (68′ Tavsan), Donnarumma (68′ Celia); Shpendi (68′ Antonucci), La Gumina. All.: Mignani
MARCATORI: 3′ Bonini (CZ), 10′ autogol di Pieraccini (Ce), 30′ autogol di Scognamillo (Ce), 38′ Iemmello (Cz), 66′ Cassandro (Cz), 70′ Antonucci (Ce)
AMMONITI: 41′ La Gumina (Ce), 54′ Brighenti (Cz), 62′ Donnarumma (Ce), 83′ Pigliacelli (Cz) e Antonucci (Ce) ESPULSI; CORNER: 1-3 – rec. p.t. 1′; s.t. 5′
ARBITRO: Simone Galipò (Firenze). (tre precedenti coi Giallorossi finiti con un pareggio, una sconfitta e una vittoria, ai danni dell’Avellino – 2022/23 terminata 4 a 1). Assistenti: Damiano Margani di Latina e da Mario Vigile di Cosenza. IV ufficiale Leonardo Mastrodomenico di Matera. Al Var Niccolò Baroni
di Firenze e Avar: Antonio Di Martino di Teramo


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