Calcio – Serie B – Catanzaro-Mantova 2 – 2. Al Ceravolo epidemia di pareggite
Nonostante la superiorità numerica i Giallorossi non riescono a vincere e portano a casa un punto d’oro visto come poteva finire il match
di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)
CATANZARO – Esaurita la fase dedicata alla Nazionale Azzurra, ritorna il campionato di serie B. Ieri nell’anticipo, il Cosenza ha rimediato il pareggio con il Modena. Entrambe le formazioni hanno tratto vantaggio poiché si ritrovano a pari merito col Catanzaro a quota 15. Ma oggi è il turno delle Aquile che devono provare a volare e a sorvolare l’avversario di giornata: il Mantova.
Due vittorie, nove pareggi, due sconfitte il ruolino di marcia dei Giallorossi. Quattro vittorie, altrettanti pareggi e cinque sconfitte per i “lumbard”. La chiave del pronostico dell’incontro è nell’incrocio di questi dati. Caserta, il non del tutto accettato, dai tifosi, allenatore catanzarese in press-conference ha dichiarato che: “è arrivato il momento di vincere“. Meno male che se ne sia accorto anche lui. Dopo quattordici giornate dove, in soli due episodi, sono stati conquistati i tre punti era presumibile che qualcuno (magari chi stila formazione e cura la rosa dei calciatori) se ne rendesse conto.
Ad onor del vero un Caserta più sicuro e determinato a risolvere i problemi tecnico-tattici della squadra e molto meno “muntuna” (come lo si additava a Cosenza) si era intravisto nelle ultime gare disputate prima della sosta pro Nazionale Azzurra. La presenza costante di almeno otto undicesimi della formazione “vivariana” ha restituito barlumi di geometriche precisioni nei lanci, nei passaggi e nel possesso palla. L’accantonamento del suo ipotetico modulo di gioco (il 4-2-3-1) a vantaggio del classico 3-5-2 e in alcuni casi il 4-3-3 ha generato l’evoluzione che ha prodotto ottime prestazioni.
Il Catanzaro ed il Mantova si affrontano mentre in classifica sono distanziati di appena un punto. 16 i “Lumbard”; 15 i calabresi. E se è pur constatabile che i biancorossi hanno nel carniere il doppio delle vittorie è appurabile che hanno perso più del doppio rispetto alle Aquile. Dunque si presenta l’occasione più che buona per Caserta di passare dal tandem di successi stagionali al trittico. In contemporanea oggi lo start per altre due gare: Sassuolo-Salernitana e Carrarese-Pisa; mentre alle 17,15 partirà Cesena-Reggiana. Domani pomeriggio si affronteranno: Cremonese-Frosinone; Spezia-Sudtirol – Bari-Cittadella; Palermo-Sampdoria. Ma in questi istanti – mentre ci perviene la “distinta” con i nomi inseriti nelle formazioni ufficiali, non ci resta che attendere il fischio d’inizio di Catanzaro-Mantova per passare dalle chiacchiere all’azione. Seguiteci.
PRIMO TEMPO – Spettacolare e combattuto. Il Mantova non è sceso in Calabria per turismo. Mira sodo e concreto a lavorare il pallone per assicurarsi la supremazia. I primi minuti sono un incubo per il Catanzaro che si ritrova addirittura al tappeto. Allo scadere dell’ultimo secondo del 7′ gli ospitati, che non sono per nulla intimoriti, dall’urlo del Ceravolo, vanno in vantaggio. Spira come puro vento un cross dalla sinistra di Mancuso, Pigliacelli anticipa Mensah ma non acciuffa la sfera che si avvia verso l’esterno; arriva a Bragantini favorito dal vuoto nello specchio della porta. Tira a colpo sicuro e centra il bersaglio nonostante Bonini sia ad un passo sulla linea bianca e magari avrebbe potuto tentare il miracolo.
Il “Catanza” reagisce ma pur combattivo e aitante non appare lucido. Però è la gazzella dal cuor di leone, Seck che regala l’emozione del gol. Biasci lo serve bene e il Catanzaro pareggia grazie al suo tiro che beffa Festa. Purtroppo viene segnalato il fuorigioco e la rete non è convalidata. Il Mantova non sembra voler tirare i remi in barca tanto è che al 12′ Mensah soffia la palla a Pigliacelli e la offre con grazia beffarda a Bragantini. L’attaccante tenta il pallonetto ma il “number one” giallorosso recupera la distrazione precedente e salva il risultato. Poi la reazione delle Aquile si trasforma nell’assedio al fortino mantovano. Non è proprio una carica elegante, anzi il “dai e vai” del pallone è sovente macchiato da falli fischiati per una e per l’altra parte. Del resto ambedue le formazioni costruiscono dal basso e le interdizioni si trasformano in “balzi alla baionetta”. L’arbitro Monaldi ha il suo da fare per contenere le “effusioni” al punto da tirar fuori cartellini gialli per Scognamillo, Solini, Fiori, Koutsoupias, Trimboli.
Circa venti minuti dopo lo svantaggio iniziale il Catanzaro perviene al meritato pareggio. A metterla dentro è la “capoccia zarista” di Pietro Iemmello che tramuta un cross dalla destra del fluidificante Seck nella sua 101° rete in maglia catanzarese.
Una volta riequilibrato il risultato il Catanzaro mantiene il controllo della gara pur restando guardingo perché il Mantova non accenna minimamente a scoprirsi, anzi in contropiede cerca di punzecchiare la squadra di casa con rapidi capovolgimenti di fronte. Dopo tre minuti di recupero Monaldi spedisce le compagini negli spogliatoi per il parziale riposo.
SECONDO TEMPO – Si riprende dopo un quarto d’ora abbondante di fase ricostituente. Caserta richiama Biasci e Koutsoupias e spedisce in campo Coulibaly e Pittarello. Ma la svolta potrebbe arrivare dall’espulsione di Cella che entra col piede a martello su Seck e si vede sventolare il cartellino rosso. Qualche piagnisteo, proteste poi deve abbandonare il manto del Ceravolo. Al 63′ Pontisso su calcio piazzato coglie la traversa nella parte alta all’incrocio dei pali, Resta solo una falso squillo perché il Mantova trova il raddoppio con il contropiede letale. Fiori imbecca Festa che serve Bragantini, L’attaccante inseguito dall’imbelle Bonini corre e beffa Pigliacelli con il bis della giornata. Così i biancorossi pur in inferiorità numerica si ritrovano nuovamente in vantaggio. E il risultato cambia ancora: 1 a 2.
Incredibile ma vero. Il Catanzaro attacca con furore ma è sempre il Mantova a rendersi pericoloso con rapidi capovolgimenti di fronte e sfruttando il contropiede. In più di un’occasione contiamo cinque o sei mantovani contro la difesa a tre dei giallorossi. Caserta – che appare nel pallone – richiama Ceresoli e getta nella mischia D’Alessandro. Possanzini risponde con un triplo cambio. Escono Radaelli, Artioli e Bragantini; entrano Maggioni, Wieser e Fedel. Ma è il cambio ulteriore di Caserta (entra Buso esce Pompetti e Petriccione al posto di al 78′), che risulta determinante. Al 79′ Buso (nemmeno un minuto dopo l’esordio) un colpo di carambola consente ai giallorossi di pareggiare: 2 a 2.
Poi assistiamo alle solite fasi finali dove l’antagonismo e la mancanza di freschezza crea più grattacapi all’arbitro per il lavoro delle ammonizioni che alle rispettive panchine. Sei i minuti di recupero. Mentre la voglia casertana di fare risultato rischia di essere fatale a causa dei recuperi e dei contropiedi degli ospitati. Quando arriva il triplice fischio finale, nessuno vince e nessuno perde. Oramai la vittoria al Ceravolo è roba che tarda a concretizzarsi… la si vede e la si insegue neppure fosse un miraggio del deserto.
Considerazioni finali. La “pareggite” (decimo risultato) sembra aver trovato dimora stabile al Ceravolo. Ha voglia Caserta di ipotizzare vittorie. Qui non si discute più se lui sia o meno idoneo a condurre le Aquile. A questo punto un tentativo di esorcizzare la sfortuna, che pare perseguitarlo, non sarebbe una cattiva idea. Sabato 30 novembre si vola a Marassi per il match contro la Sampdoria che domani al Barbera affronterà il Palermo. La capacità di reagire con gli artigli ed il becco lascia ben sperare alle Aquile di tornare ancora invicti anche se la pareggite appare un fenomeno da epidemia incurabile …
Giallorossamente vostro,
Riccardo Colao
IL TABELLINO DELL’INCONTRO: CATANZARO – MANTOVA 2 – 2
CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Seck, Koutsoupias (59′ Coulibaly), Pompetti (78′ Buso), Pontisso (78′ Petriccione), Ceresoli (69′ D’Alessandro); Iemmello, Biasci (59′ Pittarello). A disp.: Dini, Turicchia, Conopagnon, Brignola, Pagano, Volpe, Cassandro. All.: Caserta.
MANTOVA (4-2-3-1): Festa; Radaelli (75′ Maggioni), Brignani, Redolfi (31′ Cella); Solini; Trimboli, Artioli (76′ Wieser); Bragantini (75′ Fedel), Mancuso (62′ De Maio), Fiori; Mensah. A disp.: Sonzogni, Botti, Bani, Debenedetti, Galuppini, Panizzi, Aramu. All.: Possanzini.
RETI: 7′ e 65′ Bragantini, 26′ Iemmello, 79′ Buso
NOTE: Espulso Cella al 60′ per fallo. Ammoniti: Scognamillo, Solini, Fiori, Koutsoupias, Trimboli, De Maio, Iemmello. Calci d’angolo: 5-3. Recupero: 3′ +
ARBITRO: Marco Monaldi della sezione AIA di Macerata; assistenti Fabrizio Ricciardi di Ancona e Mattia Regattieri di Finale Emilia. Quarto Ufficiale: Giorgio Vergaro di Bari. Al VAR Luigi Nasca di Bari; AVAR Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore
Marco Monaldi ha diretto 21 partite ripartite tra Coppa Italia e Serie B. Ha distribuito 112 ammonizioni, 2 espulsioni e concesso 6 calci di rigore. Il fischietto marchigiano, ha arbitrato nello scorso torneo cadetto Catanzaro – Feralpisalò (Vandeputte, Biasci e aut. Bacchetti); vanta quattro precedenti col Catanzaro in Serie C: tre le vittorie: contro Potenza (1-0 Curiale), Latina (0-1 Biasci) e Crotone (2-0 Iemmello e Curcio) e un pareggio nel derby con la Vibonese (0-0).
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