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Saturday, March 15, 2025
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Calcio – Serie B – CONTINUA AL MAPEI STADIUM IL MAL DI TRASFERTA DEL PALERMO. LA REGGIANA VINCE PER 2 A 1

Dopo i due successi in casa, contro Modena, prima, e Juve Stabia, poi; tre gol fatti e nessuno subito, Dionisi sembrava aver trovato finalmente la formula giusta per tirar fuori il meglio dai suoi giocatori: un buon viatico per un girone di ritorno all’insegna della conquista dei play off, in una favorevole posizione di classifica.


di Benvenuto Caminiti da Palermo per il Quotidiano l’Italiano)

REGGIO EMILIA – Quinta sconfitta esterna consecutiva del Palermo, stavolta, ad opera della Reggiana, al Mapei Stadium , la cui curva nord è interamente occupata dagli oltre mille trecento tifosi rosanero, arrivati da ogni parte d’Italia, anche stavolta per ingoiare veleno a causa della mediocre prestazione del Palermo e di  due sue clamorose sviste: l’errore di Sirigu al 14’ sul colpo di testa non irresistibile di Lucchesi (dopo corner di Kabashi) e quello di Pierozzi, al 2’ della ripresa, che si lascia scappar via in contropiede Sersanti, che trafigge Sirigu con un diagonale imprendibile .   

Dopo i due successi in casa, contro Modena, prima, e Juve Stabia, poi; tre gol fatti e nessuno subito, Dionisi sembrava aver trovato finalmente la formula giusta per tirar fuori il meglio dai suoi giocatori: un buon viatico per un girone di ritorno all’insegna della conquista dei play off, in una favorevole posizione di classifica.

Invece, è bastata una Reggiana battagliera, disposta a lottare leoninamente su ogni pallone, per ricacciare indietro quelle che fino a domenica scorsa sembravano le velleità del nuovo Palermo, targato 3-5-2 , con capitan Brunori al centro dell’attacco e Le Douaron,  al suo fianco.

Ad onor del vero, c’è da registrare l’ennesima pessima direzione arbitrale, che non ha di certo “dato una mano” (scritto con le virgolette: è il solo modo che abbiamo per trovare qualche attenuante alla modesta prestazione dei rosanero) al Palermo. Anzi… Basti dire che, dal 2’ minuto della ripresa, quando la Reggiana è passata in vantaggio, il mediocre direttore di gara, tal Marchetti di Ostia Lido, non ha fatto nulla per impedire ai granata di Viali di spezzare di continuo il gioco, gettandosi a terra al minimo refolo di vento, e menando calci a destra e a manca.

Insomma, una partitaccia, alla quale ha  notevolmente contribuito il “signore di Ostia Lido”, con la sua direzione che definire “confusa e tecnicamente mediocre” potrebbe sembrare, senza esserlo, un’esagerazione.

Marchetti ha usato due pesi e due misure: i falli del Palermo erano (quasi) sempre da ammonizione, quelli della Reggiana, se mai li sanzionava, erano tutt’al più da ramanzina, con tanto di pacche sulle spalle al giocatore, come farebbe un buon papà per redarguire il figlio per una sua marachella.  

La partita era cominciata a ritmo lento, come se alle due squadre più che vincere bastasse pareggiare: “Io non ti stuzzico, ma fai altrettanto tu!”… Sembrava questo il clima iniziale, con falli veniali dopo i quali c’erano sempre strette di mano e parole di scuse. Insomma, all’inizio sembrava una partita amichevole all’insegna del “volemose bene”, tanto “un punto ciascuno non  fa male a nessuno”.   

Anche l’arbitro pareva contento di questo andazzo e si guardava bene, magari tirando fuori il cartellino giallo, ai ripetuti falli di Meroni e Lucchesi su Le Douaron, il più vispo dell’intera brigata rosanero.

Solo dopo l’inaspettato gol del vantaggio di Lucchesi  (un lungagnone dai riccioli ribelli, gli stessi coi quali ha dato un effetto speciale alla “capocciata” tutt’altro che imparabile dell’1-0: Sirigu, in evidente ritardo, invocava a sua discolpa il fatto che Vergara, solo davanti a lui e, quindi in fuori gioco attivo, gli ostruiva la visuale, ma né il signore di Ostia Lido, né, tampoco il Var intervenivano) il Palermo si è accorto che stava giocando una partita importante per la sua risalita in classifica e al cospetto di oltre milletrecento tifosi arrivati fin lì per vederli almeno battersi per la vittoria.   

E di fatto, il Palermo una reazione l’ha avuta, perché ha avanzato il suo baricentro e al 25’, su un affondo verticale di Pierozzi, con palla smistata al centro, irrompeva Ranocchia che di sinistro crossava ad effetto nel cuore dell’area di rigore granata. Qui,  si avventava di testa Ceccaroni, che infilava imparabilmente Bardi nel palo lontano : era il meritato pareggio, e la Reggiana accusava il colpo. Infatti, al 31’ . dopo triangolazione Ranocchia-Lund-Ranocchia, eccolo il lancio giusto per l’arrembante Le Douaron, che, però, da posizione favorevole sprecava  alto sulla traversa.

Insomma, al fischio dell’intervallo, se c’era una squadra che meritava i tre punti non era di certo la Reggiana, che, tuttavia, subito, a inizio ripresa, siglava, come già detto, il gol del 2-1, su straflcione, come già spiegato, non solo di Pierozzi (che si dimentica completamente di Sersanti) ma dell’ntero pacchetto difensivo.

Anche stavolta, a dire il vero, la reazione del Palermo (più rabbiosa e caotica che lucida ed efficace) c’è stata, ma non è bastata: la Reggiana si è chiusa a doppia mandata nella sua area di rigore, ha cominciato a picchiare duro, senza che il signore di Ostia Mare si degnasse di fare, anche solo a sprazzi, l’arbitro: lui si limitava ad assecondare la tattica ostruzionistica della Reggiana, senza tirar fuori i cartellini, se non per ammonire per proteste i giocatori rosanero.

Ciò malgrado, il gol del pareggio, alla mezzora, sembrava sembrava già fatto: su corner di Ranocchia, Le  Douaron colpiva di testa con Bardi fenomenale nella respinta, sulla quale si avventava Brunori , ma sulla riga bianca, uno stinco granata salvava la Reggiana.

Il resto, è un  forcing stremato dei rosa, che, nonostante i cambi e il fosforo aggiunto dall’ingresso in campo di Verre, non produceva che mischie furiose davanti a Bardi, tutte  puntualmente “risolte” a favore delle Reggiana dal  signore di Ostia Mare.

Prima, due passi avanti (Modena e Juve Stabia) per farne , poi, uno, pesante come un macigno, indietro, contro un avversario abbordabile come la Reggiana: un vero spreco, uno dei tanti di questo campionato in chiaro scuro, direi più scuro che chiaro.

Ma venerdì sera si offre al Palermo l’occasione di un pronto riscatto perché arriva al Barbera la vicecapolista Pisa, contro la quale i ragazzi di Dionisi avranno modo di dimostrare che quella di oggi, al Mapei Stadium, è stato solo un incidente di percorso. 

BENVENUTO CAMINITI

IL TABELLINO DELL’INCONTRO: REGGIANA – PALERMO 2 – 1

REGGIANA (4-3-2-1): Bardi; Sampirisi, Meroni, Lucchesi, Libutti; Sersanti, Reinhart, Kabashi (72’ Marras); Vergara (88’ Sosa), Portanova (82’ Kumi); Gondo (72’ Vido). A disposizione: Sposito, Stulac, Cigarini, Fiamozzi, Pettinari, Fontanarosa, Maggio, Nahounou. Allenatore: Viali.

PALERMO (3-5-2): Sirigu; Baniya, Nikolaou, Ceccaroni; Pierozzi, Vasic, Gomes, Ranocchia (88’ Saric), Lund; Brunori, Le Douaron. A disposizione: Desplanches, Cutrona, Di Francesco, Nedelcearu, Appuah, Buttaro, Blin. Allenatore: Dionisi.

Arbitro: Marchetti (Ostia Lido).

Reti: 14’ Lucchesi, 25’ Ceccaroni, 47’ Sersanti.

Ammoniti: 46’ Brunori, 54’ Baniya, 58’ Kabashi, 76’ Marras, 81’ Verre, 83’ Vergara, 90’ Diakitè, 95’ Nikolaou.

Sotto il Palermo al Mapei Stadium

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