Saturday, January 11, 2025
Quotidiano Nazionale Indipendente


Calcio Serie B – ENNESIMO PASSO FALSO DEL PALERMO ALLO STADIO DEI MARMI DI CARRARA

L’undici rosanero visto allo Stadio dei Marmi di Carrara – nemmeno la pallida controfigura di quello aggressivo e grintoso di una settimana fa contro lo Spezia – sembra la solita squadra piena di spocchia, che fa sterile possesso palla, palleggia orizzontale, un tocco a destra e uno a sinistra, mai una verticalizzazione, mai un affondo sulle fasce, come stessero tutti ad aspettare l’errore dell’avversario, che è un neo promossa, che, prima o poi l’errore lo commette e la palla buona ce la regala


di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano

CARRARA – Evidentemente la bella e vibrante vittoria  di domenica scorsa contro lo Spezia era stata nient’altro che la classica rondine che non fa primavera, perché oggi, nel minuscolo ma pittoresco Stadio dei Marmi di Carrara, il Palermo è tornato a mostrare le sue inguaribili lacune,  prima tra le quali la mancanza di continuità. Quella continuità, che mister Dionisi, conoscendo bene I suoi “polli”, nella conferenza stampa dell’antivigilia, aveva invocato come bene prezioso: “Attenti alla Carrarese, ragazzi –  aveva sottolineato – perché in casa sua è un’autentica iradiddio, tant’è che solo il Sassuolo è riuscito a far punti nel suo stadio”.

Macchè, fiato sprecato!…

…  Il Palermo, visto allo Stadio dei Marmi di Carrara – nemmeno la pallida controfigura di quello aggressivo e grintoso di una settimana fa contro lo Spezia – sembra la solita squadra piena di spocchia, che fa sterile possesso palla, palleggia orizzontale, un tocco a destra e uno a sinistra, mai una verticalizzazione, mai un affondo sulle fasce, come stessero tutti ad aspettare l’errore dell’avversario, che è un neo promossa, che, prima o poi l’errore lo commette e la palla buona ce la regala.

E in effetti, nel primo tempo di gioco giocato non se n’è visto, né dall’una né dall’altra parte, nonostante la buona vena di Ranocchia, confermato in cabina di regia e la conferma di Ceccaroni, da esterno basso, che difende il suo ma sa anche proiettarsi in avanti, scambiando con Di Mariano (stavolta preferito a Di Francesco) .

Un primo tempo di una noia mortale, senza, da una parte e dall’altra, non dico un’azione da gol ma neanche un’idea d’attacco, fatto salvo un contropiede avviato da Ceccaroni, che spezza una timida azione offensiva dei padroni di casa e lancia verticale Di Mariano (oggi con la fascia al braccio, per l’assenza di Segre). L’ex Lecce supera di slancio Illanes e, giunto sul fondo crossa forte, basso e teso una palla che chiede solo di essere spedita in fondo al sacco, ma che ha la “sventura” di capitare sui piedi maldestri di Henry, che la spedisce un paio di metri sopra la traversa. Sarebbe stato lo 0-1 e tutto avrebbe preso un’altra piega, invece…

… Invece, dopo il riposo, entra in campo … un’altra Carrarse, che spazza via i timori reverenziali del primo tempo e si fionda, compatta e aggressiva, nella metà campo rosanero.  E’ chiaro il “sospetto” che all’intervallo, Calabro abbia “sgridato così i suoi: “Ma che mi combinate, ragazzi? Non lo vedete che arie si danno? Questi, se gli fate vedere gli scaglioni (beh, la parola non è proprio questa, ma siamo lì, ndr) , se la fanno addosso e qualche bella palla per far gol ce la regalano… E se non ce la regalano loro, ce l’andiamo a procurare noi… Su, ragazzi, che la vinciamo  ‘sta partita!”.

E i suoi ragazzi lo hanno ascoltato, sin dal primo minuto della ripresa; si sono fatti coraggio e hannno preso d’assedio con veloci manovre aggiranti la lenta e macchinosa difesa rosanero, subito in difficoltà per con le solite amnesie di Nikolaou e la lentezza di Diakitè nei rientri. Triplice salvataggio di Desplanches su Cicconi e, ancor più, su Shpendi, con palla spazzata sulla linea da una scivolata provvidenziale di Ceccaroni.  Insomma, tra il 5’ e il 15’ la Carrarese sfiora tre volte il gol e tutte e trele volte il tanto criticato Sebastiano Desplanches dà prova del suo valore, quello che poco più di un anno fa gli valse il titolo di miglior portiere ai Mondiali under 20.

Ciò che ormai appare chiaro  a tutti, e cioè che il Palermo è in balia dell’avversario, è palese anche al suo massimo responsabile, cioè a Dionisi, l’allenatore. Che rimescola le carte e fa subito, al 15’, un triplice cambio: Brunori (udite, udite!) per Henry, Di Francesco per Di Mariano e Vasic per Verre. Il rimpasto produce I suoi effetti, perché il Palermo avanza di una ventina di metri il suo baricentro, Ranocchia lascia il posto ( lo spazio) da play a Gomes e si sistema alle spalle del duo Di Francesco-Brunori. Che è vivo e vispo, che ha voglia di incidere , e si vede. Corre dappertutto, anche perché, com’è sacrosanto, uscito Di Mariano, ha di nuovo la fascia di capitano al braccio.

Insomma, il Palermo sembra aver capito l’antifona e va all’attacco, almeno ci prova, certo è che la furia della Carrarese sembra ormai essersi placata. E lo è, infatti, perché ormai si gioca solo dalle parti di Bleve, solo che  il Palermo, per quanto finalmente si agiti e si dia da fare, non riesce a centrare la porta. Ci prova più di una volta Ranocchia, ma i suoi tiri finiscono sopra la traversa o fanno la barba al palo . Insomma, riemerge forte chiaro il solito “vizio” del Palermo, che produce azioni su azioni ma  non finalizza, anche se stavolta può contare di nuovo su Brunori ma, evidentemente, malgrado la sua grande voglia di riscatto, non gli capita mai la palla buona…

…  Intanto, si scatena il temporale, piove a dirotto e i seicento tifosi “Rosanero unnegghié” muoiono dal freddo, sono bagnati come pulcini ma sprizzano lo stesso scintile rosanero.

La partita sembra ormai avviata al finale più scontato e banale che c’è nel calcio: il pareggio a reti inviolate, se non che, al 33’,  Bleve, dopo l’ennesimo sterile attacco del Palermo, stroncato duramente dal duo Gurino-Imperiale, rilancia lungo – come ha fatto per l’intera partita, altro che partire dal basso! – un pallone alto che, scavalcata la metà campo, spiove quasi sulla linea dell’area di rigore rosanero.  Qui, interviene, da play basso qual è diventato, dopo il triplice cambio del 15’, Gomes che, non si accorge di Desplanches che sta uscendo per spazzar via di piede e…, patatrac… Shpendi s’inserisce, rapido come un furetto, e infila nella rete incustodita.

E’ il gol dell’1-0 dei padroni di casa, che da qual momento armano il pullman davanti alla difesa e non lasciano passare neanche le raffiche di vento e di pioggia di un pomeriggio amarissimo per chi tifa rosanero da casa, disteso sul divano, immaginate per i seicento tifosi intirizziti dal freddo e bagnati come pulcini per la pioggia battente. .

Dopo la bella vittoria sullo Spezia, noi tutti, che amiamo perdutamente il Palermo, avevamo ricominciato a sognare . Invece, la sconfitta contro la Carrarese, che , grintosa e vogliosa quanto volete, è pur sempre una neo promossa la cui massima ambizione è la salvezza, conferma i limiti, non solo caratteriali del Palermo: una squadra dai troppi alti e bassi e con una ormai cronica sterilità offensiva.

E’ vero che i campionati ( e le partite) quasi sempre si vincono subendo pochi gol, purché, però,  se ne facciano il più possibile…

… E non è il caso del Palermo.

Benvenuto Caminiti

IL TABELLINO DI CARRARESE – PALERMO 1 – 0

CARRARESE (3-5-2): Bleve; Illanes, Guarino (83′ Oliana), Imperiale; Bouah (66’ Zanon), Zuelli (87’ Palmieri), Schiavi, Giovane, Cicconi; Shpendi (83’ Capello), Cerri (83’ Finotto). A disposizione: Chiorra, Palmieri, Cherubini, Panico, Falco, Motolese, Belloni, Capezzi. Allenatore: Calabro.

PALERMO (4-3-3): Desplanches; Diakité, Baniya, Nikolaou, Ceccaroni; Gomes (80’ Segre), Ranocchia, Verre (60’ Vasic); Insigne (72’ Le Douaron), Henry (60’ Brunori), Di Mariano (60’ Di Francesco). A disposizione: Nespola, Sirigu, Lund, Nedelcearu, Appuah, Le Douaron, Buttaro, Peda. Allenatore: Dionisi.

Arbitro: Crezzini (Siena).

Reti: 77’ Shpendi.

Ammoniti: 70’ Ceccaroni, 73’ Guarino, 78’ Shpendi, 93’ Cicconi.

Comments


Lascia un commento