Calcio – Serie B. Il Catanzaro pareggia a Mantova e nei play-off incontrerà il Cesena
Ventesimo pareggio del Catanzaro che chiude la stagione sicuramente con qualche rimpianto. A pensare che con Spezia, Pisa e Sassuolo (due promosse e una terza classificata) si è giocato ad armi pari e si è pure vinto) gli indizi sono così evidenti che formano la prova di come le ambizioni giallorosse sarebbero potuto essere ben altre che quelle di una “salvezza anticipata”
di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

MANTOVA – La notte era piccola a Reggio Emilia e continua ad essere “piccola per noi”. Dopo le luci della ribalta al Mapei Stadium si sono accese quelle del “Danilo Martelli”. Alla presenza di molti tifosi, da una parte e dall’altra, si è svolto l’incontro di recupero, posticipato per la scomparsa di papa Francesco, valevole la 34° Giornata. Dal Lunedì dell’Angelo al 13 maggio son trascorse alcune settimane e nel frattempo si avverte il cambiamento alla direzione dello Stato Pontificio. Il conclave si è concluso nel giro di 24 ore… Da pochissimo “habemus Papam”: Leone XIV”. Doveroso porgere gli auguri al vicario di Gesù in Terra.
Per restare in qualche maniera al riferimento del “re della Jungla”, ci vien da anticipare che ci attendevamo in campo la discesa di undici leoni giallorossi. Scriviamolo subito. I ragazzi di Caserta ancora una volta si son battuti con maschia volontà, estrapolando le energie nuove utili a spuntare il risultato migliore possibile… ma non si è andati al di là del pareggio. Vogliamo augurarci che ne restino in abbondanza per affrontare il prossimo turno, quello secco che apre le porte a semifinali e finalissima. Tuttavia la notte è piccola per noi come per tutti i tifosi presenti a Mantova inebriati dalle emozioni ed esausti per il contributo vocale incessante e determinante. Solo per loro le Aquile dovrebbero spiccare il volo verso il compimento di quella che, almeno per i pessimisti, resta sempre la missione impossibile.
PRIMO TEMPO – Ricordiamo prima del fischio d’inizio cosa potrebbe accadere: Il Mantova con un punto sarebbe salvo. Se perdesse ha possibilità di finire ai playout. Il Catanzaro vincendo si assicurerebbe di giocare il primo turno dei playoff al Ceravolo. “Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione.” Tutto quello che è mancato nel primo tempo ad una e all’altra delle contendenti per offrire i giri di valzer dopo le marcature.
A dire il vero Iemmello la genialata ci aveva provato ad estrapolarla dal cilindro delle sue magie. Aureliano, arbitro marziano (quello che prolungò il derby a Cosenza fino al 107′ minuto!) lo vede spintonare un difensore mentre la palla viene rimbalzata dal portiere Festa ed annulla il gol di testa di Cassandro che altrimenti sarebbe stato regolarissimo.
Questo l’unico segnale di pericolo esposto dalle Aquile. Di contro il Mantova ha mantenuto il possesso palla costruendo la pressione alla quale i difensori giallorossi hanno saputo ben resistere e contrapporre rapide folate in contropiede. Molti cross in area, qualche show di Ilie, di Quagliata, di Iemmello e di Biasci. Un’ammonizione ad Antonini nel primo quarto d’ora di gioco. Tanti corner, qualche calcio di punizione. Poche conclusioni a rete (per i giallorossi), alcuni discreti interventi del “gatto magico” Pigliacelli e tanto sudore per il lavoro di interdizione; dopo un minuto di recupero Aureliano fischia la fine delle ostilità per la prima parte dell’incontro. Dagli altri campi arrivano le notizie dello svantaggio del Palermo contro la Carrarese (0-1), il pareggio del Bari con il Sud Tirol, e quello della Juve Stabia con la Samp. Dunque buone prospettive in vista della ripresa perché la Juve Stabia è a 55 punti, il “Catanza” a 53; Cesena (che sta pareggiando nel derby col Modena) e Palermo a 51… mentre il Bari pare tagliato fuori a 48. Ma ci sono ancora 45 minuti da giocare.
SECONDO TEMPO – Si parte con le solite aspettative di poter vedere un Catanzaro magari più aggressivo o meglio concentrato in fase di conclusione ma si resta delusi. La musica è sempre quella e non può cambiare; il direttore d’orchestra pensa come prima cosa non prenderle e poi a tentare di escogitare qualche espediente per variare la partitura ma è evidente che si è arrivati a Mantova con il preciso intento di pareggiare. E allora subentra la staffetta Biasci-Pittarello (dove se non era riuscito a far gol bomber Tommaso, figuriamoci se potesser riuscirci “superpippo”)… poi via via che i tempo passa e che dalle parti della porta difesa da Festa non ci arriva più nessuno si dà il via al valzer dei cambi. Entrano Petriccione, Coulibaly, persino Lamantia … Mister Possanzini che è riuscito a portare in salvo la sua formazione (questa sì che doveva e poteva lottare per non retrocedere) spedisce sul terreno uomini freschi. Ma è solo un rimescolare le carte. Non si va da nessuna parte. Un calcio di punizione di Petriccione sorvola a lato la porta mantovana. Siamo al massimo del potenziale offensivo della prima linea giallorossa. Tra uno sbadiglio e l’altro, tra un rincorrersi e un fuggire, tra uno spintone e qualche sgambetto, il dio Kronos aggiudica altri quattro minuti d’agonia finché Aureliano, il marziano, emette il triplice fischio e finalmente i tifosi del Mantova possono festeggiare la permanenza nella cadetteria. E il Catanzaro? Gli toccherà disputare la fase preliminare.
Nel frattempo per avere qualche emozione in più seguiamo i risultati dagli altri campi e allora scopriamo che il Palermo ha agganciato la Carrarese (rimasta in 10 uomini), che il Cesena ha vinto il derby beffando il Modena e ora si ritrova a 53 punti assieme al Catanzaro. E la classifica nella parte che interessa Caserta e compagnia bella decreta un sesto posto per le Aquile a pari merito con i romagnoli. Che la Juve Stabia ha mantenuto la quinta posizione a 55 e che il Palermo è ottavo. Al di sopra perde di nuovo il Sassuolo, il Pisa doma la Cremonese e lo Spezia fa un boccone del retrocesso Cosenza manco fosse Maramaldo (quello che da Ferrucci s’udi gridare “Vile tu uccidi un uomo morto) chiudendo 3 a 1.
E in coda? A far compagnia ai “lupi silani” ci va direttamente il Cittadella sconfitto in casa dalla Salernitana, poi a salire Sampdoria a 41, Salernitana 42, Brescia e Frosinone a 43. Ora il giudizio finale passa ai play-off perché non ci saranno i play-out: la Sampdoria terzultima solitaria piomba per la prima volta nella sua lunga storia in Lega Pro!.
CONCLUSIONI – Ventesimo pareggio del Catanzaro che chiude la stagione sicuramente con qualche rimpianto. A pensare che con Spezia, Pisa e Sassuolo (due promosse e una terza classificata) si è giocato ad armi pari e si è pure vinto) gli indizi sono così evidenti che formano la prova di come le ambizioni giallorosse sarebbero potuto essere ben altre che quelle di una “salvezza anticipata”. Ed ora godiamoci il prossimo incontro che si disputerà il 17 maggio e vedrà le Aquile contro il Cesena.
Giallorossamente vostro,
Riccardo Colao



IL TABELLINO di MANTOVA – CATANZARO O – 0
MARCATORI: –
MANTOVA 1911 (4-2-3-1): Festa; Radaelli, Brignani, Cella, Bani (87′ Giordano); Trimboli, Burrai; Galuppini (68′ Bragantini), Mancuso (78′ Aramu), Fiori (68′ Wieser); Mensah (68′ Debenedetti). All.: Possanzini
US CATANZARO 1929 (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Antonini, Scognamillo (D’Alessandro); Cassandro, Ilie (82′ Coulibaly), Pompetti, Pontisso (68′ Petriccione), Quagliata; Iemmello (82′ La Mantia), Biasci (61′ Pittarello). All.: Caserta
NOTE: SPETTATORI: 10.305 di cui 5.619 abbonati e 4.686 paganti e 621 ospiti per un incasso complessivo di 123.288 euro
AMMONITI: 18′ Antonini (Cz), 53′ Fiori (Ma), 59′ Scognamillo (Cz) ESPULSI; CORNER: 3-2AMMONITI:
DIREZIONE ARBITRALE: Gianluca Aureliano (Aia di Bologna); Ass. Domenico Palermo (Bari) e Federico Votta (Moliterno). IV° Ufficiale: Ciro Aldi (Lanciano). Al VAR Marco Guida (Torre Annunziata AVAR Rodolfo Di Vuolo (Castellammare Di Stabia).




(Foto Area US Catanzaro)
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