Calcio – Serie B. Il Catanzaro stende il Sassuolo con gol di Biasci e Bonini. Play off sicuri!
Incredibile ma vero. La missione impossibile si è tramutata in una vittoria che arriva dopo quasi due mesi di delusioni. Vince il “Catanza” e lo fa a spese della prima della classe (che festeggia la promozione, beata lei) recuperando il sesto posto e assicurandosi il diritto di giocare i benedetti play off. E allora vAmos e vAdA come vAdA.
di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

REGGIO EMILIA – Si ritorna al Mapei Stadium (che è pure “l’antro” della Reggiana) per affrontare la capolista e club ufficialmente promosso in serie A. Dall’alto degli 82 punti il “Sciasciuolo” (come lo pronunziano qui in Emilia) guarda il “Catanza” adagiato come un vecchio addormentato sulla collina alta 49 punti. Ma come li ha raggranellati Caserta? 19 sono frutto di altrettanti pareggi e gli altri 30 provengono dalla decina di vittorie. Balza agli occhi il “sette volte sette” che appare nella casella delle sconfitte. Fino al mese scorso erano conteggiabili nella media dello stesso Sassuolo o dello Spezia. Poi il tracollo della “maledetta primavera”. Pensare che alla prima d’andata (era il 18 agosto) il “Catanza” al Ceravolo resse benissimo l’impatto con la favorita. Andò per primo in gol il Sassuolo (38′ Mulattieri) e il pareggio fece capolino col gran tiro di Pontisso (53′) bilanciando l’andamento dell’incontro. Poi in pieno recupero il rigore fallito di Laurientè, consentì a Caserta di acquisire il primo punto e il primo pareggio. Onestamente i Giallorossi non meritavano di perdere e disputarono 90 minuti garibaldini e forieri di qualche peccato veniale… peccatucci finiti per ingigantirsi nel prosieguo di stagione… Dopo otto mesi le due squadre si ritrovano ben distanti. Una, quella emiliana ha centrato l’obiettivo e ritorna nell’Olimpo del Football, l’altra, quella calabrese – secondo chi la dirige – pure: la salvezza anticipata. Alle Aquile però è richiesto – da parte dei tifosi che non hanno mai smesso di incoraggiare e di seguirli in casa e in trasferta – lo sforzo finale per concedere l’ebrezza dei play-off e sognare la missione impossibile. 25 vittorie; 7 pareggi e 4 sconfitte. Il ruolino di marcia del Sassuolo ha ben poche ragioni per essere discutibile. Fa paura. Un rullo compressore che ha asfaltato gli avversari sotto una gragnuola di reti: 78 contro i 35 subiti. Ma chi è riuscito a far risultato con i Neroverdi dell’Emilia?. Impresa riuscita quattro volte nel corso della stagione. Per prima la Cremonese (1-4); poi il Pisa (3-1), quindi lo Spezia (2-1) il Palermo (5-3). Non a caso quattro club, uno, il Pisa anche lui fresco di promozione e le altre che si son battute ad armi pari col Catanzaro. Dunque il Sassuolo non è stato proprio del tutto invulnerabile…. Nelle prossime righe scopriremo come è andata finire l’ennesima prestazione della “Banda Caserta”.
PRIMO TEMPO – Il Catanzaro dimostra di non essere poi al di sotto della classe del Sassuolo. Una quantità immane di passaggi per la consueta costruzione del basso fruttano un possesso palla più che dignitoso. Belli gli spunti di Biasci, di Ilie, di Compagnon e dello stesso Iemmello. Lo “zar” fa quel che è in grado di gestire e in più lo si vede amministrare palloni che vola a recuperare persino a centrocampo. Grande generosità da parte del collettivo calabrese che corre, lotta, non dà mai per scontato nulla. A parte questo, c’é da ricordare che al calcio vince chi tira in porta e segna gol. AL momento non possiamo dire che questo sia stato il tema dominante per la formazione giallorossa.
E infatti a tirare in porta, a cercare di far risultato è solo il Sassuolo che con uno scatenato Berardi tenta più volte di scardinare la difesa delle Aquile. I neroverdi attendono le folate degli uomini di Caserta e in più occasioni reagiscono con veloci contropiedi – specialmente dopo i corner non proprio ben calciati, ai quali però Brighenti, Scognamillo e lo stesso Pigliacelli tamponano i pertugi che si aprono nelle rincorse al galoppo ora di Berardi, ora di Laurienté. Il Sassuolo spara alto e l’unica volta che riesce a metterla nel segmento che va da un palo all’altro, è super bravo Pigliacelli a deviare in corner la girata di Luca Lipani. Al 43′ è stata quella l’unica occasione che ha fatto tremare i polsi ai tifosi catanzaresi assiepati nella curva opposta a quella dei supporters locali. Insomma uno zero a zero e poche emozioni. Per la cronaca c’é da rilevare che al 41′ un presunto fallo di mano in area di Brighenti, non è ritenuto intenzionale dall’arbitro Perenzoni che lascia proseguire l’azione in attesa di eventuali segnali dal Var che però non ci saranno. Il tempo scorre così senza nessuna interruzione al punto che non ci sono neppure minuti di recupero. SI va negli spogliatoi con il risultato ad occhiali: 0 a 0.
SECONDO TEMPO – Si parte con un quarto d’ora di ritardo circa rispetto all’orario stabilito. per ragioni dovute alla Lega Calcio che ha chiesto venissero giocate tutte insieme le partite! Incredibilmente dopo che lo spezzatino settimanale è andato in onda per tutto l’arco del torneo. Se è il Sassuolo a insistere per cercare di conquistare l’ennesima vittoria e lo fa con gli spunti di Berardi, di Laurentiè e compagnia bella accade, come e perché può spiegarcelo solo il Dio Pallone che ad andare in vantaggio è il Catanzaro con il primo tiro in porta che è di Biasci. Raccontiamolo: Romagna sbaglia, Petriccione intercetta il pallone e lascia partire l’azione. Sugli sviluppi, i Giallorossi fanno girare palla da sinistra a destra. Compagnon scarica per Pontisso e Biasci stacca e colpisce di testa indisturbato e infila Satalino sul primo palo.
Il Sassuolo reagisce come una tarantola infuriata e riparte a testa bassa. Al 54′ Laurienté. Rientra e calcia col destro da fuori area: palla che sfiora il palo alla destra di Pigliacelli, ma lui come un gatto magico balza e devia quel tanto che basta. Al 56′ si rinnova il duello Laurienté-Pigliacelli che si rinnova. Botta dalla distanza del francese che incrocia bene ma il Giallorosso con un gran riflesso gli dice di no. Laurienté. Rientra e calcia col destro da fuori area: palla che sfiora il palo alla destra di Pigliacelli, con il portiere che tocca e devia quel tanto che basta. Pigliacelli ha il merito di aver reagito ad ogni assalto e tentativo dei neroverdi spegnendo le ipotesi di pareggi. Poi la partita si è incattivita. Il Sassuolo ha la festa a fine gara per ricevere la coppa di campioni della cadetteria ma evidentemente a raccogliere la quinta sconfitta stagionale non ci sta. Alcuni episodi dubbi fanno gridare allo scandalo gli uomini di mister Grosso che reclamano rigori in due occasioni. Perenzoni è irremovibile e ci vede bene e come lui anche i guardiani del Var e al di là delle proteste non si va oltre.
Caserta si gioca gli ultimi cambi. Rileva Biasci per Pittarello rinnovando l’ormai consueta staffetta, poi spedisce in campo Coulibaly, Antonini, Cassandro e Buso. Ritornano negli spogliatoi Quagliata, Pontisso e Ilie. Vengono accordati altri 5 minuti di recupero e in questi frangenti al secondo tiro in porta del venerdì il Catanzaro non lascia ma raddoppia con Bonini. Caserta esulta. Dagli altri campi: Il Cittadella vince sul Bari e il Palermo batte il Frosinone mentre la Juve Stabia perde in casa contro la Reggiana e la Cremonese fa un boccone dello Spezia; Pisa e Sud Tirol finisce 3 a 3..
CONCLUSIONI – Incredibile ma vero. La missione impossibile si è tramutata in una vittoria che arriva dopo quasi due mesi di delusioni. Vince il “Catanza” e lo fa a spese della prima della classe (che festeggia la promozione, beata lei) recuperando il sesto posto e assicurandosi il diritto di giocare i benedetti play off. E allora vAmos e vAdA come vAdA.
Giallorossamente vostro,
Riccardo Colao



IL TABELLINO di SASSUOLO – CATANZARO O – 2
MARCATORI: 52′ Biasci, Bonini 90’+1
SASSUOLO (4-3-3): Satalino; Missori, Romagna, Muharemovic, Doig; Lipani, Obiang (59′ Volpato), Ghion (71′ Boloca), Berardi (86′ Verdi), Skjellerup (71′ Mulattieri), Laurienté (71′ Pierini). In panchina: Moldovan, Pieragnolo, Paz, Lovato, Moro, Odenthal, Iannoni. Allenatore: Fabio Grosso
CATANZARO: Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Compagnon (66′ Cassandro), Ilie (90′ Buso), Petriccione, Pontisso (66′ Coulibaly), Quagliata (90′ Antonini); Iemmello, Biasci. In panchina: Gelmi, Borrelli, La Mantia, Seck, Maiolo, D’Alessandro, Corradi, Pittarello. Allenatore: Fabio Caserta
NOTE: AMMONITI: Laurienté (S); Pontisso (C) – Grande rappresentanza sugli spalti dei tifosi giallorossi che hanno sostenuto, incoraggiato e cantato per tutta la durata dei 95 minuti di gioco effettivo. Sono 7.203 gli spettatori oggi allo stadio, di cui 811 ospiti, per un incasso totale di 33.428 euro. Inizio di secondo tempo ritardato per la contemporaneità su tutti i campi.
DIREZIONE ARBITRALE: Daniele Perenzoni (nell’immagine sottostante) della sezione Aia di Rovereto; Assistenti Mattia Scarpa di Reggio Emilia e Giuseppe Di Giacinto di Teramo. IV Ufficiale: Edoardo Mazzoni di Prato. Al VAR Marco Serra di Torino Avar Oreste Muto di Torre Annunziata.




(Foto Area US Catanzaro)
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