Thursday, May 22, 2025
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Calcio – Serie B – IL PALERMO BATTE LA CAPOLISTA SASSUOLO CON LA TRIPLETTA DI POHJANPALO

Lo Stadio è una bolgia, il tifo è una santabarbara, cinquantamila occhi stupiti e innamorati non si staccano un solo istante dagli undici rosanero in campo e, soprattutto, dal biondo vichingo, arrivato da meno di tre mesi già sul punto di diventare il capocannoniere del Palermo


di Benvenuto Caminiti da Palermo per il Quotidiano l’Italiano)

PALERMO – Uno strepitoso Pohjanpalo  – tre gol, e un quarto negatogli da una deviazione “invisibile” di Toljan – prende per mano il Palermo e lo trascina ad un successo roboante contro il Sassuolo, che ormai ha un piede e mezzo in serie A, e si vede dall’approccio  che riserva alla partita, che definire disinvolto è un eufemismo:  di fatto, passeggia in campo e agevola la voglia matta del Palermo di inanellare una serie di vittorie  che, in vista dei playoff, lo possano portare più in alto possibile in classifica.

Dionisi conferma la  squadra che sette giorni fa, al di là del risicato punteggio finale, ha maramaldeggiato contro la Salernitana.

Lo Stadio, con i suoi venticiquemila spettatori, sembra tornato ai suoi tempi più belli, quando il Barbera era un inespugnabile fortino e il Palermo dettava legge, qualunque fosse l’avversario.

L’atmosfera, che si respira d’intorno è emozionate, i giocatori rosanero indossano le maglie

dedicate a Sara, la ragazza di Misilmeri, ennesima vittima di femminicidio, per mano di un suo compagno di corso universitario .

Poi, a sorpresa, entrano in campo otto trombettisti e due tambutini (sono I Kimonia Stree Band) per intonare l’inno ufficiale del Palermo, così che il clima cambia radicalmente e diventa gioioso, com’è giusto che sia prima di un evento ludico, qual è pur sempre una partita di calcio. Che inizia con il Palermo a spron battuto, che non trova davanti ostacoli di sorta, sembra perfino che i giocatori neroverdi di mister Grosso, stiano lì per un allenamento sciglimuscoli e non per una partita di campionato.

E così, già all’17’, il Palermo passa in vantaggio: su un affondo del duo Brunori-Lund, Romagna mette in angolo. Che Blin batte, alto e forte; il pallone sembra diretto verso il secondo palo, ma non ci arriva, perché, prima, si avventa, con uno stacco perentorio, Pohjanpalo, che di testa trafigge imparabilmente Moldovan.

Ora il Sassuolo si scuote?… Nient’affatto. E’ il Palermo che aggredisce ancor di più l’avversario , soprattutto con i cross dalle fasce..

E così, al 25’, Segre – un Segre, ritrovato dopo un lungo periodo grigio –  svelle (letteralmente) il pallone dai piedi del celebrato Berardi (apparso ancora in grave ritardo atletico) e si lancia lungo l’out di destra. Giunto sul fondo, crossa al centro  a filo d’erba: qui si accende una mischia furibonda con Pohianpalo che di fisico sfonda il muro dei difensori neroverdi e tira a colpo sicuro. Sembra gol, ma sulla linea Toljan tocca il pallone  ma non abbastanza per non  finire in fondo al sacco.    

Il doppio vantaggio rosanero infiamma ancor di più uno Stadio, già pazzo d’amore per questo Palermo che sembra trasfigurato, perché questo è l’effetto che hanno avuto nel suo gioco gli innesti di gennaio: Audero e Magnani, in difesa e Pohjanpalo in attacco.

Il resto lo hanno fatto “quelli che c’erano già prima”, a cominciare da Gomes per finre con Blin: l’uno perché, in precedenza,  misteriosamente relegato troppo spesso in panchina e l’altro, reduce da un lungo infortunio, dal quale è riemerso più forte  di prima.

Lo Stadio è una bolgia, il tifo è una santabarbara, cinquantamila occhi stupiti e innamorati non si staccano un solo istante dagli undici rosanero in campo e, soprattutto, dal biondo vichingo, arrivato da meno di tre mesi già sul punto di diventare il capocannoniere del Palermo. Per la precisione, al 45’, appaia il capitano col suo secondo gol di giornata  e settimo da neo rosanero (azione volante Pierozzi-Segre-Gomes, fermata in corner da Lovato: batte come tutti gli altri angoli, Blin;  mischia, batti e ribatti, Pohjanpalo che stende di forza gli avversari come birilli; tira una prima volta, corto rinvio sulla linea, ma lui, il finnico,  da terra, la spinge in fondo al sacco.

E’ il 3-0 sulla capolista, ed è festa grande sugli spalti con cori ed inni e sventolii di bandiere che fanno tanto bene al cuore di chi scrive.

Durante l’intervallo, ci si guarda stralunati:  dunque il Palermo, settimo in classifica, sta strapazzando di gol il Sassuolo, che è praticamente già in serie A….

… E’ un sogno, o che altro?

No, non è un sogno:  è il calcio, cioè quello sport di squadra che si gioca prevalentemente coi piedi ma nel quale la testa conta se non di più almeno quanto  i piedi.

Infatti, due minuti prima della terna arbitrale rientrano sul rettangolo verde, com’avessero fretta, gli undici ragazzi di Grosso: s’intuisce che, negli splogliatoi, l’allenatore abbia fatto la voce grossa (“Non siamo qui in gita premio! – per quel che lo conosciamo, avrà urlato l’allenatore neroverde – Adesso entrate in campo e dimostrate di valere il primato in classifica, sennò…”) .

E il secondo tempo diventa un’altra partita: quella tra un leone ferito a morte e una tigre che non  ha nessuna voglia di rimetter dentro gli artigli. Infatti, già al 7’ della ripresa, Pohjanpalo ricambia l’assist ricevuto a fine primo da Segre, svaria sulla fascia e, giunto sul fondo, crossa bassp e teso: l’ex Toro irrompe e sigla il 4-0 per il Palermo, con tutto lo Stadio in piedi a ritmare a gran voce:  “Ja-co-po… Ja-co- po”.

Sembra finita e, invece, come già detto, sta per cominciare un’altra partita, e questa ha per protagonista anche il Sassuolo, che esce dal letargo e dimostra al colto e all’inclita perché sta lassù in cima alla classifica a guardare dall’alto tutto il resto della “comitiva”

In due minuti segna due volte, ed entrambe con i cambi effettuati a inizio ripresa; prima Pierini, con un tirio a giro dei suoi dal vertice dell’area piccolas, poi Moro, di piatto destro , su cross radente di Boloca. E, così, in un baleno, il Sassuolo dimezza le distanze e semnra seriamnente intenzionato almeno a pareggiare I conti…

… Solo che il Palermo – che, nel frattempo, ha dentro Verre e Ranocchia, rispetttivamente per Segre e Blin –  lì davanti, ha un drago lanciafiamme, guai a stuzzicarlo, ti brucia vivo. Infatti, all’81’, su incursione di Pierozzi messa in angolo, batte Ranocchia, traiettoria alta  a rientrare: si erge su tutte, la bionda testa di Pohjanpalo, che riporta a + 3 il vantaggio del Palermo…E un.lungo sospiro di sollievo attraversa da un capo all’altro tutto lo Stadio.

Tre gol di vantaggio ad una decina di minuti dovrebbero tranquillizzare anche il tifoso più tremebondo, ma non è così se in ballo c’è il Palermo, capace, nel recente passato, di pareggiare e perfino perdere partite che sembravano già vinte.

Paura strisciante che aumenta quando due minuti dopo, all’83’,  su mischia segna Objang, quello dell’autogl del primo tempo.  Ora sì che i brividi vengono davvero , anche perché l’arbitro concede ben 5 minuti di recupero,. Che i venticinquemnilòa vivono in apnea da stress emotivo (leggi panico)…

Il boato che accoglie il trtiplice fischio dell’arbitro squassa le vecchie mura del Barbera: lo Stadio è tutto in piedi, ebbro d’amore  per tutti e Pohjanpalo in particolare. Che, col pallone sottobraccio, si avvicina fin sotto la Curva Nord  e quasi si inchina. Ha gli occhi rivolti in alto e lì rimane per qualche minuto: si vede che vuole ubriacarsi di un tifo che non hai mai assaporatoaltrove, Neanche a Venezia, dove’era puri diventato un idolo…

…  Solo che esserlo a Venezia è una cosa, esserlo qui, nella torrida Palermo rosanero, è un’altra cosa.

Avanti tutta, Palermo, adesso! 

Venerdì, ore 20.30, c’è l’ avversario diretto per  play off , il Bari,  al San Nicola, e lì proprio non si deve perdere.  

BENVENUTO CAMINITI

IL TABELLINO DELL’INCONTRO: PALERMO – SASSUOLO 1 – 2

IL TABELLINO

PALERMO (3-4-2-1): Audero; Baniya, Magnani, Ceccaroni (68’ Di Mariano); Pierozzi (89’ Vasic), Blin (78’ Verre), Gomes, Lund; Segre (78’ Ranocchia), Brunori (89’ Diakitè); Pohjanpalo. A disposizione: Desplanches, Sirigu, Insigne, Henry, Le Douaron, Buttaro. Allenatore: Dionisi.

SASSUOLO (4-2-3-1): Moldovan; Toljan, Romagna, Lovato (82’ Muharemovic), Doig; Boloca, Ghion (62’ Moro); Berardi, Volpato (46’ Pierini), Laurienté (62’ Obiang); Mulattieri (46’ Lipani). A disposizione: Satalino, Pieragnolo, Paz, Odenthal, Bonifazi, Iannoni, Verdi. Allenatore: Grosso.

Arbitro: Maresca (Napoli).

Reti: 18’ Pohjanpalo, 25’ Toljan aut, 45’ Pohjanpalo, 73’ Pierini, 74’ Moro, 81’ Pohjanpalo, 83’ Obiang.

Ammoniti: 15’ Laurientè, 48’ Magnani, , 60’ Toljan, 75’ Segre.

Spettatori: 23.712 (13.680 abbonati, 9.492 biglietti venduti).

Pohjanpalo: tris al Barbera
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Pohjanpalo ancora una volta determinante per la vittoria dei rosanero

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