Calcio – Serie B – La Cremonese, nei minuti di recupero, “Stroppa” pure il Palermo!
Clamoroso al Barbera. Accade tutto nella ripresa. I “lumbard” ribaltano il 2 a 0 e vincono per 3 a 2 con una rete di scarto!
di Benvenuto Caminiti da Palermo per il Quotidiano l’Italiano)

PALERMO – Incredibile ma vero: a venti minuti dalla fine il Palermo vinceva 2-0 : al 55’, gol fantastico di Gomes (il migliore in campo), che sfrutta un rimpallo di Bianchetti su takle di Pohjanpalo, e fulmina Fulignati di destro con un diagonale a pelo d’erba, che s’infila giusto nell’angolino.
Boato dello Stadio ( 23 mila le presenze sugli spalti) e folla in delirio: quello del francesino era il primo vero tiro del Palermo, per tutto il primo rtempo, non dico in balia ma in soggezione davanti a una Cremonese , assoluta padrona del campo, che , però, com’è nel suo stile, fa accademia, bada più all’estetica che alla sostanza. Insomma, palleggia come e quando vuole, esercita un possesso palla dominante e tuttavia, al momento di concludere, non ci mette la cattiveria neccessaria, così che un buon portiere qual è Audero sbriga le sue faccende senza neanche doversi spremere troppo.
Il secondo gol rosanero arriva un quarto d’ora o poco più dopo (72’) ed è una bella azione, innervata da una ripartenza dello statuario Magnani, che arresta un’avanzata cremonese, e parte dritto come un treno fin sulla trequarti lombarda. Quivi giunto, smista a Verre che di prima effettua un filtrante verticale per il veloce e guizzante Di Francesco, sul quale, in disperata scivolata, irrompe Castagnetti, che lo stende ad un passo da Fulignati. Rigore netto, che il mediocre Collu di Cagliari assegna senza indugi.
Solita manfrina di proteste dei giocatori della Cremonese, mentre Brunori è già pronto, pallone sotto il braccio, sul dischetto.
A questo punto , Stroppa, con un colpo di genio dei suoi, agitando alte entrambe le braccia come un naufrago in mezzo al mare in tempesta, richiama l’attenzione dell’arbitro perché vuol fare un cambio (Valoti per Vandeputte) e, udite udite, l’ineffabile fischietto di Cagliari blocca Brunori, già pronto a calciare il penalty, suscitando, così, le proteste dei giocatori rosanero e l’ira dei ventitremila sugli spalti.
Mai visto prima nulla del genere.
E finalmente, il capitano batte, destro a filo d’erba, Fulignati intuisce ma non ci arriva.
Lo stadio è tutto uno sventolio di bandiere. La folla del Barbera è in festa, com’è giusto (e umano) che sia, con la sua squadra in vantaggio di due gol a meno di venti minuti dalla fine. Non la sfiora nemmeno il sospetto che quel doppio vantaggio il Palermo l’ha ottenuto ben oltre i suoi meriti e con le sole due vere azioni d’attacco. Ma cosa volete che conti tutto ciò per un tifoso? Se la sua squadra vince, il come e il perché non hanno alcuna importanza.
Non può essere così per chi scrive e ha il dovere di raccontare la partita non con gli occhi (e i tremori del suo cuore di tifoso) ma con quelli del giornalista, che devono essere lo specchio fedele dei fatti cui assiste.
E i fatti cui assiste dicono inconfutabilmente che la partita l’ha fatta, sin dal primo minuto, la Cremonese e che il Palermo se n’è rimasto nella sua metà campo badando essenzialmente a limitare i danni.
Sul 2-0 per il Palermo, ahimè, è cominciata un’altra partita dall’andamento del tutto contrario a quello sperato dai tifosi rosanero.
74’, al primo affondo, un cross dalla fascia destra, che spiove sulla fascia opposta, trova incredibilmente solo a due passi da Audero, Azzi, che al volo mette dentro il 2-1, che gela di colpo tutto il fuoco della Curva Nord, cuore pulsante del tifo rosanero.
Ed è a questo punto che Dionisi opera un triplo cambio: Vasic, Segre e Ranoccchia per, rispettivamente, Ceccaroni, Gomes e Verre e, subito, parte dagli spalti un’assordante bordata di fischi, perché, in pratica, il Palermo diventa un altro Palermo. E’ se è vero che Ceccaroni e Verre erano stati ammoniti, togliere Gomes, autore del primo gol e di una prova sontuosa, è stato come togliere la bombola dell’ossigeno a chi ha seri problemi respiratori. Gomes era stato – così come a Genova contro la Samp – l’anima del centrocampo rosanero: mediano, mezzala, insomma tuttocampista e, ieri autore del magnifico gol dell’1-0. Sostituirlo con Segre è sembrato quasi una mossa autolesionistica e, comunque, ha “dettato” un messaggio di prudenza eccessiva, se non di paura. Così che la Cremonese, che è una grande squadra ed è guidata da un allenatore, che viene dalla scuola di Zeman e, perciò, predilige il gioco giocato, cioè vincere facendo un gol più dell’avversario, ha messo da parte accademia ed estetica, e le ha sostituite con corsa, rabbia e cattiveria. E, se nel primo tempo faceva essenzialmente possesso palla, ora attacca di brutto, picchia di conseguenza e affonda i colpi. Il tutto , mentre il tremebondo Palermo si chiude sempre di più e subisce passivamente,
Davanti ai sessantaseimila occhi sgranati di paura, sgomento e stupore dei tifosi rosanero, la Cremonese fore e ribalda di mister Stroppa prima pareggia col neo entrato Valoti (quello messo in campo mentre Brunori aspettava di battere il rigore) e poi, all’ultimo istante dei sei mimnuti di recupero, sorpassa i rosa e si prende i tre punti con un altro subentrato: Collocolo.
Come dire che , col calcio di oggi che si gioca a sedici e non più a tredici possibili interpreti in campo, sono spesso i cambi a fare la differenza.
Quelli di Dionisi – e ahinoi, come già accaduto in precedenza – si sono rivelati sbagliati nella misura in cui quelli di Stroppa, invece, un toccasana.
I fischi di tutto lo stadio e, ancor di più, i rabbiosi cori: “ Vattene via, Dionisi… Vattene via ! hanno lacerato l’aria e riempito il cuore di chi scrive di una tristezza senza fine.
Spiace doverlo sottolineare ma il tempo di Dionisi era già scaduto quando venne esonerato il direttore sportivo: Non si può indugiare oltre se davvero si vuole almeno arrivare ai playoff: con la sospensione del campionato per la Nazionale, c’è tutto il tempo necessario per provvedere di conseguenza.
BENVENUTO CAMINITI
IL TABELLINO DELL’INCONTRO: PALERMO – CREMONESE 2 – 3
IL TABELLINO
PALERMO (3-4-2-1): Audero; Baniya, Magnani, Ceccaroni (78’ Vasic); Diakité (91’Lund), Blin, Gomes (78’ Segre), Di Francesco; Verre (78’ Ranocchia), Brunori (91’ Le Douaron); Pohjanpalo. A disposizione: Desplanches, Di Bartolo, Insigne, Henry, Buttaro. Allenatore: Dionisi.
CREMONESE (3-4-2-1): Fulignati; Ceccherini (86’ Antov), Ravanelli, Bianchetti; Barbieri (78’ Zanimacchia), Pickel, Castagnetti (85’ Collocolo), Azzi; Johnsen, Vandeputte (72’ Valoti); De Luca (72’ Nasti).A disposizione: Drago, Tannander, Gelli, Moretti, Folino, Bonazzoli. Allenatore: Stroppa.
Arbitro: Collu (Cagliari).
Reti: 55’ Gomes, 72’ Brunori, 74’ Azzi, 86’ Valoti, 96’ Collocolo,
Ammoniti: 6’ Ceccaroni, 28’ Azzi, 53’ Brunori, 70’ Pickel, 73’ Verre, 78’ Diakitè, 81’ Vasic.




Pohjanpalo
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