Friday, March 14, 2025
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Calcio – Serie B – Palermo – Catanzaro: I Giallorossi brindano a Barbera e Champagne

Anche questa volta il Catanzaro si è dimostrato “bestia nera” per i peloritani che non vincono dal 1986! Anche oggi 15 dicembre mister Caserta è riuscito a farsi baciare dalla Dea Nike, quella della vittoria e ad esultare e quindi a sorridere …La scorsa settimana gli avevamo augurato che la vittoria contro il Brescia potesse essere la prima di una lunga serie… Se continuasse così, altro che permanenza anticipata!


di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

PALERMO – Quant’é bello il “Barbera”. Quant’é bella Palermo anche sotto il cielo plumbeo odierno. Poche nuvole rosa come direbbe il collega Benvenuto Caminiti, prevalenza del grigio. Non è stato il “Barbera” di sempre quello che ha ospitato il big match tra le squadre ufficiali delle due città più rappresentative del “Regno del Sud”. La crisi rosanero ha tenuto lontano molti dei sostenitori. Pensare che uno stadio come quello palermitano, (modificato nel corso degli anni, dall’epoca in cui venne progettato dall’arch. Giovan Battista Santangelo nel 1932 sino al restyling per il Mondiale del 1990) può ospitare poco più di 36.000 spettatori, ne ha conteggiati meno di ottomila…. Non è un dettaglio da poco. Tuttavia hanno avuto torto gli assenti. Tra supporters rosanero e giallorossi sugli spalti, ma ancor di più tra quelli in campo, si è svolta una sfida che resterà per sempre negli annali del campionato di calcio di serie B (o BKT come impone la legge un po’ “stronsor” degli sponsor).

Già ancor prima di iniziare – come ormai capita al Catanzaro – la CAN ha sostituito il direttore di gara. Per la partita valevole la 17° Giornata di Campionato l’arbitro Federico Dionisi, inizialmente designato, è stato richiamato e al suo posto, dalla sezione di Torre del Greco, è stato inviato Ruben Alberto Arena. Un solo precedente col Catanzaro (quello contro l’Empoli in Coppa Italia perso per per 4 a 1). Novità assoluta per il Palermo essendo quella appena conclusa la prima diretta. Quattro le gare disputate ieri: Reggiana-Modena 0-1; Frosinone-Sassuolo 1-2; Cesena-Cosenza 2-1; Sudtirol – Mantova 2-2. Il “Catanza” resta piazzato al 9° posto in classifica e il Palermo lo anticipa di un solo punto. Tutto ciò prima delle ostilità E allora non ci resta che entrare nel dettaglio narrando quanto si è verificato nel corso dei novanta minuti regolamentari più il recupero.

PRIMO TEMPO“Giocare al ‘Barbera’ non è facile per nessuno avversario, – aveva messo le mani avanti Caserta per poi aggiungere il chiarimento – ha un pubblico come quello catanzarese che spinge per novanta minuti, ma questo genere di sfide ci esalta…”. Di tifosi palermitani al Barbera non ve n’erano in quantità tale da infastidire nessuno ma quelli che c’erano dopo essersela presa con la dirigenza e qualche altro non precisato bersaglio, al pareggio di Nikolau (al 32′: calcio d’angolo dalla destra di Ranocchia, spizzata di Le Duaron col greco che da due passi, insacca di testa). si sono concentrati per spingere la loro squadra del cuore. Quelli catanzaresi – invece – si erano spellati le mani alla marcatura di Biasci pervenuta in apertura: quando dopo un prolungato assalto, col portiere Desplanches che respinge ben ben due conclusioni prima del cross di Cassandro è Biasci – in finale – a ricevere, arpionando di destro, girando in rete al volo.

Una volta in vantaggio il Catanzaro si difende bene e reagisce in contropiede tutte le volte che ci riesce. Potrebbe addirittura raddoppiare con Biasci al 30’…poi per la legge mai scritta che a gol mancato perviene il gol segnato, due minuti più tardi, il Palermo ripristina il risultato di parità come su descritto.

Colpa del Catanzaro o merito del Palermo? Sicuramente la motivazione non può che riferirsi ad un incontro dove le specie di Aquile (quelle rosanero e quelle giallorosse) hanno osato volare così in alto da offrire emozioni e spettacolo nonostante l’inclemenza del tempo atmosferico. Il grigiore delle nuvole è stato spazzato da impertinenti raggi solari; quindi caso strano, ha iniziato a piovere fitto e le gocce si sono tramutate in cristalli di grandine. Il manto del Barbera ha smaltito la sbornia di Giove Pluvio e i calciatori non ne hanno risentito potendo continuare a disputare la gara basata sull’agonismo e la bellezza di passaggi rapidi quanto lesti capovolgimenti di fronte. Recuperati 3 minuti il signor Alberto Ruben Arena ha indicato la via degli spogliatoi per il consueto riposo e generose razioni di phon al termine della prima fase di gioco.

SECONDO TEMPO Quello che scende in campo nella ripresa non è proprio lo stesso “Catanza” dei primi 45′ di gioco. Se ne rende conto il Palermo che assalta il fortino eretto da Caserta con lo schema del 3 5 2. L’assalto delle aquile rosanero è di quelli che fanno tremare vene e polsi ai tifosi catanzaresi. Ma nonostante la pressione i Giallorossi riescono a contenere la furia dei gladiatori palermitani. Il dio minore Dionisi (che sta passando momenti non proprio positivi) decide di schierare due glorie locali: Brunori e Insigne. Dalla curva piovono applausi e incoraggiamenti ai nuovi subentrati mentre una bordata di fischi saluta chi esce: Le Douaron ed Henry. Ci si attende che il bunker catanzarese possa cedere ma pur rendendosi pericoloso il Palermo non riesce a concretizzare le tantissime occasioni create su movimento corale. Pigliacelli para tutto e si erge – come al solito – a mo’ di saracinesca. Poi mentre la gara pare avviarsi sulla via dell’equa spartizione di punti Pompetti (82′) pesca il tiro della domenica e fredda Desplanches con potenza spettacolare. Assistiamo alla conclusione di Compagnon respinta da Nedelcearu che si trasforma nell’assist per Pompetti. Lui dal limite dell’area, piazza il mancino alle spalle dell’esterrefatto e immobile difensore. Mancano otto minuti alla fine più un lungo recupero. Il Catanzaro mantiene la calma ed amministra il vantaggio.

Il Palermo chiude tra i fischi prolungati della tifoseria delusa e bagnata, Incassa la seconda sconfitta consecutiva mentre il Catanzaro stacca l’assegno valevole la vittoria bis. Vola in “zona play off” mentre la formazione di Dionisi finisce addirittura al di là, nel limbo di chi non lotta per non retrocedere ma neppure per la promozione. In attesa del risultato della Juve Stabia, la formazione di Caserta (che questa volta è giusto riconoscerlo) non ha sbagliato nulla, si porta al momento al settimo posto a quota 23 punti. Il Catanzaro saluta i seicento supertifosi che si sono sgolati (ma che hanno pur goduto e brindato a…Barbera e Champagne) sotto la pioggia e la grandine e il vento. Li ritroverà tra le mura amiche quando ospiterà la corazzata Spezia al Ceravolo. Ma questa è la storia che racconteremo tra sette giorni.

Considerazioni finali. Anche questa volta il Catanzaro si è dimostrato “bestia nera” per i peloritani che non vincono dal 1986! Anche oggi 15 dicembre mister Caserta è riuscito a farsi baciare dalla Dea Nike, quella della vittoria e ad esultare e quindi a sorridere …La scorsa settimana gli avevamo augurato che la vittoria contro il Brescia potesse essere la prima di una lunga serie… Se continuasse così, altro che permanenza anticipata!

Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

Iemmello
i numeri di maglia attribuiti ai primi calciatori della rosa al servizio di mr. Caserta
I protagonisti al fischio d’inizio

IL TABELLINO DELL’INCONTRO: PALERMO – CATANZARO 1 – 2

MARCATORI: 3′ BIASCI (Cz), 32′ Nikolaou (Pa), 83′ POMPETTI (Cz)

PALERMO FC (4-3-3): Desplanches; Nedelcearu, Nikolaou (79′ Baniya), Ceccaroni, Lund; Ranocchia (79′ Gomes), Segre, Di Mariano; Di Francesco (88′ Verre), Henry (68′ Brunori), Le Douaron (68′ Insigne). All.: Dionisi

US CATANZARO 1929 (3-5-2): Pigliacelli; Cassandro, Scognamillo, Bonini; Compagnon (88′ Pittarello), Pompetti, Petriccione, Pontisso (75′ Koutsoupias), Ceresoli; Iemmello (88′ Šitum), Biasci (75′ Buso). All.: Caserta

ARBITRO dell’incontro: ARENA; ASSISTENTI: LOMBARDO – BELSANTI; IV UFFICIALE: NIGRO; VAR: BARONI; AVAR: DI VUOLO

NOTE: pioviggine e schiarite, circa 13 gradi; terreno in erba naturale;

SPETTATORI: 8000 circa. 600 tifosi giallorossi presenti sugli spalti

AMMONITI: 42′ Ranocchia (Pa), 45+3 Ceresoli (Cz), 86′ Segre (Pa), 96′ Verre (Pa) ESPULSI; CORNER: 6-3 – rec. 3′ p.t.; 5′ s.t.

ARBITRO: Alberto Ruben Arena (Torre del Greco); assistenti Fabrizio Lombardo e Marco Belsanti, IV uomo: Mattia Nigro. VAR   Niccolò Baroni. AVAR Rodolfo Di Vuolo.  – Il sig. Arena ha diretto per la prima volta un match ove è presente il Palermo. Col Catanzaro un solo precedente: Gara di Coppa Italia edizione 2024-25 disputata contro l’Empoli e persa 4 a 1.

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