Calcio – Serie B. Palermo “champagne” ubriaca il Modena al Barbera!
Una partita folle, quella di ieri, al Barbera, che presentava una cornice degna delle migliori occasioni: quasi ventritremila spettatori, una Curva Nord strepitosa come sempre, che non ha smesso un solo istante di incitare i propri giocatori e che dopo l’1-2 dei canarini di Tesser (alla mezzora, dopo il provviosorio pareggio rosa di Tutino, al 25’), ha aumentato – se possibile – i decibel del coro: “Noi-Vo-glia-mo- Que-sta Vit-to-ria!”.
di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano
di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano
PALERMO – La giovane collega, inviata di un giornale di Modena, mi guarda imbarazzata e sorride quel tanto per farmi capire che quasi quasi le dispiace che, già al 3’ di gioco, Strizzolo, lanciato magistralmente da Tremolada, si trova a tu per tu con Pigliacelli e lo batte con uno “scavetto” d’esterno destro.
La stessa giovane collega modenese al 79’ mi guarda perplessa e sono allora io che le sorrido quel tanto che basta per farle capire che quasi quasi mi dispiace: vista però la sua faccia triste, aggiungo: “Questo è il calcio, ovvero il gioco più amato al mondo… E sai perché?… Perchè non puoi mai dire, prima che la partita finisca, cosa succederà”.
Vido aveva appena segnato su rigore il gol del 5-2 del Palermo che, nella ripresa aveva ribaltato l’1-2 del primo tempo, nel corso del quale il Modena aveva impartito ai rosanero di Lanna (sostituto in panchina dello squalificato Corini) una severa lezione di calcio, all’italianA sì, ma in versione moderna, ovvero difesa alta e contropiede rapido e letale.
Una partita folle, quella di ieri, al Barbera, che presentava una cornice degna delle migliori occasioni: quasi ventritremila spettatori, una Curva Nord strepitosa come sempre, che non ha smesso un solo istante di incitare i propri giocatori e che dopo l’1-2 dei canarini di Tesser (alla mezzora, dopo il provviosorio pareggio rosa di Tutino, al 25’), ha aumentato – se possibile – i decibel del coro: “Noi-Vo-glia-mo- Que-sta Vit-to-ria!”.
Questo per dire che quando si scrive che gli spalti del Barbera possono diventare il dodicesiomo uomo in campo non è un luogo comune, ma la semplice contatazione della smisurata passione dei tifosi rosanero.
Il Barbera è come una conca, dentro la quale, brilla e sfavilla una perla, e questa perla è l’amore sconfinato dei tifosi per la maglia rosanero.
Ma dicevamo della partita e della sua follia: il Palermo parte ancora una volta ad handicap, subendo, come già detto, al 3’ minuto di gioco, il gol di Strizzolo, che è come una frustata, che avrebbe potuto gelare a squadra e pubblico. Ma, siccome non è una novità, anzi è un “vizio” della squadra di Corini, pur tremando tutti, in campo e sugli spalti, ci siam detti: “Beh, è già capitato a Perugia e a Cittadella, ci vuol altro per stenderci al tappeto!“.
E infatti, il Palermo reagsice rabbioso e pareggia con Tutino, ma resta “allegro” dalla cintola in giù, così che il Modena, giostrando sempre sulle stesse linee di gioco, ripassa in vantaggio ancora con Strizzolo, ancora su iniziativa di Tremolada, che si era appena “bevuto” in dribbling il giovane Aurelio, crossando col contagiri al centro, là dove Nedelceauro fa la statua e il canarino schiacia imparabilmente nell’angolino alla destra di Pigliacelli.
Finisce così il primo tempo e un istante di silenzio glaciale accompagna il Palermo avvviato verso gli spogliatoi. Ma solo per un nano zecondo perché, prima di imboccare la buca del tunnel, il Barbera riesplode dell’urlo immane di tutto lo Stadio.
Come un segnale: la Curva, cuore pulsante del tifo rosanero, si ribella a quell’ 1-2 del Modena e urla di rabbia la sua protesta. Come volesse dire ai giocatori: “Ditevi quel che dovete per tornare in campo caricati a mille perché noi VO-GLIA-MO QUE-STA-VIT-TO-RIA!”.
E infatti, appena tornato in campo, già alla prima azione, il Palermo pareggia: Saric interrompe un disimpegno canarino sulla tre quarti e lancia sulla fascia l’arrembante capitan (vista l’assenza di Brunori) Valente, che crossa al centro un pallone alto forte sul secondo palo. Qui si fa trovare, in superba elevazione, Soleri che di testa caccia in rete il pallone del 2-2… E lo stadio, tutto intero, è una bolgia, una santabarbara di canti e cori che fa tremare le vecchie mura dell’impianto.
Dopo quel 2-2 si assiste ad un’altra partita, stavolta a ruoli invertiti: il Palermo che attacca gagliardamente, uomo contro uomo e il Modena che tenta invano di reagire ma la sua smania di tornare in vantaggio lo espone agli affondo del Palermo. E, infatti, al 10’, Verre, agile di mente e di piede, s’infila in un pasticcio della difesa modenese (portiere che non esce e centrale che non chiude) , scavalca Gagno con un pallonetto e con un tocco d’esterno sinistro appoggia in rete il pallone del 3-2.
La botta è come un colpo di maglio per i ragazzi di Tesser, presi d’infilata ogni volta che il Palermo (che nel fratttempo sostituisce Saric con Segre (70’) e e poi (74’) Verre e Tutino con Damiani e Vido , per un finale a tutto gas.
Il 4-2 , tre minuti dopo, nasce dall’ennesimo takle da Saric (oscuro ma utile il suo lavoro di (ri)cucitura in mezzo la cempo) che libera nella corsa sulla corsia di destra Tutino, che arrriva sul fondo e crossa stupendamente per Aurelio, che di testa batte Gagno: gol bello e spettacolare per il veloce uno-due Saric-Tutino e la prepotente incursione aerea dell’ex Pontedera.
Il 5-2, classica ciliegina sulla torta, arriva a dieci minuti della fine, grazie ai due neo entrati Segre e Vido. Segre ruba palla nella sua metà campo e parte come un razzo con la sua falcata de meffondista veloce. Giunto ai sedici metri smista all’accorrente Vido, che entra in area ma mentre sta lcalciando viene falciato da Ponsi. Rigore netto.
Designato come terzo rigorista (in mancanza di Brunori e Di Mariano) c’è Soleri che, però – come spiegherà poi in conferenza stampa – cede il compito di calciare a Vido: “Se lo meritava lui, che ha fatto tanta panchina ma si è sempre allenato alla grande!” .
L’ex Cittadella e Atalanta trasforma con un secco destro, a portiere spiazzato.
“Soleri lavora tanto per la squadra – spiega a fine partita Lanna – e oggi ha segnato il suo primo gol non da subentrato… Cedere il rigore al suo compagno, fra tutti quelli che ha fattto, è il suo gol più bello…. Un gesto di altruismo, che la dice lunga sull’afffiatamento e l’amicizia che cementa questa scquadra”.
Benvenuto Caminiti
IL TABELLINO
PALERMO (3-5-2): Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu (86′ Buttaro), Graves; Valente (86′ Broh), Verre (74′ Damiani), Gomes, Saric (70′ Segre), Aurelio; Tutino (74′ Vido), Soleri. A disp.: Massolo, Grotta, Lancini, Masciangelo, Di Mariano, Di Mitri. All. Lanna (Corini squalificato).
MODENA (4-3-1-2):Gagno; Oukhadda, Silvestri, Pergreffi (90′ De Maio), Ponsi (80′ Renzetti); Magnino, Gerli, Armellino (66′ Duca); Tremolada (66′ Giovannini); Falcinelli (80′ Mosti), Strizzolo. A disp.: Seculin, Coppolaro, Mosti, Panada, Mordini. All. Tesser.
ARBITRO: Minelli di Varese (Tolfo-Affatato).
MARCATORI: 4′, 30′ Strizzolo, 25′ Tutino, 47′ Soleri, 56′ Verre, 59′ Aurelio, 79′ rig. Vido
NOTE: Ammoniti: Saric, Mateju (P), Strizzolo (M)
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