Calcio Serie B – Per Alessandro: “Il Catanzaro va in finale, domando, la Cremonese se allo “Zini” applicherà la strategia del s.t. al “Ceravolo”
“Con il cambio strategia di gioco dopo il gol segnato da Biasci, meno gioco tattico collettivo in favore di un gioco più egoistico individuale è riuscito a impostare un calcio imprevedibile per gli avversari mettendoli in difficoltà, superando le loro le zone ristrette con più facilità e creando così varie occasioni da rete e nello stesso tempo ulteriore animazione alla tifoseria”.
In merito, il Catanzaro ha un geniale allenatore e continuerà a stupirci tirando per questo incontro fuori tutto il meglio e le risorse nascoste.
di RICCARDO COLAO – (Intervista del Direttore del Quotidiano l’Italiano)
ROMA – Giovanni Alessandro è un allenatore di calcio che combatte le sue battaglie sui campi dilettantistici ma è un “Mister” particolare. Applica le sue teorie alla pratica diretta e non ha disdegnato di trasferirle su un manuale del “football” che già dal titolo si comprende come sia destinato alla platea di tutti coloro che sperano di arrivare al professionismo.
“Campioni non solo si nasce ma si può anche diventare” con sottotitolo “L’arte del dribbling” è questo messaggio che lancia il volume. Un libro che potrebbe diventare il best-seller dei manuali innovativi della scienza calcistica se trovasse maggiore interesse nelle segnalazioni della critica letteraria. Ma lui non dispera ed è pienamente cosciente che anche nel settore editoriale “scrittori non solo si nasce ma lo si può anche diventare.
Il testo è stato elaborato grazie al suggerimento e all’idea del procuratore dott. Jano La Ferla che ha offerto i suoi buoni consigli e buoni interventi affinché l’opera potesse vedere la luce per i tipi della Titani Editori. Purtroppo La Ferla non ha fatto in tempo a poter sfogliare questo libro così fortemente auspicato che nella sua prima edizione ha proposto la prefazione dell’allenatore Fausto Silipo, (ex calciatore catanzarese, genoano e palermitano) nonché già c.t. selezionatore della Nazionale Dilettanti e compagno di squadra di gente come Claudio Ranieri, Massimo Palanca, e altri valorosi calciatori che han fatto la storia di società come addirittura quella di club inglesi quali il Leicester, il Chelsea, spagnoli: Atletico Madrid e Valencia, o di formazioni italiane come il Cagliari, la Fiorentina, l’Inter, la Roma tanto per citarne alcune .
Giovanni Alessandro è un osservatore molto acuto e non disdegna di seguire il calcio nazionale. Abbiamo pertanto voluto cedergli il microfono- intervistandolo via skype – per avere da lui la sua interpretazione con proiezione sull’importante match Cremonese-Catanzaro di Sabato 25 maggio valevole il passaggio alla finalissima per il play-off di serie B edizione 2023-24.
Nella foto sottostante Vincenzo Vivarini dialoga con Giovanni Alessandro

Che partita è stata quella archiviata tra il Catanzaro e la Cremonese?
Nel primo tempo mi ha colpito molto la Cremonese nell’adottare un atteggiamento difensivo proprio all’interno nella metà campo del Catanzaro con azioni collettive di forte pressione sulla palla e sugli appoggi vicini. Paradossalmente questa soluzione ha favorito anche la loro fase offensiva, rendendo difficile al Catanzaro eseguire di impostare la propria trama di gioco”.
Nel secondo tempo, la svolta è avvenuta dopo il gol segnato da Biasci. Il gioco è diventato più funzionale per il Catanzaro grazie al cambio di strategia in favore del gioco più egoisto ed individuale, tra compagni di squadra.
Che partita potrà essere quella di ritorno tra Cremonese e il Catanzaro?
Provo ad analizzare esponendo quattro punti principali.
- La Cremonese cercherà di impostare una gara estremamente tattica difensiva. Ha dimostrato il suo punto di forza per l’intero campionato e di essere una squadra che legge e applica bene la fase di copertura/marcatura tra reparti e di essere anche molto brava nelle ripartenze.
- Il Catanzaro credo una partita con un atteggiamento diverso principalmente in fase di possesso palla nella costruzione del gioco collettivo da quello visto nel primo tempo durante la partita con la Cremonese e il secondo tempo con il Brescia.
- Infatti, il Catanzaro con il cambio strategia di gioco dopo il gol segnato da Biasci, meno gioco tattico collettivo in favore di un gioco più egoistico individuale è riuscito a impostare un gioco imprevedibile per gli avversari mettendoli in difficoltà, superando le loro le zone ristrette con più facilità e creando così varie occasioni da rete e nello stesso tempo ulteriore animazione alla tifoseria.
- In merito, il Catanzaro ha un geniale allenatore e continuerà a stupirci tirando per questo incontro fuori tutto il meglio e le risorse nascoste.
Premesso che anche maghi non solo si nasce ma lo si può anche diventare… secondo lei chi passerà il turno?
R. La differenza la farà la concentrazione dei singoli calciatori nel saper leggere nei migliori modi le situazioni di gioco offensivi/difensivi e chi è riuscito meglio a curare i dettagli.
Per il Catanzaro è il momento giusto per realizzare quello che sembrava l’impossibile all’inizio stagione.
Due gol realizzati contro la Cremonese nel primo turno, più quelli virtuali (un palo ed una parata molto fortunata di Saro) in considerazione che i lombardi possono vantare la migliore difesa …possono essere considerati un’impresa maggiore rispetto a quella della coppia rifilata dai grigiorossi ai giallorossi – dato che il Catanzaro non può poter dire altrettanto in termini difensivi per via della peggiore differenza reti- ?
R: Certo non era facile andare a segno contro una formazione come quella allenata dal mio omonimo Giovanni Stroppa. Averlo fatto addirittura in condizioni di doppio svantaggio e aver anche “rischiato” di vincere e di ribaltare l’esito è la condizione migliore che Vivarini possa osservare per scegliere di spingere alle corde la retroguardia lombarda. Lo abbiamo visto nella ripresa del primo turno dopo un primo tempo arido di occasioni… Il Catanzaro può andare in finale e può riuscire nel-l’impresa riuscendo a determinare quella pressione aggressiva che ha sistematicamente fatto arretrare gli avversari sino a punirli e a raggiungerli …e se non ha vinto la partita lo sappiamo tutti… un pizzico di precisione in più e i cremonesi sarebbero tornati sconfitti a casa loro… Non dimentichiamo che oltre a Iemmello, a Biasci, Vandeputte (da soli valgono un “fatturato” di quasi 46) gol può far scendere in campo e in qualsiasi situazione Donnarumma, Brignola e ancora D’Andrea e Stoppa.
Il match tra Venezia e Palermo si gioca stasera… il Catanzaro – se dovesse vincere contro la Cremonese (ricordiamo che ha dalla sua un solo risultato: quello del segno 2) – chi potrebbe sfidare nella finalissima.
R: Importante è arrivarci in finale. Poi Venezia o Palermo fa poca differenza. Da siciliano di nascita spero che possa trovare il Palermo. Anche per i rosanero l’unico risultato utile è la vittoria in trasferta.
Grazie Mister. Allora non ci resta che attendere l’esito dell’incontro di domani sera (noi seguiremo in diretta allo Zini), a parte quello in anticipo di oggi 24 maggio in laguna. Ha visto mai carissimo Giovanni Alessandro – ora che abbiamo interrotto il collegamento e che non può rispondere – che lei abbia ragione? Del resto è tutto il campionato che insiste a ripetermi che il Catanzaro può arrivare in finale… E se così fosse, una “palla di cristallo” in omaggio – stia pur certo – non gliela toglierà nessuno!
Riccardo Colao

La copertina del volume a firma di Giovanni Alessandro
Giovanni Alessandro, nasce a Oliveri (ME) il 1970. – Tra le sue prime passioni giovanili c’è il calcio. Fin da piccolo, si cimentava ad imitare la tecnica calcistica in possesso dei grandi campioni. L’amore per il Football l’ha portato a frequentare il corso di allenatore di Base Uefa B. Ai Primi anni del terzo millennio partecipa ad una delle società più prestigiose nel Catanzarese. Grazie all’innata curiosità nel cercare di carpire il possesso della tecnica calcistica dei grandi campioni, ha fondato una società e costruito un’area di gioco per cimentare i giovani nella sperimentazione della metodologia innovativa e superare la credenza che “grandi calciatori si nasce”. Negli anni ha ottenuto ottimi risultati: vincitore Pulcino D’Oro, Campioni Internazionali 12° Coppa Tricolore con inserimento nell’Albo D’oro; Campioni Prov. nella Festa Regionale del Torneo Esordienti, vincitrice dei campionati Giovanissimi e Allievi, nonché la Coppa Nazionale FC Messina quando militava in serie “A”; premiato con la consegna di due trofei, come migliore selezionatore/allenatore e seminatore di idee nuove per il gioco del calcio per la formazione e valorizzazioni di giovani calciatori in possesso di estrosità. Tra i suoi “gioielli” NICOLETTI Manuel, con l’esordio nel campionato di serie “B” all’età di 15 anni e l’inserimento nel quotidiano THE GUARDIAN nella consueta lista dei 50 migliori calciatori al mondo classe 98.
Il percorso di Giovanni Alessandro nel mondo del calcio è stato caratterizzato da successi e riconoscimenti. Grazie alla sua esperienza decennale e alla sua innata curiosità nel cercare di carpire il possesso della tecnica calcistica dei grandi campioni, Alessandro è riuscito a ottenere risultati straordinari sia come allenatore che come talent scout.

Il mister Vincenzo Vivarini e il mister Giovanni Alessandro dialogano alla presentazione del volume “Campioni non solo si nasce ma lo si può anche diventare – l’Arte del Dribbling” edito da Titani Editori (foto Czinforma)

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