Campidoglio. Pro Vita Famiglia: Informare le donne sul diritto alla sepoltura dei feti
«Il monito del Comitato Media e Minori è un campanello d’allarme che il nuovo Governo deve raccogliere con urgenza, aumentando il controllo su ciò che la televisione pubblica trasmette grazie al canone obbligatorio degli italiani, per evitare ogni forma di propaganda ideologica e sessualmente esplicita all’interno dei cartoni animati e dei contenuti riservati ai minori o comunque in fasce orarie ad alto rischio di presenza di pubblico minorile»
di Ivan Trigona per il Quotidiano l’italiano
ROMA – «Chiediamo al Campidoglio di impegnarsi a garantire alle donne un’informazione completa e corretta sul diritto di dare degna sepoltura ai propri figli, in seguito a un aborto volontario o spontaneo, a qualsiasi età gestazionale, sin dalla prima settimana. È stato giusto intervenire per garantire l’anonimato delle donne che hanno vissuto la tragica esperienza dell’aborto, come fatto oggi dall’Assemblea di Roma Capitale, ma resta gravissimo che la normativa nazionale (D.P.R. 285/90) escluda a priori, se non tramite esplicita richiesta dei genitori, una degna sepoltura ai feti con meno di 20 settimane di gestazione, considerati un inutile grumo di cellule, che diventano “magicamente” vite degne di sepoltura solo dalla 20esima settimana. È vergognoso che la normativa usi i termini di “prodotti abortivi” e “prodotti del concepimento” per quelli che sono invece esseri umani a tutti gli effetti. La vita è tale sin dal concepimento, e non andrebbe dunque solo tutelata e protetta ma anche trattata dignitosamente dopo la tragedia dell’aborto, volontario o spontaneo che sia», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus. ![]() Jacopo Coghe, Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus . |
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Jacopo Coghe, Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus |

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