Friday, April 19, 2024
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Cappato. Pro Vita Famiglia: magistratura difenda malati fragili da campagna radicali pro-suicidio

Il 70% dei malati che ne avrebbero diritto non hanno accesso alle cure palliative


di Gianfranco Simmaco per il Quotidiano l’Italiano


ROMA – «Decine di migliaia di malati fragili e spesso senza le cure adeguate di cui avrebbero bisogno e diritto rischiano di essere influenzati dall’ennesima, assordante campagna mediatica pro-suicidio imbastita da Cappato e dai radicali: la magistratura ha il dovere di tutelare la vita e la dignità di queste persone rispettando i limiti, già critici, posti dalla Corte Costituzionale alla pratica del suicidio assistito, per assicurare quella tutela minima del bene vita per sua natura escluso dalla disponibilità individuale».
lo afferma Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, in merito all’autodenuncia di Marco Cappato circa il suo coinvolgimento personale nel suicidio assistito di una donna veneta malata di cancro che non dipendeva da alcun sostegno vitale.

«Oggi – continua Coghe – circa il 70% dei malati che ne avrebbero diritto secondo la legge, in prevalenza proprio malati oncologici, non ha accesso al sistema di cure palliative, a causa dello scarso finanziamento pubblico e dello scarso radicamento nelle strutture sanitarie territoriali. Questo significa che lo Stato induce i malati e sofferenti a farsi fuori piuttosto che garantire loro le cure adeguate e necessarie per vivere con dignità».
Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus
Il manifesto contro l’eutanasia e il suicidio assistito affisso da Pro Vita e Famiglia nei mesi scorsi in numerose città italiane

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