Sunday, December 10, 2023
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Catanzaro chiama Lamezia Terme per costruire il rilancio dell’area dell’Istmo

Il Movimento per il rilancio della prospettiva comunica: Si è costituito un movimento con la prospettiva di un rilancio dell’area urbana CZ-L.T.

All’Assemblea, molto partecipata, avendo aderito oltre 150 persone, è stato approvato un documento ed è stato stabilito di incontrare i Sindaci di Catanzaro e Lamezia Terme

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Economia Politica Italiana , at 19/11/2023 Tag: , ,

di Gianfranco Simmaco per il Quotidiano l’Italiano


CATANZARO – L’Istmo di Catanzaro, il cui punto centrale è la sella di Marcellinara (detta anche insellatura di S. Elia, il punto più basso, 250 m s.l.m, dell’Appennino calabro all’interno dell’istmo), o istmo dei due mari è la striscia di terra che separa il mar Tirreno a ovest dal mar Ionio a est, ed è la più stretta dell’intera penisola italiana.

L’istmo è largo circa 35 chilometri tra i due mari e si trova in corrispondenza della depressione tra le estreme appendici meridionali della Sila e la parte settentrionale delle Serre. La valle tra le due catene montuose è larga circa 2 chilometri nel punto più stretto e si allarga in corrispondenza della piana di Sant’Eufemia ad ovest e della valle del Corace ad est, per poi terminare sulle rispettive coste. I confini settentrionali corrispondono all’incirca con la zona a sud di Lamezia Terme a occidente, e con Catanzaro a oriente, mentre quelli meridionali corrispondono con la zona a nord di Pizzo a occidente e con la zona a nord di Soverato a oriente, precisamente nel comune di Montepaone. A sud di Marcellinara si trova l’omonima Sella che è il punto più basso (250 m s.l.m.) dell’Appennino calabro.

Da alcune zone dei comuni di TirioloCatanzaroCaraffa di CatanzaroGirifalco (sommità del monte Covello) e dal monte Contessa è possibile avere una vista panoramica contemporaneamente del mar Ionio e del mar Tirreno

Il Movimento per il rilancio della prospettiva comunica la notizia secodo la quale si è costituito un movimento con la prospettiva di un rilancio dell’area urbana CZ-L.T.

All’Assemblea, molto partecipata, avendo aderito oltre 150 persone, è stato approvato un documento ed è stato stabilito di incontrare i Sindaci di Catanzaro e Lamezia Terme
Risale al 1991 la firma del protocollo d’intesa, ancora attuale, per lo sviluppo dell’area urbana CATANZARO -LAMEZIA TERME.
Fu il risultato di lunghe ed importanti riflessioni e confronti (nelle sezioni e nelle federazioni luoghi di lunghi dibattiti) fra tutte le forze politiche sia di maggioranza (DC-PSI-PSDI-PRI) che di minoranza (PCI- MSI), che riuscirono a fare sintesi sulle grandi questioni riguardanti lo sviluppo dell’intera area.
Quel documento fu sottoscritto presso il Ministero delle Aree Urbane dallo stesso Ministro Conte, dal Presidente della Giunta Regionale Olivo, dal Presidente della Provincia Amato e da Furriolo e Paladino, Sindaci di Catanzaro e Lamezia Terme.
Quell’accordo aveva creato fra i partiti ed i Sindaci del comprensorio grande entusiasmo, non soltanto per lo sviluppo viario, ma, in particolare, per quello socio-economico ed avviato, di fatto, la costruzione dell’area centrale della Calabria, centro di aggregazione dell’intera Regione, coinvolgendo la fascia ionica
Convinti che da soli le città ed i paesi resteranno sempre isolati.
Infatti, nell’accordo del 1991 erano previsti: la costruzione della Cittadella Regionale, la realizzazione della variante 106 e del raccordo con la statale280, la costruzione della sede Universitaria a Germaneto; si sottolineava l’esigenza del completamento e della valorizzazione del Porto di CZ Lido, dell’aeroporto e della stazione delle FF.SS. di Lamezia Terme, dell’area archeologica di Roccelletta (Borgia) a dimostrazione che quell’accordo resta, ancora oggi, importante ed attuale.
Oggi appare più urgente riproporre la questione in modo che non sia affrontata saltuariamente e senza convinzione, proprio nel momento in cui è stata costituita la Città Metropolitana di Reggio Calabria e si assiste allo sforzo di unificare i Comuni di Rende, Cosenza e Castrolibero.
E’ indispensabile un impegno da parte di tutti, per emarginare qualunque rigurgito campanilistico, che non ha alcune giustificazione rispetto al sottosviluppo che viviamo.

L’istmo calabrese tra Catanzaro e Lamezia Terme

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