Tuesday, September 26, 2023
Quotidiano Nazionale Indipendente


Catanzaro. Il consigliere Eugenio Riccio accusa: “La manutenzione e pulizia dei canaloni e delle caditoie stradali? Poche risorse e anche spese malissimo dall’amministrazione sinistra”

Fiorita però – bisogna riconoscerglielo pubblicamente – ha stabilito un record: con il sesto mese da sindaco ha superato la permanenza del papà Franco (che si arrestò al compimento del quarto mese). Il sogno di essere sindaco lo ha realizzato, ha governato un po’ più del suo illustre e (sicuramente) molto più (sempre politicamente parlando) capace genitore. Non sarebbe il caso di riconsiderare il ruolo e di ritenere di essere giunto al termine della gestione? Ritornare alle urne, consentire alla maggioranza dei cittadini che non lo hanno votato di sostituirlo e di congedarsi potrebbe essere una via di uscita onorevole prima della scadenza del mandato quando rischierà di essere ricordato come il peggior sindaco della storia


di Pasquale Talarico per il Quotidiano l’Italiano (dalla Redazione Catanzarese)

CATANZARO – Se grandi sono i rimpianti persino da parte di chi ha sostenuto l’ascesa a sindaco di “Nick Fiorita” ben poche sono le risorse e pure impiegate malissimo per la gestione delle parti urbane che possono essere soggette a pericolosità nel corso degli eventi.

Se n’é reso conto il consigliere di maggioranza (l’opposizione a Catanzaro aveva raccolto voti a sufficienza per essere tale ma al ballottaggio Nicola Fiorita, grazie alla fuga dell’elettorato avverso che aveva disertato le urne, era riuscito ad aggiudicarsi il titolo di sindaco di Catanzaro) Eugenio Riccio che sta conducendo una vera e propria battaglia nella trincea del pubblico dibattito democratico.

Riccio non ci sta e accusa a pié sospinto pungolando Giunta e compagnia bella su temi che attanagliano la vita dei cittadini.

Riceviamo e pubblichiamo un suo comunicato in merito.

Se l’esperienza ci insegna qualcosa, ci insegna questo: che dopo una ondata di maltempo (magari anche prima . . ), le poche risorse a disposizione devono essere utilizzate al meglio con interventi precisi, mirati e possibilmente risolutivi.

A Catanzaro, ovviamente, tutto è affidato al caso ed all’improvvisazione, non c’è una regia, non si fa tesoro dell’esperienza acquisita negli anni e, molto spesso, gli interventi di bonifica e manutenzione di canali, fossi e caditoie, sia prima che dopo le ondate di maltempo, vengono eseguiti e realizzati senza logica alcuna e, soprattutto, senza eliminare le cause che, in genere, provocano allagamenti e danni ai cittadini.

In parole semplici si regalano , in molti casi, soldi alle ditte che realizzano gli interventi di prevenzione e manutenzione di fossi, canali e caditoie stradali.

Non ci credete?” – si chiede Riccio – per poi rispondere:

“Facciamo qualche esempio : 1) che senso ha pulire soltanto le “caditoie” di raccolta delle acque meteoriche del Lungomare quando tutti sanno che le tubazioni ad esse collegate, che non vengono pulite,  sono “cementate” da terra, sabbia,  sporcizia e rifiuti di ogni genere tanto che, alla minima pioggia, le acque meteoriche ristagnano sul tracciato stradale del Lungomare, con grave pericolo per la sicurezza e la pubblica incolumità dei cittadini,  non potendo defluire verso mare ?

2) che senso ha togliere la terra dai pozzetti delle grate di raccolta delle acque meteoriche in via Vigliarolo, quartiere Giovino, quando tutti sanno che le stesse grate, posizionate lungo la strada a distanza di circa venti metri l’una dall’altra, sono collegate con tubi che, ovviamente, essendo bloccati dalla terra che non viene tolta non consentono alle acque meteoriche di defluire verso la spiaggia, creando un tappo e, di fatto, causando le esondazioni a monte ?

Ovviamente l’elenco è lungo e circostanziato includendo molti altri esempi del genere in tutti i quartieri che da Santa Maria declinano verso il quartiere marinaro.

Ma tant’è… Cio’ che, invece, mi crea personalmente sconcerto ed imbarazzo, ovviamente facendomi balenare in testa tanti cattivi pensieri . . , riguarda il fatto che se l’amministrazione comunale da una parte, come ampiamente dimostrato e dimostrabile, butta soldi , o li regala alle ditte, de gustibus, con interventi assolutamente inutili e dispendiosi, dall’altra parte omette d’intervenire laddove sarebbe necessario.

Un caso su tutti: il famigerato Fosso Barbaruzza” – Cita con precisione il consigliere comunale.

Possibile che nessuno abbia pensato, prima e/o dopo gli eventi calamitosi del 3 e 4 dicembre u.s., di pulire e manutenere il Fosso Barbaruzza nella sua parte terminale, quella in prossimità della storica giostrina, visto che lo stesso fosso risulta oramai  essere quasi completamente otturato e strozzato dalla terra tanto che i risultati si sono visti la domenica mattina del 4 dicembre con i negozi della zona allagati e devastati dal fango fuoriuscito dalle piastre di cemento.

Possibile che nessuno abbia controllato, prima e/o dopo gli eventi del 3 e 4 dicembre, lo stato di salute del Fosso Barbaruzza per rendersi conto che lo stesso era occluso dalla terra tanto che la linea di scorrimento dell’acqua si era ridotta a poche decine di centimetri ?

Siamo forse lontani dalla verità nel pensare che nella priorità degli interventi si preferisce affidare alle ditte quelli più semplici sottacendo su quelli più complessi ?

Approssimazione, incompetenza, ritardi, disinteresse per i quartieri popolari ed il quartiere marinaro, lavori fatti male, risorse sprecate e soldi regalati alle ditte: prof Fiorita ma di quale cambiamento stiamo parlando ? – conclude Riccio

“Nick Fiorita, arcinoto per la sua risata in perfetto stie “Fernandel” (il celebre attore francese interprete del ruolo di Don Camillo nei film del dopoguerra con Gino Cervi nella parte di Peppone) continua a ridere e sia nel suo look (forse volutamente) trasandato e nel suo ghigno col quale (forse) ritiene di poter raccogliere altri consensi, (mentre ormai dilaga a macchia d’olio la consapevolezza da parte di chi non l’ha votato – ma soprattutto di chi lo ha sostenuto – di avere a che fare con una figura dalla pochezza politica e della tendenza a restare alla superficialità dei problemi concreti.

Pasquale Talarico

Il consigliere Eugenio Riccio
testatina

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