Catanzaro. La candidatura a Sindaco del prof. Valerio Donato raccoglie consensi e si prepara a varare una “portaerei” di liste a sostegno. Trema il PD che candida Fiorita col simbolo del partito che fu di D’Alema
L’iniziale “nave” con cui ha salpato dal porto delle proposte politiche si è via via trasformata è sta assumendo i connotati della “Portaerei”. Crescono giorno dopo giorno i consensi che lo sosteranno in quella che attualmente appare come una partita a due: Una lista Civica (supportata da altre liste tipicamente civiche) contro quella del Partito Democratico. “Dem” che a livello nazionale hanno subito il travaso di idee e di uomini in ogni direzione a cominciare da Calenda per finire a Renzi con “Italia Viva” e che a Catanzaro ha finito per convergere sul nome del candidato Franco Fiorita, già storicamente trombato nella scorsa tornata quando scelse di “combattere” proprio il candidato del PD, Ciconte e finì per restare schiacciato tra i voti per Abramo e quelli raccolto dal medico, ex consigliere regionale, con l’hobby della politica.
dalla Redazione Catanzarese del Quotidiano l’Italiano
CATANZARO – Marco Antonio nel Giulio Cesare di Shakespeare asserisce più volte che “Bruto è un uomo d’onore“. Ci piace pensare che lo sia anche e soprattutto il professor Valerio Donato che, quando ha compreso come nel locale PD non avrebbe potuto trovare lo spazio necessario a gestire una candidatura onesta e senza compromessi, ha preferito restituire la tessera del partito agli organi amministrativi dello stesso liberandosi della “camicia di forza” nella quale qualche “illuminato” aveva pensato di congelarlo.
Il professor Valerio Donato è un uomo per bene. Non si è lasciato intimidire dalle logiche di partito tant’é che ha preferito andarsene in modo elegante ed ufficiale puntando quindi ad allestire una sua “navicella” per procedere verso il mare delle elezioni che avranno luogo il 13 giugno del 2022.
Ma l’iniziale “nave” con cui ha salpato dal porto delle proposte politiche si è via via trasformata è sta assumendo i connotati della “Portaerei“. Crescono giorno dopo giorno i consensi che lo sosteranno in quella che attualmente appare come una partita a due: Una lista Civica (supportata da altre liste tipicamente civiche) contro quella del Partito Democratico. “Dem” che a livello nazionale hanno subito il travaso di idee e di uomini in ogni direzione a cominciare da Calenda per finire a Renzi con “Italia Viva” e che a Catanzaro ha finito per convergere sul nome del candidato Franco Fiorita, già storicamente trombato nella scorsa tornata quando scelse di “combattere” proprio il candidato del PD, Ciconte e finì per restare schiacciato tra i voti per Abramo e quelli raccolto dal medico, ex consigliere regionale, con l’hobby della politica.
In casa del PD hanno bruciato (la storia si è ripetuta) l’altro egregio candidato quale ‘l’avv. Aldo Casalinuovo (un cognome formidabile per storia e tradizioni socialiste) che dopo aver combattuto lealmente un’animala battaglia ha dovuto ammainare le vele delle sue aspirazioni a vantaggio del candidato esterno al PD (appunto Fiorita, imposto dal Nazionale) e su cui hanno fatto convergenza le speranze dei vinti elettorali del 2018.
Se ne è reso conto Vito Bordino segretario politico cittadino dell’nCDU che ha inteso stigmatizzare come dagli ex “compagni di partito” sia partita la campagna del fango contro l’uomo che era a tutti gli effetti il miglior candidato possibile per la sinistra e che invece si è trasformato in un boomerang a forte rischio di strappare ancora una volta la chance di vittoria agli stessi Dem … demoralizzati per la reazione popolare che ha aumentato lo share del prof. Valerio Donato e il gradimento nelle intenzioni di voto.

“L’appello del Prof. Valerio Donato rivolto a tutti coloro che si sentissero accomunati dagli stessi obiettivi mirati alla rinascita di Catanzaro continua a ricevere sempre maggiori consensi. – stigmatizza Vito Bordino, attento osservatore della politica catanzarese – Evidentemente è ben accolta la proposta politica di Valerio Donato che coniugata alla sua riconosciuta autorevolezza morale, politica, professionale fa guardare alla Città con fondata prospettiva ottimistica. Le convergenze su Donato Sindaco che superano gli steccati delle diversità ideali e di appartenenza politica sono il segno evidente della validità dell’impostazione metodologica e politica che il Prof. dell’UMG ha inteso dare al suo impegno diretto per l’interesse e la rinascita di Catanzaro.
Diamo quindi una lettura assolutamente compiaciuta e favorevole al costante crescere dei consensi e della diffusa partecipazione alla aggregazione civica voluta da Valerio Donato – ha proseguito Vito Bordino – tra i primi a credere nelle potenzialità dell’aspirante sindaco – e alla sua proposta politica, alla quale siamo fieri di aver aderito fin dall’inizio. Poco o niente valgono o varranno le gratuite e strumentali esternazioni di quanti hanno il fondato timore della vittoria elettorale e politica di Donato il 12 giugno prossimo. Se ne dovranno, purtroppo per loro, farsene una ragione.”
Come sempre accade a casa dei cultori del post comunismo la miglior maniera per combattere un avversario restano sempre le calunnie, le menzogne e le palle di fango lanciate in un modo o nell’altro nel tentativo di demonizzare l’avversario. A Catanzaro in tanti hanno già capito che il candidato Fiorita avrebbe funzionato e trovato consensi come candidato a sindaco di una lista civica e non certo sotto l’egida del PD che ha tirato fuori la carta del docente di storia del diritto ecclesiastico nella speranza che possa andare meglio di quando puntarono sul prof. Ciconte.

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