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Wednesday, January 22, 2025
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Catanzaro – Sfila “Nakalaika” e Corso Mazzini ritorna a splendere sia pure per una notte

Piero Canino, già Segretario del Consorzio per la promozione degli studi universitari in città, ci ricorda: ”La crisi della Città di Catanzaro ha origine lontane e cause differenti ma senza dubbio la scelta urbanistica di allocare il Policlinico Universitario nell’area paludosa di Germaneto a discapito di quelle che erano invece state le scelte iniziali che avevano individuato l’area esistente tra l’Ospedale Ciaccio e L’Ospedale Civile a scendere fino alla Scuola Agraria, ha determinato l’allontanamento dal centro delle città di migliaia di studenti, docenti personale medico, sanitario ed amministrativo.

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Cultura In Evidenza News Regionali Rubriche Sostenibilità Viaggi , at 31 Dicembre 2024 Tag: , , , , , , , ,

di Aristide Anfosso per il Quotidiano l’Italiano dalla Redazione Catanzarese

CATANZARO – Grande presenza di cittadini, ieri sera, su Corso Mazzini per la serata della “Nakalaika” manifestazione organizzata dall’Amministrazione Comunale di Catanzaro, nell’ambito  della Rassegna Natalizia “A farla amare comincia tu” che ha visto la Direzione Artistica di Antonio Pascuzzo. La “processione laica” che si contrappone artisticamente alla più famosa e religiosa “Naca” pasquale, si è snodata per i vicoli del centro storico ed ha assistito, durante il percorso, alla esibizione di Lavinia Mancusi, Simona Sciacca, Claudia Olivadese ed Antonio Pascuzzo. Ad aprire la serata, come da programma, Renzo Rubino e La Sbanda, la Ottopiù street band, l’illusionista Mr.Bang, la Banda di Gimigliano e per finire Alessandro Mannarino in trio. Notevole l’esibizione di Roy Paci. La serata di ieri 30 dicembre ha chiuso la Rassegna Natalizia che ha animato il Corso del Capoluogo addobbato con luminarie e video-proiezioni che hanno reso particolarmente coinvolgente e partecipativo uno scenario che normalmente appare piuttosto desolato.

Entusiasti i ragazzi ed i giovani partecipi delle manifestazioni natalizie organizzate dalla Amministrazione Comunale e che hanno affollato, bar, gelaterie e pizzerie del centro storico. Un po’ più critici i “meno giovani” che le sere si riuniscono nell’area antistante la Basilica dell’Immacolata e che rappresentano la memoria storica di una Città che nel tempo ha subito diversi cambiamenti. Li abbiamo sentiti. “Sono contento, questa sera – ci dice Raffaele Corsi –  perché ho visto in città tanti giovani e diversi adulti rientrati a Catanzaro per le vacanze natalizie. Mi auguro che la politica ritrovi quell’unità d’intenti che potrà servire per rendere la città più vivibile ed al passo con i tempi”. Alberto Barbuto, storico regista radiofonico: “Per il prossimo futuro mi piacerebbe pensare al bene comune, ad una città di servizi efficienti che possa garantire a tutti una qualità migliore della vita. Mi piacerebbe che Catanzaro ritornasse ad essere la città degli anni ’70-80, quando era realmente il Capoluogo di Regione ed era popolata da più di centomila abitanti (al 30 Novembre 2024 risultano 83076 residenti). Da appassionato e tifoso del Catanzaro mi auguro di rivedere la nostra squadra presto in Serie A, magari…l’anno che verrà”.   Domenico Masciari concorda con i contenuti delle precedenti dichiarazioni e si sofferma sulla necessità di realizzare su Corso Mazzini una isola pedonale permanente in maniera tale da favorire e creare occasioni d’incontro tra cittadini, conoscenti ed amici facendo rinascere così rapporti umani che servirebbero a rivitalizzare quello che una volta era considerato “il salotto buono” della città. Saverio Costantino, in un’ottica universale, mette al primo posto dei suoi desideri da realizzare per il prossimo anno, l’amore e il volersi bene tra i popoli per porre fine alle guerre. “Quello che manca a tanti cittadini catanzaresi  – afferma – è vivere con serenità perché c’è molta povertà. Vedo passare molti visi scuri che veramente lasciano pensare. I politici dovrebbero essere meno egoisti e dovrebbero pensare al da farsi. Queste serate sono state particolari e vissute da parte mia con grande commozione ma devo dire che di solito di giovani, sul Corso, se ne vedono molto pochi. Sono tutti fuori, emigrati per lavoro o per motivi di studio”. Piero Canino, già Segretario del Consorzio per la promozione degli studi universitari in città, ci ricorda: ”La crisi della Città di Catanzaro ha origine lontane e cause differenti ma senza dubbio la scelta urbanistica di allocare il Policlinico Universitario nell’area paludosa di Germaneto a discapito di quelle che erano invece state le scelte iniziali che avevano individuato l’area esistente tra l’Ospedale Ciaccio e L’Ospedale Civile a scendere fino alla Scuola Agraria, ha determinato l’allontanamento dal centro della città di migliaia di studenti, docenti personale medico, sanitario ed amministrativo. Peraltro nell’area del Seminario Pio X si sarebbero dovute allocare le Facoltà Di Giurisprudenza e quelle Umanistiche. Gli interessi di pochi ed una politica asservita e miope hanno portato ai risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Economia allo stremo co in più un policlinico con interi padiglioni vuoti, la mancanza di un pronto soccorso ed assistenza sanitaria non al top in alcuni reparti esistenti”.

Finisce qui la nostra passeggiata su Corso Mazzini tra festa e delusione e non può che ritornare in mente la vecchia canzone di Lucio Dalla:

“Caro amico, ti scrivo così mi distraggo un po’… Da quando sei partito c’è una grande novità,

L’anno vecchio è finito, ormai Ma qualcosa ancora qui non va”.

p.s. (Carissimo Aristide, magari fosse solo “qualcosa” … a Catanzaro sono tante le situazioni che “non vanno” a cominciare dal sindaco. L’anatra zoppa è detentore di un record rispetto ai precedenti: dotato del dono dell’ubiquità lo si vede saltellare qui e là in ogni possibile evento e manifestazione dove non disdegna di rilasciare “chiacchere e pinzillacchere” alle quali ormai non crede più nessuno. (n.d.d)


Nelle immagini frutto degli scatti di Aristide Anfosso alcuni momenti della giornata di cui si parla nel suo servizio. AL termine anche la foto di Saverio Costantino uno dei “giovanotti” da lui intervistati

La facciata della chiesa dell’Immacolata illuminata secondo i canoni delle luminarie computerizzate

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