Paolo Floris ci prova con lo spettacolo di narrazione Gramsci spiegato a mia figlia affidando alla potenza comunicativa e coinvolgente del gioco teatrale, il compito di raccontare ai giovani la storia umana di Gramsci e i cardini fondamentali del suo pensiero. Sulla scena scarna ed essenziale l’attore dialoga con Nina, il bambolotto di pezza che nella finzione teatrale ne rappresenta la figlia di sette anni. Partendo dalle domande incalzanti della bambina, con un linguaggio semplice e diretto, talvolta ironico, Floris ripercorre i momenti più significativi della vita di Gramsci dalla sua infanzia a Ghilarza agli anni della formazione, prima a Cagliari e poi a Torino; dall’attività giornalistica a quella di partito che lo condurrà in Russia, dove incontrerà l’amore; dall’elezione in parlamento fino alla persecuzione del regime mussoliniano e ai tristi anni del carcere in cui scriverà le Lettere e i Quaderni. In parallelo, le risposte alle curiosità della bambina che stimolano lo spettatore a scoprire alcuni dei temi gramsciani più significativi: l’importanza dello studio e della cultura per il singolo e per la società, la differenza fra destra e sinistra, i rapporti fra le classi sociali e l’importanza dell’impegno individuale davanti alle ingiustizie.
Personaggi nati inizialmente per la radio e poi successivamente portati al successo anche in teatro. I testi sempreverdi sono impreziositi dalla resa scenica dell’esilarante Paola Lorenzoni. La sua performance è magnetica e dimostra che l’umorismo, prima ancora che le battute ben riuscite, ha i suoi capi saldi nel teatro.
dalla Redazione Viterbese del Quotidiano l’Italiano Ha inaugurato il Festival di musica classica “I Bemolli sono blu”, a Viterbo nella…
La nostra protagonista, Milena, affronta in questa giornata il passaggio dalla lucidità all’oblio. Di questa malattia, con un suono e una pronuncia non facilissime Alzheimer, si ha troppa paura perché è subdola, si confonde all’inizio del suo arrivo con la quotidianità.
Questo spettacolo nel mio cuore è dedicato a mia nonna Milena: A Milena, con tutto l’
«In un mondo consumistico come il nostro – dichiara l’artista -, “Trend” vuole dimostrare che l’euforia data dall’inizio di un qualcosa di nuovo – un amore, una passione, un’amicizia -, può persistere nel tempo e non dobbiamo obbligatoriamente ritrovarci a cambiare subito direzione. Come per le passioni, gli amori e le amicizie, la concezione di “Trend” viene totalmente invertita nel brano, pensandola non come “la solita moda”, ma un qualcosa di duraturo nel tempo che, con il giusto impegno e la giusta voglia, è possibile ottenere».
Al Ceravolo i “Delfini” (che a dir il vero son sempre più simpatici, amici dell’uomo e addomesticabili degli Squali) nonostante la presenza del “mago” Zeman non hanno riconosciuto anzitempo la superiorità delle Aquile e si son battuti fino alla fine per guastar la festa…
“La scelta verso la sinistra di molti democristiani, che dopo le esperienze della Margherita, dell’Ulivo, sono stati i cofondatori del PD, è stata una acrobatica convivenza in un partito finto perché diverse le memorie,diverse le storie,diversi i laeder storici di riferimento.
La scissione del PPI del1995 consumata all’Ergife dovrebbe essere attentamente studiata.
Da quella scissione nasceva il CDU che manteneva saldi i riferimenti valoriali e democratici.
Oggi si avverte un certo malessere fra i d.c. del PD.
Beppe Fioroni lo testimonia. Cadono le ragioni di una scissione dissennata e un colpevole abbandono del campo.
Oggi si avverte la esigenza di restituire al Paese la politica,i partiti veri e non finti,i filoni culturali prosciugati da visioni senza valori,senza passioni smorzati da una pratica della gestione”
In una terra che ha subito nei secoli grandi stravolgimenti naturali e sociali del suo paesaggio e del suo assetto territoriale e urbano. Di cui si è fatto testimone e cantore il più grande scrittore calabrese, che con la sua opera, come scrive lucidamente Vito Teti, fa assurgere la Calabria “ a metafora dei contrasti, degli eccessi dei problemi, dell’arretratezza, della bellezza del Sud “ . E continua, Corrado Alvaro “ racconta la grande trasformazione che il paesaggio e i paesi subivano sia per la furia distruttrice dei terremoti, delle piogge, delle alluvioni, delle frane, sia per l’incuria e le politiche dei gruppi dirigenti almeno a partire dall’unificazione italiana, sia per la fuga delle popolazioni ”.
Le strade del Capoluogo di regione trasformate in un Carnevale di Rio per l’euforia dei tifosi che hanno brindato alla riconquista del posto nel calcio che conta
Oggi a a Salerno il grido cadenzato di “Serie B…Serie B” possiede, forte e chiaro, un altro valore mentre quello dei ricordi capitolini pesa solo per il passato e si nasconde nei rivoli di ciò che è stato… Oggi Serie B Serie B” è un grido di giubilo e di gioia assoluta sportiva e anche umana, è un grido liberatorio, è un’ invocazione che esplode nei petti, nei cuori dei supporters che da quasi vent’anni attendevano l’evento.
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