Cisgiordania, Nablus Profanata e danneggiata la tomba del patriarca Giuseppe da alcuni rivoltosi palestinesi
di Romano Scaramuzzino per il Quotidiano l’Italiano Tra i primi a darne notizia in Italia, quasi in tempo reale, del…
di Romano Scaramuzzino per il Quotidiano l’Italiano

Tra i primi a darne notizia in Italia, quasi in tempo reale, del danneggiamento della tomba di Giuseppe, patriarca biblico, la cui storia si legge nel Libro dell’Esodo, è stato il noto teologo italiano Walther Binni, tramite il suo canale YouTube ‘Teologia1’.
Questo luogo di sepoltura che si trova presso Nablus (conosciuta anche con il nome di Sichem), una delle più grandi città della Cisgiordania, è ritenuto un luogo sacro sia dagli ebrei che dai cristiani e musulmani.
La notte di sabato scorso, rivoltosi palestinesi, più di un centinaio, durante gli scontri contro l’IDF ovvero le forze di difesa israeliane (Israel Defense Force), hanno danneggiato la lapide, un lampadario sopra di essa, un serbatorio di acqua e un armadio elettrico.
Le operazioni militari israeliane in Cisgiordania seguono dopo gli attentati in Israele delle ultime settimane.

Ricordiamo ai più che il racconto biblico narra che gli israeliti, lasciando l’Egitto dopo centinaia di anni di schiavitù, si portarono con loro, le ossa del loro antenato Giuseppe, che proprio prima di morire aveva espresso il desiderio di essere seppellito in Terra di Israele. E proprio alla vigilia della Pesach, la Pasqua ebraica, che ricorda solennemente l’Uscita dall’Egitto, e durante il Ramadan, il mese sacro per gli islamici, quest’atto vandalico assume connotazioni che vanno al di là di quelle “politiche” o di guerra.
Sottolinea, infatti, il professor Binni, “la gravità spirituale” di questo episodio. E comunque lo stesso Benny Gantz, Ministro della Difesa israeliano, rimarcando, anche lui, la deplorevole e preoccupante profanazione, ha riferito che “lo Stato di Israele si impegnerà perché al più presto il sito venga ristrutturato per essere riportato alle sue condizioni originarie”.
Ringraziamo, infine, Mimmo Balestrieri, uno dei più stretti collaboratori, per quanto riguarda il canale YouTube citato, del dottor Binni, per averci comunicato questa informazione, che certamente merita ulteriori approfondimenti e che ci riserviamo di fare in un prossimo futuro.
Fonti: – canale YouTube ‘Teologia 1’- Professore Walther Binni
- “The Jerusalem Post”
- “Repubblica.it”
Romano Scaramuzzino
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