Friday, April 19, 2024
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Comitato Nikolajewka “Per non dimenticare” – 80° anniversario della Battaglia di Nikolajewka Celebrato a Roma il tributo e il ricordo ai caduti alla presenza di autorità militari e civili

Varie le associazioni che hanno voluto dare un tributo all’evento come l’Associazione Nazionale del Fante, l’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, l’Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia, l’Associazione Nazionale Reduci e Rimpatriati d’Africa, l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.


di Romano Scaramuzzino per il Quotidiano l’Italiano

ROM A – Domenica 22 gennaio scorso, presso il Monumento Nazionale C.S.I.R. – A.R.M.I.R. 1941/1943, Giardino “Caduti sul Fronte Russo”, Via Cassia 737, Roma, il Comitato Nikolajewka “Per non dimenticare”, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Battaglia di Nikolajewka, ha organizzato una sfilata e cerimonia celebrativa nella sua XXIII edizione.

Ce ne dà notizia, insieme a documentazione, l’amico calabrese, da anni residente a Roma, Feliciano Paravati, che ringraziamo, autore, tra l’altro, delle foto qui pubblicate. Ricordiamo, altresì, il tenente dei bersaglieri Massimo Flumeri, uno degli organizzatori dell’evento, nonché Delegato delle Guardie d’Onore al Pantheon per Roma e provincia, e Graziano d’Eufemia, segretario di varie associazioni nonché memoria storica di tanti avvenimenti che hanno coinvolto nel passato il nostro Paese.

La Battaglia di Nikolajewka fu combattuta il 26 gennaio 1943, durante la Seconda guerra mondiale, nello scontro tra le forze dell’Asse e le truppe sovietiche, nel piccolo villaggio russo dal nome Nikolajewka, oggi parte di Livenka, piccolo paese della Russia europea.

Fu uno scontro tragico ma anche eroico. Le forze italiane, che lottarono anche contro il gelido inverno russo e non adeguatamente armati, in ritirata riuscirono, però, a sfondare l’accerchiamento sovietico riuscendo a passare il varco creatosi, al prezzo di innumerevoli perdite.

La 2° divisione alpina Tridentina, alla testa di 40.000 uomini, provati ma non distrutti, il mattino del 26 gennaio del 1943, giunsero davanti a Nikolajewka. In serata si unì alle forze all’attacco il Battaglione Edolo, guidati dal generale Luigi Reverberi.

Forti del tradizionale spirito di corpo degli alpini, dopo una giornata di lotta, espugnarono il paese annientando gli agguerriti difensori annidati nelle case. Gli alpini, quindi, diedero grande dimostrazione di coraggio e di spirito di sacrificio.

Dopo Nikolajewka la marcia degli alpini proseguì finché, il 31 gennaio, riuscirono a raggiungere Sebekino, località al di fuori della “tenaglia” russa.

Le perdite italiane furono altissime.

Nel ricordare questa battaglia e i suoi protagonisti, nella citata cerimonia tenutasi a Roma, erano presenti anche un delegato del Sindaco Gualtieri, l’onorevole Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei deputati, gli alti ufficiali dell’Esercito, della Marina e dei Carabinieri. Assente, purtroppo, esponenti dell’Aeronautica militare.

Varie le associazioni che hanno voluto dare un tributo all’evento come l’Associazione Nazionale del Fante, l’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, l’Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia, l’Associazione Nazionale Reduci e Rimpatriati d’Africa, l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.

Da citare la presenza della figlia Sabrina dello scomparso Silvano Leonardi, alpino reduce del secondo conflitto, molto noto nel quartiere Tomba di Nerone, a Roma, Già presidente del Comitato Nikolajewka e persona che è riuscita a far realizzare a Tomba di Nerone, nell’omonimo giardino, un monumento costituito da una colonna di granito posta su un basamento che custodisce quattro formelle di bronzo con incise le dieci divisioni e venti formelle di marmo, tante quante sono le Regioni d’Italia.   

I caduti ricordati e onorati durante questa manifestazione, probabilmente, come a volte il destino impone ad alcuni, vissero una vita che a loro non apparteneva ma una volta trovatisi ad affrontarla, questa esistenza, lo fecero con coraggio e fino in fondo.

Furono “soldati di vita” fino alla fine.

Romano Scaramuzzino

Feliciano Paravati, autore delle foto, insieme a Graziano d’Eufemia
) tenente dei Bersaglieri Massimo Flumeri, organizzatore dell’evento
il Vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli
la signora Sabrina Leonardi
testatina

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