Con l’addio al reddito di cittadinanza riparte l’occupazione. Rilancio dell’economia e abbandono dell’assistenzialismo: la linea del governo funziona
Mentre la solita sinistra che non matura mai e non accetta il confronto democratico a ritenersi tale solo e se e quando è lei a vincere le elezioni, alimenta il fuoco della protesta contro l’abolizione del reddito di cittadinanza, il lavoro aumenta tra gli italiani, a riprova di una strategia governativa orientata a creare occupazione e non assistenzialismo.
di Nicola Colao – dalla Redazione Parlamentare del Quotidiano l’Italiano
ROMA – La capacità di assorbire mano d’opera favorisce l’occupazione e il dato ad esso relativ prosegue la sua marcia verso l’alto e in maniera vertiginosa nel nostro paese.
Mentre la solita sinistra che non matura mai e non accetta il confronto democratico a ritenersi tale solo e se e quando è lei a vincere le elezioni, alimenta il fuoco della protesta contro l’abolizione del reddito di cittadinanza, il lavoro aumenta tra gli italiani, a riprova di una strategia governativa orientata a creare occupazione e non assistenzialismo.
Alla fine del giugno 2023, rispetto al mese precedente, all’aumento degli occupati si associa la diminuzione dei disoccupati e degli inattivi. Lo rende noto l’Istat. L’occupazione cresce (+0,3%, pari a +82mila unità) per uomini e donne, per tutte le classi d’età e per i dipendenti, calando solo tra gli autonomi. Il tasso di occupazione sale al 61,5% (+0,2 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro, rispetto a maggio 2023, diminuisce (-2,3%, pari a -44mila unità) anch’esso per uomini e donne e per tutte le classi d’età.
I dati sull’occupazione da inizio anno e l’impatto della fine del Rdc
Dall’inizio di quest’anno l’Italia può contare su ben 385 mila occupati in più. Il numero di inattivi tra i 15 ei 64 anni cala (-0,3%,pari a -43mila unità) per entrambi i sessi e tra gli over 24, restando sostanzialmente stabile tra i più giovani. Il tasso di inattività scende al 33,5% (-0,1 punti).
L’incremento del numero di occupati si osserva anche confrontando il secondo trimestre 2023 con il primo (+0,6%, pari a +147mila unità). La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla figura delle persone in cerca di Lavoro(-4,0%, pari a -80mila unità) e degli inattivi (-0,5%, pari a -60mila unità). Il numero di occupati a giugno 2023 supera quello di giugno 2022 dell’1,7% (+385mila unità).
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