Critica Teatrale a cura di Mary Maria Mazza – Lunetta Savino in “La madre” di Florian Zeller al Teatro Quirino di Roma – E “Il diario dei cattivi consigli” al Parco Acquatico Zoomarine a Torvaianica
Ambientato in una sorta di laboratorio letterario, a metà fra una tipografia e un magazzino della memoria, lo spettacolo attinge dal ricchissimo forziere di racconti del grande scrittore bellunese – tra cui le celebri raccolte Sessanta racconti, Il colombre e In quel preciso momento – e compone un mosaico di personaggi e vicende umane dove ognuno di noi può ritrovare tracce di sé
di Mary Maria Mazza per il Quotidiano l’Italiano

ROMA – Va in scena al Teatro Quirino di Roma dal 14 al 26 marzo lo spettacolo “La madre” interpretato da Lunetta Savino con la regia di Marcello Cotugno. Anna, la madre, è ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi. Ne “La Madre” Zeller indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili
derive patologiche a cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo. Anna, la madre, è ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi. Il mondo di Anna è un luogo in cui lei non si riconosce più, isolata da un ménage familiare che l’ha espulsa. Ma la responsabilità di questa solitudine non sta forse anche nell’aver rinunciato alla vita? Abdicare ai sogni, alle speranze e ai desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore non è forse un
cammino che inclina pericolosamente verso la disperazione?
Ma dai ricordi di Anna si può immaginare un risveglio? Nella sua mente di madre si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni iperrealistiche che, alla fine, non sembrano essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile. Nella società liquida e levigata di Zygmunt Baumann e Byung Chul Han il senso di colpa non basta più a tenere vicini i figli. Nel dolore del lasciarli andare, per una madre, c’è tutta l’accettazione della vita nel suo divenire, c’è del lasciar andare una parte di sé per rinascere nel
Mary Maria Mazza



Associazione ARADINE – Compagnia Teatrale
Presenta in occasione della Giornata mondiale del Teatro “Il diario dei cattivi consigli”
Al Parco Acquatico Zoomarine a Torvaianica non solo il delfinario, il giardino zoologico, l’albero parlante, gli eventi interattivi ed i giochi acquatici ma anche spettacoli teatrali per le famiglie per celebrare la
“Giornata Mondiale del Teatro”. In evidenza, in questa particolare location, domenica 26 marzo alle ore 14 “Il Diario dei Cattivi Consigli”
a cura della Compagnia Teatro A. La regia è di Valeria Freiberg
ed interpreti sono gli attori Andrea Stefani e Tomàs Acosta.
La rappresentazione – che senz’altro coinvolgerà grandi e piccoli – è la rilettura fantastica, in chiave moderna, delle grandi atmosfere favolistiche del passato. Aggiorna però il linguaggio delle fiabe, rendendolo più aderente alle esigenze educazionali e di intrattenimento attuali.
“Diario dei cattivi consigli” ha per protagonisti due giovani brillanti che hanno un’anima vivace e birichina. Sono capaci di unire la timidezza e la vanità, i capricci e l’affetto, l’infinita fiducia in se stessi e la tristezza, ovvero tutto ciò che paradossalmente riempie il mondo interiore di un bambino. “La narrazione favolistica – osserva Valeria Freiberg nelle note di regia – è molto ricca e si presenta come un’opportunità straordinaria per questo spettacolo che si snoda nello spazio colorato, sospeso tra poesia e incantesimo”.
“ L’Associazione culturale ARIADNE – Compagnia Teatro A” ha un glorioso percorso artistico. Fondata nel 1969 a Catania al Teatro Angelo Musco come la “La Compagnia Sociale di Arnaldo Ninchi”, compagnia italiana di teatro di prosa – la più importante compagnia privata del dopoguerra – nel 2004 si trasforma nell’Associazione di promozione della
cultura e dell’arte “ARIADNE”. La storia della Compagnia è fatta di numerosi tournée in tutta Italia e all’estero. Nel 2012, insieme alla regista e attrice Valeria Freiberg, nasce il progetto teatrale dedicato all’evoluzione dell’arte attoriale, alla professione dell’attore e al modo rituale di fare il
teatro. Il lavoro, a partire dalla ricerca teatrale, caratterizza le attività culturali dell’Associazione fin dalla nascita e l’ha portato ad affiancare e ad approfondire un lavoro artistico ed un impegno culturale concreto e progettuale, con una costante attenzione alla incessante evoluzione del panorama culturale e teatrale europeo ed italiano.
L’Associazione ARIADNE si occupa esplicitamente delle arti sceniche contemporanee concentrando l’attenzione soprattutto sull’arte dell’attore, sulla formazione professionale e sul lavoro con il pubblico dei giovani.
Mary Maria Mazza




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