Cultura – L’urbanista Beniamino D’Errico presenta il nuovo libro dal titolo “VENETO-Storytelling turistico e identità storica”
Uno studio che evidenzia gli ultimi risultati dei ritrovamenti archeologici del Veneto dell’età del Ferro, in cui D’Errico cerca delle connessioni tra “il pensiero magico” dei Veneti Antichi e le credenze popolari, le tradizioni venete dell’era globale.
di Francesca Saveria Chindamo (dalla Redazione Centrale del Quotidiano l’Italiano)
VENEZIA – L’Urbanista Catanzarese prof. Beniamino D’Errico che ha dedicato tantissimi studi e pubblicazioni alla sua città e alla Calabria sta riscuotendo grande interesse a Venezia dove insegna dal 2012.
Ha pubblicato il suo nuovo libro dal titolo “VENETO-Storytelling turistico e identità storica” edizione libreriauniversitaria.it, con illustrazioni di Alessia Corrò e prefazione della poetessa Lucia Guidorizzi.
Uno studio che evidenzia gli ultimi risultati dei ritrovamenti archeologici del Veneto dell’età del Ferro, in cui D’Errico cerca delle connessioni tra “il pensiero magico” dei Veneti Antichi e le credenze popolari, le tradizioni venete dell’era globale.

Le Credenze popolari, i miti, i riti, le leggende, i misteri, le tradizioni secolari del Veneto, sostiene D’Errico, non sono “relitti culturali” ormai in via di totale sparizione, ma fanno parte, come sosteneva l’antropologo James G. Frazer, del folklore che è parte integrante dell’uomo. Il folklore con il suo patrimonio popolare di tradizioni, fiabe e leggende, rappresenta un viaggio tra stratificazioni remote “delle più primitive idee ed usanze fra quelle genti che si sono elevate al più alto livello culturale” (J.G. Frazer). Queste credenze si pongono come testimonianza di un orizzonte culturale ancora vivo e presente nel Veneto e pur riferendosi a un tempo molto lontano, continuano ad avere oggi una funzione culturale e identitaria. Come è noto, intorno al pensiero magico e alla spiritualità dell’uomo, la letteratura è vastissima sono stati scritti volumi significativi da Marcel Mauss, Sigmund Freud, James George Frazer, Émile Durkheim, Mircea Eliade, Claude Lévi-Strauss, per citare solo alcuni studiosi, ma nonostante gli approfondimenti storici che potrebbero far pensare che tutto questo appartenga solo all’uomo antico, con questo studio il prof. D’Errico sottolinea che le credenze della cultura popolare si presentano ancor oggi in maniera pressoché immutata rispetto al passato, ancora vive e attuali, per alcune è possibile risalire a molti secoli o addirittura a qualche millennio addietro.
Questo libro evidenzia come l’identità del popolo veneto, che si è formata attraverso stratificazioni culturali, sopravvive nelle narrazioni e nelle credenze popolari, ormai parte integrante dello storytelling turistico.
Per conoscere il territorio del Veneto, entrando in sintonia con la sua sacralità e lo spirito degli antenati, secondo D’Errico, è indispensabile spaziare in un ambito culturale più vasto con l’approfondimento del Veneto preromano, perché numerose credenze popolari affondano le radici perfino all’età del ferro, anche se si notano mutamenti ed adattamenti che testimoniano il loro adeguarsi a nuove epoche, alla religione cristiana e alla trasformazione della morale e dei costumi. Certe credenze non sono cambiate, o sono cambiate in maniera irrilevante, perché come evidenzia D’Errico “l’immutabilità della natura umana” ha reso attuali gli insegnamenti morali che derivano dell’antichità.
Niente nasce dal nulla, qualsiasi prodotto turistico culturale, anche il più apparentemente nuovo e “rivoluzionario”, ha una serie di nessi, espliciti o impliciti, con il passato e questi punti di congiunzione vanno accuratamente messi in luce e analizzati se si vuole giungere a una comprensione effettiva del territorio turistico regionale.
La prima parte del libro ci fa conoscere il mondo dei PaleoVeneti: delle città-isole, del commercio dell’ambra e dei cavalli, della produzione artistica delle Situle, della scrittura “Venetica” e dei riti pagani nei Santuari della “dea Reitia”, ci mette in connessione con l’identità del territorio veneto, entrando in sintonia con la sua sacralità e lo spirito dei luoghi.
Nella seconda parte, attraverso lo storytelling turistico, D’Errico propone una serie di racconti in cui il lettore si immerge in un’atmosfera simbolica, onirica, sacralizzante, che da forma agli “archetipi” che risiedono nell’inconscio collettivo.
L’autore propone narrazioni che esprimono la cultura popolare veneta, ogni racconto trasmette un insegnamento morale e descrive, con abilità e ironia, le caratteristiche dell’anima e del comportamento umano, le virtù e i vizi degli esseri umani.
Il Veneto ha saputo conservare il suo patrimonio culturale di origine contadina, industriale, imprenditoriale, le sue eccellenze nell’arte, nell’architettura, nella letteratura, perché ha conservato la sua memoria. Oggi attraverso un turismo sostenibile e responsabile che arriva alle radici, all’identità, può offrire un turismo di qualità in equilibrio con il territorio.

Nell’immagine la copertina del volume di Beniamino D’Errico


Il Prof. Urbanista Beniamino D’Errico autore del volume “VENETO-Storytelling turistico e identità storica” edizione libreriauniversitaria.it, con illustrazioni di Alessia Corrò e prefazione della poetessa Lucia Guidorizzi.
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