Derby di Sicilia: tra Messina e Palermo un tempo per uno e un punto ciascuno
Un primo tempo da dimenticare in cui un Palermo timoroso ed attendista sembrava alla mercé della squadra di Sasà Sullo, soprattutto dopo l’infortunio che ha costretto alla mezzora Peretti ad uscire e mister Filippi a sostituirlo con Marong.
di Benvenuto Caminiti (inviato per Messina – Palermo)
Un punto in trasferta, soprattutto se è un derby, può andare non bene ma benissimo se Floriano – uno specialista – non si fosse “mangiato” un rigore, così tremebondo nel calciare un rigore (tirato alto sulla traversa) che neanche un debuttante.
Peccato.
Un primo tempo da dimenticare in cui un Palermo timoroso ed attendista sembrava alla mercé della squadra di Sasà Sullo, soprattutto dopo l’infortunio che ha costretto alla mezzora Peretti ad uscire e mister Filippi a sostituirlo con Marong.
Il gol dei padroni di casa (si fa per dire perché il derby si è giocato al “Luigi Razza “ di Vibo Valentia per l’indisponibilità del “San Filippo” di Messina, intitolato a Franco Scoglio) è arrivato sull’ennesima incertezza del trio centrale difensivo rosa, che liberava in calcio d’angolo un pallone che poteva essere gestito meglio.
Era il secondo dei tre minuti di recupero concessi dal fiscalissimo arbitro Longo di Paola e un tocco maldestro di Marconi regalava una ghiotta palla-gol all’aitante centravanti Ivoriano Baldè, che di punta, anticipando Pelagotti in trafelata uscita, insaccava la palla del vantaggio giallorosso.
Vantaggio meritato e tuttavia subito come una beffa dal Palermo perché mancavano pochi secondi all’intervallo e, soprattutto, perché per tre quarti il gol del Messina era stata “opera” di Marconi.
Ripresa: si percepisce subito, a occhio, che quello che è rientrato in campo è un altro Palermo, soprattutto nell’atteggiamento: regia sontuosa di De Rose, baricentro spostato in avanti di una ventina di metri, Almici e Giron più arrembanti sulle fasce.
E infatti al 3’ della ripresa, su un’incursione delle sue, Luperini viene falciato in area da Carillo e l’arbitro non ha esitazioni a indicare il dischetto del rigore. Si sistema la palla Floriano, solita partenza beve, solita frenata per ingannare il portiere… Tutto bene, tutto secondo i suoi “modi”, solo che stavolta ciabatta alto sulla traversa…
E pochi minuti dopo (10’) Filippi lo sostituisce con Fella e, nello stesso slot, mette dentro anche Soleri per Dall’Oglio. Ed è questa la mossa-partita, perché Soleri seconda punta dietro Brunori, scompagina le linee difensive giallorosse e il Palermo per due volte sfiora il pareggio. Che acciuffa alla terza chance, quando, su lancio di De Rose, di testa Luperini impegna Lewandoski a respingere in volo d’angelo. La palla, però, resta lì a due passi e lo stesso Luperini da terra la spinge verso la linea fatale, ma c’è ancora Lewandoski a smanacciarla, finché non la spinge in rete di piatto l’accorrente Soleri. E’ il gol del meritatissimo pareggio rosanero.
Per chiudere, dirò solo che, in casa e fuori, il Palermo deve giocare come nella ripresa oggi al “Luigi Razza” se vuol davvero lottare per vincerlo questo durissimo e complicatissimo campionato.
Ma c’è tempo per mister Filippi per sistemare certe falle (soprattutto difensive), specie ora che è arrivato Perrotta, “costretto” ad anticipare il suo debutto in maglia rosanero per l’infortunio di Marconi e che si è subito inserito come se in rosa giocasse da una vita.
Aspettiamo tutti con ansia Fella, quello ammirato nell’Avellino del quale fin qui non s’è vista traccia: involuto, lento, falloso.
Insomma, messe a posto tutte le pedine, Filippi ha polso e mestiere per dare a questo Palermo la spinta decisiva. Quella necessaria per fare il salto di qualità che lo trasformi veramente, e non solo a parole, nell’avversario da battere.
IL TABELLINO:
MESSINA (4-2-3-1): Lewandowski; Morelli, Celic, Carillo, Sarzi Puttini; Damian, Fofana; Simonetti (76′ Matese), Balde (76′ Mikulic), Distefano (57′ Fazzi); Adorante (72′ Busatti). A disp.: Fusco, Fantoni, Mikulic, Goncalves, Konate, Rondinella, Catania. All. Sullo.
PALERMO (3-4-2-1): Pelagotti; Peretti (32′ Marong), Lancini, Marconi (64′ Perrotta); Almici, Luperini, De Rose, Giron; Dall’Oglio (55′ Soleri), Floriano (55′ Fella); Brunori. A disp.: Massolo, Odjer, Fella, Silipo. All. Filippi.
ARBITRO: Longo di Paola (Miniutti-Terenzio).
MARCATORI: 45’+2′ Balde, 64′ Soleri
NOTE: Ammonito Almici, Marconi, Simonetti, Baldeh, Marong, Carillo, Giron. Al 49′ Floriano (P) sbaglia rigore
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