E’ in libreria: “Dappertutto stando fermi”, il nuovo libro di poesie di Luca Masala
Una verità acerba, un sentiero di inchiostro che tende alla profondità del cosmo, un’indagine delle pulsioni dell’uomo: questi i perni attorno ai quali ruota “Dappertutto stando fermi”, che scuote il lettore gettandolo in un’atmosfera avvolgente, che attraversa il percorso della vita proponendone una lettura intensa e passionale. La penna di Luca Masala traccia versi radicati nel sangue e nelle stelle, versi che esigono un approccio lento e diligente; versi in grado di squarciare il velo del più ovvio empirismo rivelando un’umanità talvolta combattiva, talvolta malinconica, sempre sensibile.
dalla Redazione Letteraria del Quotidiano l’Italiano
ROMA – È disponibile in libreria e negli store digitali “Dappertutto stando fermi”, il nuovo libro di poesie di Luca Masala, pubblicato da L’Erudita. L’opera, per quanto contenga decine di brani editi e inediti, può essere considerata un corpus unico, quasi un lungometraggio cinematografico dall’intensità crescente, un vero e proprio reportage storico per raccontare la storia dell’uomo moderno nel suo eterno cercare sé stesso, in un mondo, quello attuale e sempre meno nostro, così difficile da comprendere e da vivere.
«Chi sostiene di non riuscire a comprendere la poesia, non la sta osservando dal corretto punto di vista. Garcia Lorca sosteneva che la poesia non cerca seguaci, ma amanti. Oggi, i poeti o, meglio, coloro che si impegnano a “generare” poesia attraverso i propri scritti, non mancano di certo. Tuttavia, c’è bisogno soprattutto di buoni lettori pronti ad accoglierla e ad amarla sul serio, lasciandosi travolgere dalle emozioni pure che questa suscita. E non è soltanto una questione legata alla qualità dei contenuti che, in quanto parto dell’anima altrui, è ingiudicabile da un punto di vista poetico, così come ne sono imprevedibili gli effetti. È proprio il nostro particolare contesto culturale, in cui il conflitto tra valori spirituali e materiali ha raggiunto il suo apice, unito alle non trascurabili difficoltà di un mercato editoriale congesto e a tratti impraticabile, a fomentare confusione e decentramento. A questo si aggiungano le conseguenze dell’evoluzione delle relazioni umane, sempre più orientate ad un approccio “mordi e fuggi” tipico dell’era del social network, che rendono le cose più difficili, lasciando poco tempo e, soprattutto, poca volontà da dedicare alle buone letture. E il genere poetico, in tutto questo deprecabile marasma, scompare. – commenta l’autore – Tuttavia, nonostante il panorama circostante non sia dei più favorevoli, io per primo ho deciso di continuare a puntare sulla poesia tout court e a soddisfare il mio quasi compulsivo bisogno di scrivere. Sono convinto che ne valga ancora la pena. Perché so che i buoni lettori esistono ancora. Il senso poetico di “Dappertutto stando fermi” è proprio questo: ovunque tu possa trovarti, la poesia ricerca costantemente cuori che la possano toccare, consentendole di entrare a fare parte della propria esistenza, con semplicità e armonia. Quel che conta è comunque rimanere ben orientati. È stato necessario un lungo periodo di composizione per distillare ogni singola parola e racchiuderci all’interno il valore profondo che deriva da questo percorso esperienziale che ognuno di noi compie nella vita, ognuno a suo modo e in tempi differenti. Questi versi, letti alla luce della corretta chiave empatica ed emozionale, si tramutano in sconvolgente e vitale meraviglia. Credo che questa imprevedibile alternanza emotiva sia in fondo una caratteristica peculiare del mio poetare, la cifra stilistica che contraddistingue nettamente il mio modo di scrivere e, almeno per il momento, l’unica in cui mi riconosco», conclude Luca Masala.
SINOSSI
Una verità acerba, un sentiero di inchiostro che tende alla profondità del cosmo, un’indagine delle pulsioni dell’uomo: questi i perni attorno ai quali ruota “Dappertutto stando fermi”, che scuote il lettore gettandolo in un’atmosfera avvolgente, che attraversa il percorso della vita proponendone una lettura intensa e passionale. La penna di Luca Masala traccia versi radicati nel sangue e nelle stelle, versi che esigono un approccio lento e diligente; versi in grado di squarciare il velo del più ovvio empirismo rivelando un’umanità talvolta combattiva, talvolta malinconica, sempre sensibile.
Luca Masala, scrittore e artista poliedrico, nasce a Cagliari nel 1970. Docente di Lettere, Life Coach, editor di narrativa e poesia, appassionato umanista e impegnato fin da giovanissimo in svariate attività culturali, dopo essersi cimentato con racconti e poesie a livello amatoriale durante gli anni della giovinezza, nel 2020 pubblica per la prima volta la silloge poetica “Ubiqua” (AmicoLibro Edizioni), premiata recentemente come “miglior poesia sperimentale” al concorso “Rive Gauche – Firenze in Letteratura” e proclamata vincitrice dalla Giuria Scuole alla XIV edizione del “Premio Letterario Internazionale Città di Sassari”. Con il racconto “L’ultimo volo di Elia” entra a far parte della rosa di scrittori presenti nella raccolta antologica “Cagliaritani per sempre” (Edizioni della Sera, 2022). Al momento, è al lavoro sul suo primo romanzo.
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