Friday, April 19, 2024
Quotidiano Nazionale Indipendente


E’ sufficiente un Valente Silipo per il Palermo che gioca al Monopoli e passa il turno

di Benvenuto Caminiti (da Palermo per il Quotidiano l’Italiano) Bastano venticinque minuti di un super Valente e i tiri mancini…


di Benvenuto Caminiti (da Palermo per il Quotidiano l’Italiano)

Bastano venticinque minuti di un super Valente e i tiri mancini di Silipo per battere un buon Monopoli (capolista del girone C di Lega Pro) e passare il turno; non c’è stato bisogno di compiere l’ “impresa” ma solo di metterci l’impegno giusto perché al resto, oltre ai tocchi geniali di Silipo, ci ha pensato lui, l’ex pupillo di Silvio Baldini, che a fine partita ha dedicato il gol alla sua bambina, Stella Zoe, appena nata. 

Del Palermo mortificato sabato scorso dal Taranto oggi erano rimasti solo Dall’Oglio e Lancini, capitano per l’occasione. Tutti gli altri, relegati in panchina come fossero stati messi in  castigo, ma si trattava solo di normali avvicendamenti in vista della “partitissima” di domenica prossima contro il forte, e ancora deludente, Catanzaro.

E il Palermo-B di mister Filippi non ha deluso, specie nel primo tempo, anzi ha riscaldato il cuore dei mille tifosi, presenti per la maggior parte in gradinata, anche se i meriti maggiori – come già detto – spettano soprattutto a Valente  ma anche anche al trio Silipo, Dall’Oglio, Fella.

L’esultanza del palermitano Silipo

Tante indicazioni per l’allenatore rosanero, quasi tutte raccolte dalla prestazione offerta dal Palermo nel primo tempo perché, nella ripresa, i rosanero hanno un po’ tirato i remi in barca, lasciando spazio all’avversario, comunque mai veramente pericoloso, se non nell’azione del gol del 2-1 di Grandolfo, per altro favorito dagli svarioni in serie del trio centrale di difesa  Lancini-Marconi-Marong.

Finalmente si è visto in campo sin dal primo minuto di gioco Silipo, il “talentino” ex primavera della Roma, tenuto per troppo tempo in naftalina prima da Boscaglia e poi da Filippi. E non ci spiegavamo il perché di tanto ostracismo, visto che sulla trequarti rosanero latita da sempre il cosiddetto rifinitore, quello che detta l’ultimo passaggio e accende la luce con la sua fantasia. Proprio le qualità che Silipo aveva ampiamente dimostrato sin dal suo approdo in rosanero quando siglò un paio di gol alla Insigne e catturò di colpo il cuore degli ultras della Curva Nord. Sì, è vero, quella era ancora serie D e la serie C è tutt’altra cosa, ma questo non basta a spiegare  (e tanto meno giustificare) la sua permanenza in pianta stabile in panchina.

Oggi Silipo non ha brillato per continuità e, forse, nemmeno per cattiveria, ma se non lo fai giocare sia l’una che l’altro non  potrà mai guadagnarseli. E oggi, sia pure a sprazzi, il ragazzo ha dimostrato che una maglia da titolare gli spetta di diritto. E spero che anche Filippi – conta soprattutto che se ne convinca lui – abbia valutato positivamente,  come stiamo facendo noi, la prova del’ex romanista.

Valente festeggia a modo suo il gol appena realizzato contro il Monopoli

Due cose, tanto per chiarire il concetto circa ruolo e prestazione di Silipo: 18’, fallo su Dall’Oglio (ottima la sua prova sia da mezzala nel primo tempo che da trequartista quando per crampi è uscito Silipo) all’altezza della tre quarti. Si sistema ben bene il pallone Silipo che col suo sinistro vellutato trancia la difesa avversaria, costretta a falciare Fella lanciato a due passi dal portiere. Rigore, trasformazione dello stesso Fella e 1-0 per il Palermo.

Metà scarsa del secondo tempo, il Monopoli attacca sia pure senza creare palle gol e il Palermo gioca di rimessa. Un pallone strappato all’avversario dal rude Dall’Oglio finisce sui piedi di Silipo che di prima con un tocco illuminante libera Soleri davanti alla porta, ormai sguarnita, del Monopoli.

Come dire che Silipo sia da calcio piazzato che da assist man è prezioso e, come tale, non va relegato in panchina, perché sarebbe come buttar via, come fossero centesimi, le poche monte d’oro di cui disponiamo.

Altra ottima indicazione arriva da Fella, che finalmente mostra segnali di risveglio: il secondo gol è per metà merito suo: strappa la palla ad un avversario e la regala allo scatenato Valente per il gol del 2-0: tutto in due tocchi, tutto in velocità. Così come dettano le regole del calcio quando si vuol far divertire la gente e, al contempo, vincere le partite.

Al di là delle indicazioni positive, resta pesante il problema della difesa, che anche oggi ha mostrato le sue magagne: è lì, in quel reparto, che Filippi deve metter mano in modo radicale. Non sono un allenatore quindi mi guardo bene dal suggerire formule o tanto meno schemi al mister rosanero. Certo è, però, che se non ti sistemi là dietro, puoi fare anche due gol in venticinque minuti che… zac, combini la frittata davanti al tuo portiere e passi il resto della partita a tremare di paura.   

Benvenuto Caminiti

Comments


Lascia un commento