Thursday, September 21, 2023
Quotidiano Nazionale Indipendente


FP CGIL Polizia Penitenziaria – Carcere di Saluzzo, gravi carenze sulla sicurezza riscontrate durante la visita sui luoghi di lavoro – Interventi a Catania e a Caserta dove la P.P. è attivissima

Carcere minorile di Catania, Polizia Penitenziaria interviene con protezioni personali per spostare di cella un detenuto – Carcere di Santa Maria Capua Vetere, Sezione “Nilo” fuori controllo. Personale di Polizia Penitenziaria in stato di agitazione, oggi incontro con il Provveditore della Campania che si recherà nel carcere


di Gianfranco Simmaco per il Quotidiano l’Italiano

SALUZZO – “Nel carcere di Saluzzo abbiamo riscontrato gravi carenze che riguardano la sicurezza del penitenziario e Personale di Polizia Pentienziaria costretto a lavorare in ambienti indecenti”.

Lo affermano i componenti della delegazione sindacale Mirko Manna FP CGIL nazionale e Vanja Cecchini Segretaria Regionale FPCGIL Piemonte che ieri pomeriggio si sono recati nel penitenziario per una visita sui luoghi di lavoro.

“Il carcere di Saluzzo, tra i più recenti in Italia, inaugurato negli anni ‘90, nonostante i detenuti presenti siano numericamente inferiori rispetto a quelli previsti, presenta condizioni di lavoro per i Poliziotti penitenziari davvero poco dignitosi con arredamenti e strumenti di lavoro a dir poco fatiscenti”.

“L’aspetto più grave però – proseguono i sindacalisti – sono alcune lacune che abbiamo verificato sulla sicurezza, che saranno oggetto di informative e richieste riservate al Capo DAP e ai Sottosegretari alla Giustizia. Assurdo che, ad oggi, si continui a fare scarica-barile su aspetti così importanti e che l’amministrazione penitenziaria non abbia adeguati strumenti di controllo per verificare, sanzionare e risolvere certe manchevolezze”.

FP CGIL Polizia Penitenziaria – Carcere minorile di Catania, Polizia Penitenziaria interviene con protezioni personali per spostare di cella un detenuto.

CATANIA – “Non si placano le manifestazioni violente dei detenuti ristretti nell’istituto per minorenni di Catania. Dopo l’incendio di ieri di un materasso che ha causato la duplice frattura di una gamba di un Poliziotto penitenziario intervenuto per salvare i detenuti dall’intossicazione, ieri sera un altro detenuto con problemi psichiatrici si è rifiutato di cambiare stanza ed è stato necessario l’intervento dei Poliziotti penitenziari autorizzati ad intervenire con casco, scudo e manganello. Le operazioni si sono svolte nel rispetto dell’incolumità del detenuto, persuaso dalle protezioni personali degli Agenti intervenuti”.

Lo comunica Alfio Giurato Coordinatore Regionale FP CGIL Polizia Penitenziaria regione Sicilia: “Il carcere minorile di Catania ha raggiunto il limite. Le aggressioni delle settimane scorse ai danni del Personale, hanno ridotto al minimo le presenze degli alti Poliziotti che sono costretti a turni assurdi. Rinnoviamo le nostre richieste di intervento urgente da parte del Provveditore regionale”.

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Nei prossimi giorni, avremo un incontro a Roma con Giuseppe Cacciapuoti, direttore generale del Personale del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, competente per la Polizia Penitenziaria in servizio negli Istituto penitenziari per minorenni. Le carceri minorili non possono continuare ad essere sottovalutate. C’è un evidente escalation degli eventi critici che né il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, né il Dipartimento della giustizia minorile e di comunità, vogliono fornire come dati statistici ai Sindacati e all’opinione pubblica”.

FP CGIL Polizia Penitenziaria – Carcere di Santa Maria Capua Vetere, Sezione “Nilo” fuori controllo. Personale di Polizia Penitenziaria in stato di agitazione, oggi incontro con il Provveditore della Campania che si recherà nel carcere.

CASERTA – “La Sezione “Nilo” del carcere di Santa Maria Capua Vetere è praticamente diventata uno spazio al di fuori del regolamento penitenziario. Si moltiplicano le manifestazioni violente da parte dei detenuti senza che l’amministrazione penitenziaria metta in atto le proprie regole in termini di provvedimenti disciplinari e spostamenti in altre carceri dei detenuti più violenti. Per questo motivo, da ieri il personale di Polizia Penitenziaria del carcere casertano, ha deciso di rimanere in servizio oltre il normale orario di lavoro in una sorta di autoconsegna”.

Lo comunica Orlando Scocca, FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria: “Nella giornata odierna è stata annunciata la visita del Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria a cui, da parecchi mesi, chiediamo di intervenire di persona per ristabilire le minime regole penitenziarie nel carcere Sammaritano. Il Provveditore ha affermato che ascolterà le ragioni della protesta dei Poliziotti”.

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Il carcere di Santa Maria Capua Vetere, balzato alla cronaca per i noti fatti del 2020, da anni subisce una gestione ed una considerazione dal parte dell’amministrazione penitenziaria regionale e nazionale a dir poco discutibile. Anche i recenti distacchi di personale di Polizia Penitenziaria dalle carceri del nord a quello di Santa Maria Capua Vetere, definiti “temporanei”, sembrano più che altro distacchi di favore che hanno stravolto la graduatoria di assegnazione presso il carcere casertano prevista dall’interpello nazionale, precludendo la possibilità a chi era piazzato ai primi posti della graduatoria di raggiungere finalmente una sede più vicina alla propria famiglia”.

“Ascolteremo le parole del Provveditore della Campania – conclude Manna – che oggi vorrà rivolgere ai colleghi di Santa Maria Capua Vetere e poi valuteremo le altre manifestazioni di protesta”.

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