Fuori gli abusivi, dentro i legittimi proprietari: arrivano i primi interventi delle forze dell’ordine sugli immobili occupati abusivamente. Liberi in 24 ore: è l’effetto del Dl Sicurezza
di Roberto Giordano – dalla Redazione Centrale del Quotidiano l’Italiano ROMA – Avere una “Casa” in cui poter vivere è…
di Roberto Giordano – dalla Redazione Centrale del Quotidiano l’Italiano
ROMA – Avere una “Casa” in cui poter vivere è un diritto ma lo è ancor di più per quelli che in quanto proprietari di un’abitazione (acquistata magari a costo di grandi sacrifici) se la vedono espropriare da un giorno all’altro con azioni truffaldine.
Bene ha fatto dunque il Governo Meloni a porre un severo argine al malaffare delle occupazioni a ruota libera da parte di chi sperava ancora nella clemenza delle leggi e nell’impotenza di quanti sono chiamati a difenderla e a farla rispettare.
La Camera ha approvato il decretosicurezza che ora va in Senato per la seconda lettura. I sì sono stati 163, i no 91, gli astenuti 1
Sono in tutto 14 i nuovi reati che vengono introdotti e 9 le aggravanti aggiuntive. In 39 articoli il decreto sicurezza, che ha sostituito il ddl approvato in prima lettura alla Camera e poi ‘arenatosi’ al Senato anche a seguito dei rilievi sollevati dal Colle, riscrive diversi articoli del codice penale e di procedura penale, prevedendo nuovi reati che spaziano dalla resistenza passiva alla ribattezzata dalle opposizioni ‘norma anti Gandhi’, fino alla stretta sulla cannabis light, a un nuovo regime per le detenute madri e alle cosiddette norme ‘anti No-Tav e anti No-Ponte’.
Anche sul fronte aggravanti si aggiungono fattispecie, come quella prevista per i reati commessi nei pressi delle stazioni ferroviarie o delle metropolitane o quelle relative alle truffe a danno degli anziani. Viene poi estesa la non punibilità dell’operato degli agenti dell’intelligence e si velocizzano gli sgomberi di immobili occupati.
Il decreto riproduce sostanzialmente i contenuti del disegno di legge sicurezza: confrontando i testi dei due provvedimenti sono 12 gli articoli che hanno subito modifiche, anche minime, rispetto al testo originario.
Tra le modifiche più consistenti rientrano le norme sulle detenute madri e quelle relative alle sim telefoniche per cittadini extra Ue.
- Lotta a terrorismo e criminalità organizzata. Il decreto introduce nuove fattispecie di reato, come la detenzione di materiale con finalità di terrorismo che viene punita con la reclusione da 2 a 6 anni, e la diffusione online di istruzioni per compiere atti violenti o sabotaggi (art. 270-quinquies.3 c.p.). Sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, si estendono le verifiche antimafia anche alle imprese che aderiscono al ‘contratto di rete’. Si esclude che il prefetto possa procedere d’ufficio a limitare alcuni effetti dell’informazione interdittiva antimafia per garantire adeguati mezzi di sussistenza ai familiari del destinatario della stessa.
- Lotta all’usura. L’art. 33 del provvedimento prevede che gli operatori economici vittime del reato di usura, beneficiari dei mutui erogati ai sensi dell’art. 14 della legge 108/1996, siano affiancati da un esperto incaricato di assisterli nel percorso di rilancio economico e reinserimento nel circuito legale.
- Occupazioni case. Nasce il reato di occupazione arbitraria di immobile e si prevede la possibilità per la polizia giudiziaria di disporre il rilascio immediato dell’immobile occupato, anche senza mandato del giudice, in caso di occupazioni illegittime.
- Tutele per forze dell’ordine. Viene rafforzata la tutela penale per le forze di polizia e aumentano le pene per lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Si introduce una circostanza aggravante se il fatto è commesso nei confronti di un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza con l’aumento di pena fino alla metà e un’ulteriore circostanza aggravante in caso di atti violenti commessi al fine di impedire la realizzazione di un’infrastruttura. Si prevede la possibilità di dotare le Forze di polizia di dispositivi di videosorveglianza indossabili (bodycam), idonei a registrare l’attività operativa nei servizi di mantenimento dell’ordine pubblico, di controllo del territorio, di vigilanza di siti sensibili e in ambito ferroviario e a bordo treno e quella di utilizzare dispositivi di videosorveglianza, anche indossabili, nei luoghi e negli ambienti in cui vengono trattenute persone sottoposte a restrizione della libertà personale. Viene inoltre introdotto un sostegno economico destinato alle spese legali fino a 10.000 euro per agenti coinvolti in procedimenti penali relativi al servizio.
- Carceri e centri migranti. Nasce il nuovo reato di ‘rivolta all’interno di un istituto penitenziario’, che punisce le condotte di promozione, organizzazione o direzione e partecipazione a una rivolta consumata all’interno di un istituto “da tre o più persone riunite, mediante atti di violenza o minaccia, tentativi di evasione o atti di resistenza anche passiva che impediscono il compimento degli atti d’ufficio o del servizio necessari alla gestione dell’ordine e della sicurezza”. Si prevede la reclusione da 1 a 5 anni (carcere) o 1 a 4 anni (Cpr) per chi partecipa con violenza, minaccia o resistenza all’autorità e fino a 18 anni di reclusione quando la rivolta provochi morte o lesioni gravi.
- Proteste in piazza e blocchi ferroviari. Viene prevista una nuova circostanza aggravante per i delitti non colposi contro la vita e l’incolumità pubblica e individuale, contro la libertà personale e contro il patrimonio, o che comunque offendono il patrimonio, qualora commessi all’interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane o all’interno dei convogli adibiti al trasporto passeggeri. Si aggrava anche la pena per il reato di danneggiamento in occasione di manifestazioni pubbliche. Si estende il cosiddetto Daspo urbano a coloro che risultino denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti, per delitti contro la persona o contro il patrimonio commessi nelle aree interne e nelle pertinenze di infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano. Si estende l’arresto in flagranza differita al reato di lesioni personali gravi o gravissime a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico, commesso in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico. L’art. 14 del decreto trasforma in reato (prima era solo un illecito amministrativo) l’impedimento alla libera circolazione su strada o ferrovia, come nel caso degli attivisti per il clima.
- Accattonaggio e truffa. Pene più severe per chi impiega minori nell’accattonaggio e per chi commette le truffe. Si rafforzano gli strumenti di repressione delle truffe agli anziani, con l’introduzione di una specifica ipotesi di truffa aggravata con pene da due a sei anni e multa da euro 700 a euro 3.000.
- Stop alla cannabis light. Il decreto-legge vieta “la lavorazione, la distribuzione, il commercio, il trasporto, l’invio, la spedizione e la consegna delle infiorescenze della canapa coltivata anche in forma semilavorata, essiccata o triturata, nonché di prodotti contenenti o costituiti da tali infiorescenze, compresi gli estratti, le resine e gli oli da esse derivati”. Di fatto tutte le infiorescenze di canapa sono diventate illegali, indipendentemente dal loro contenuto di THC.
- Carcere e tutela dei minori. In materia di esecuzione della pena, si cancella l’obbligo di rinvio della stessa per le donne incinte e con prole e se ne preclude il rinvio facoltativo “se da ciò derivi una situazione di pericolo, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori delitti”. Si prevede la differenziazione nelle modalità di esecuzione della pena tra la madre di figli di età fino a 1 anno e delle madri di figli di età da 1 a 3 anni.
Le opposizioni in Aula con cartelli ‘Decreto Paura’. La maggioranza in coro: ‘Onestà, onestà’
‘Decreto paura’ e Né libere né sicure’ sono alcuni dei cartelli che i parlamentari dell’opposizione sollevati in Aula prima del voto finale sul decreto sicurezza. Dai banchi delle opposizioni durante il voto sono partite le grida ‘Vergogna’ mentre la maggioranza ha fatto un coro ‘Onestà, Onestà’.
I cartelli sono stati fatti abbassare dai commessi mentre il voto del provvedimento è stato sottolineato da un applauso della maggioranza. Pd, M5s ed Avs avevano fogli anche con le scritte ‘La protesta non si arresta’; ‘La democrazia non si piega’ e ‘Né liberi, né sicuri’.

Via-libera-al-decreto-sicurezza-tutele-legali-e-bodycam-per-polizia.-Meloni-Norme-sacrosante. (Foto AdnKronos)


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