Monday, December 11, 2023
Quotidiano Nazionale Indipendente


Gorbaciov, l’involontario padre della globalizzazione.

Fu il crollo dell’Unione Sovietica a spalancare le porte alla globalizzazione, Gorbaciov non ha previsto le conseguenze disastrose del post-comunismo, per intenderci quelle che hanno permesso l’ascesa al potere di Putin il restauratore.


di Nicola Mongiardo

L’opinione di Nicola Mongiardo per il Quotidiano l’Italiano

ROMA – Gorbaciov ha dato una grande possibilità all’umanità cioè quella di poter costruire una nuova società globale che comprendesse anche la sua Russia, purtroppo noi occidentali l’abbiamo sprecata mettendo (come al solito) il profitto al centro di tutto. Abbiamo esportato sfruttamento e abbiamo creato la categoria dei poverissimi che in tutto il blocco sovietico non esisteva (le persone non sguazzavano nell’oro, ma non morivano neanche di fame), più tante altre bastardate.

La globalizzazione doveva essere la “perla” dell’occidente, ma si è tramutata in merda, quella che ha sommerso milioni di persone costrette a lavorare per pochi dollari all’ora nelle zone più disparate del pianeta. A conti fatti la globalizzazione è la peggiore dittatura che possa esistere, non ha nulla di umano, i diritti dell’individuo in occidente nascono da ben altre fonti sostenute da secoli di pensiero e filosofia.

Sia chiaro che quella merda di cui dicevo prima ha arricchito gli amici fidati di Putin, come sempre un fenomeno atto a regolare una massa necessità di pochi ricchi e milioni di subalterni che tirano a campare.

La festa è finita! La globalizzazione è morta (nella migliore delle ipotesi sospesa a tempo indeterminato). Da tutto ciò l’occidente deve capire cosa farà in una società de-globalizzata, deve capire che per esportare la democrazia e tutti quei nobili valori a essa associata bisogna usare l’arte della diplomazia, del dialogo, ma anche della fermezza (per esempio sbattere la porta in faccia senza troppi indugi a una nazione che sistematicamente non rispetta e non condivide i nostri valori).

Finora abbiamo mandato in avanscoperta fast-food pro-colesterolo, marchi di lusso, bolidi su quattro ruote e una valanga di prodotti usa e getta che hanno inquinato il pianeta, abbiamo esportato le peggiori stupidità commerciali conquistando le fasce più giovani (Russia compresa). Dobbiamo capire che quei giovani cresceranno e quando lo faranno si renderanno conto della pochezza e del vuoto che gli abbiamo offerto. La prossima volta (se mai ci sarà) magari manderemo avanti il nostro concetto di giustizia, di equità, di emancipazione, magari manderemo qualche libro di Platone, Aristotele, Nietzsche, uno spartito di Beethoven, faremo capire che la nostra democrazia non è un panino con doppio hamburger e patatine fritte.

Postilla bastarda: il nostro sistema basato sulla folle corsa del consumismo e dell’accumulo di ricchezza esploderà (sta già esplodendo) e noi esseri umani (occidentali) saremo le macerie.

Michael Gorbaciov
Testatina rossa

Comments


Lascia un commento