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Wednesday, January 8, 2025
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HOMO SAPIENTISSUMUS

La stiamo chiamando intelligenza artificiale generativa, capito bene? GENERATIVA, senza renderci conto che stiamo rinunciando ad una funzione fondamentale della specie, quella della riproduzione ex novo, non solo certo di individui, che resta una prerogativa, almeno per il momento, degli umani, ma della creazione di arte, cultura, comunicazione, fantasia, innovazione, da parte di macchine: Matrix modus vivendi.

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Cultura Editoriali In Evidenza News Regionali Politica Italiana Rubriche , at 25 Novembre 2024 Tag: , , , , , ,

L’Opinione di Francesco Chiucchiurlotto dalla Redazione Politica per il Quotidiano l’Italiano

VITERBO – Sarà che mi sono fissato sulla “predicazione” di Umberto Galimberti, ma trovo nelle sue formulazioni concettualfilosofiche delle chiavi di lettura della realtà che ci circonda, anche terrificanti oltre che azzeccate.

C’è una sequenza temporale che egli ci propone di continuo, quella della primazia di valore, senso ed efficacia, prima della politica/religione, poi dell’economia, infine oggi della tecnica.

La tecnica non ha altro scopo che sé stessa, cioè ottenere il massimo dei risultati con il minor impiego di mezzi; mi vengono in mente dei riscontri, probabilmente discutibili, ma molto chiari e diretti: l’uso del cellulare, non certo il furgone per il trasporto dei detenuti come ironizza lui, ma lo smartphone et similia, e le armi nucleari et similia.

Sul primo strumento di una tecnica in continua evoluzione e perfezionamento, non possiamo che riconoscerne il potere ormai pervasivo ed immanente nella quotidianità nostra e di chi ci sta accanto in famiglia, nei social media, nelle relazioni pubbliche.

Già con esso ci divertiamo, ci informiamo, comunichiamo, paghiamo nei negozi o con l’home banking, siamo identificati e presto saremo interfaccia di ogni tipo di autorità pubblica e privata e sempre più spesso dalla nostra capacità di maneggiare la tecnica che lo supporta, dipende una buona parte della qualità della nostra vita giornaliera.

In famiglia ormai l’età del suo possesso e del suo impiego scende a precipizio sino ai neonati che ci si distraggono nella culla o nel passeggino, e che appena possibile imparano a smanettare acquisendo la tecnica del pulsante.

Cioè, un risultato di qualsiasi genere, non si ottiene più attraverso il ragionamento, l’esperienza, la creatività, ma premendo un tasto, un pulsante, fare un qualsiasi clic.

La stiamo chiamando intelligenza artificiale generativa, capito bene? GENERATIVA, senza renderci conto che stiamo rinunciando ad una funzione fondamentale della specie, quella della riproduzione ex novo, non solo certo di individui, che resta una prerogativa, almeno per il momento, degli umani, ma della creazione di arte, cultura, comunicazione, fantasia, innovazione, da parte di macchine: Matrix modus vivendi.

L’altra qualità intrinseca alla specie umana è l’aggressività difensiva che insieme alla capacità riproduttiva ci assicura la permanenza sul pianeta, come del resto è sinora avvenuto.

Certo che da essa derivano le guerre, lo scatenamento dei peggiori istinti animaleschi motivati da una qualsivoglia minaccia da cui difendersi con qualsiasi mezzo, compreso, cronaca di questi giorni, con le armi di estinzione, non solo del nemico, ma dell’umanità.

Anche in questo caso è la tecnica che assorbe la filiera di valori passata, di politica ed economia, di deterrenza, dissuasione, distensione, disarmo, come avvenne per la Guerra Fredda.

E’ la tecnica dei missili supersonici non intercettabili, delle bombe atomiche limitate e tattiche, dei droni superintelligenti, dei devices tascabili e di uso quotidiano pronti ad esplodere, e quant’altro scopriremo solo vivendo o morendo.

Una volta si diceva “è la politica bellezza!”, ma se la politica oggi non servisse più o fosse subordinata completamente alla tecnica ed in particolare alla tecnica bellica?

Che ce ne faremmo delle perorazione di Papa Francesco, se ci servissero tanti e nuovi Oppenheimer ?

Francesco Chiucchiurlotto *

*Francesco Chiucchiurlotto, laureato in Giurisprudenza. È stato Sindaco del Comune di Castiglione in Teverina (Viterbo) – Consigliere Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia A.N.C.I.

La tecnica non ha altro scopo che sé stessa, cioè ottenere il massimo dei risultati con il minor impiego di mezzi; mi vengono in mente dei riscontri, probabilmente discutibili, ma molto chiari e diretti: l’uso del cellulare, non certo il furgone per il trasporto dei detenuti come ironizza lui, ma lo smartphone et similia, e le armi nucleari et similia.

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