Sunday, June 22, 2025
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I BAMBINI DI GAZA – L’opinione di Francesco Chiucchiurlotto

Il 7 giugno bisogna manifestare con la stessa consapevolezza ed energia contro entrambe le cause della guerra; non farlo per entrambe servirà solo ad alimentare il conflitto, ed a moltiplicare le vittime a noi più care come i bambini!

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Cultura Editoriali In Evidenza News Regionali Politica Italiana Rubriche , at 31 Maggio 2025 Tag: , , , , , , ,

L’Opinione di Francesco Chiucchiurlotto dalla Redazione Politica per il Quotidiano l’Italiano

VITERBOI BAMBINI DI GAZA

Ho un caro amico che si intende da anni di geopolitica scrivendo su giornali e riviste e dibattendo nelle tv, di molti attuali e pregnanti argomenti e che in un recente intervento ha posto una domanda tremenda: la strage di bambini non è uguale in tutte le aree del mondo in guerra?

L’ovvio riferimento è a quel che sta avvenendo a Gaza, con il quotidiano stillicidio di orrore, amplificato con il dettaglio quotidiano del numero dei bambini uccisi.

Non entro in quel sanguinoso contesto di torti e ragioni che contrassegna la guerra asimmetrica tra Hamas, non tutti i Palestinesi, e Netanyahu, non tutti gli Israeliani, ma in quello che diviene da noi percezione, emozione, opinione, su di un tema sensibile come la morte di bambini, come effetto orribile e terrificante di una guerra.

E ci si chiede: ma solo qui succede? La nostra attenzione e compassione si può limitare solo a ciò che i media risaltano? C’è dell’altro ugualmente terribile che deve interessarci?

Solo in questi ultimi due mesi, per esempio,  nella città di Al-Fashir, capitale del Darfur settentrionale, in Sudan, sono stati uccisi almeno un centinaio di bambini, molti altri che sono sopravvissuti resteranno mutilati; dieci giorni fa violenti attacchi hanno nuovamente colpito ad Al-Fashir, il campo per sfollati di Zamzam e Abu Shouk. In questi contesti hanno perso la vita circa 20 bambini oltre ad alcuni operatori umanitari.

La città di Al-Fashir e i campi profughi citati, contano circa 400mila persone, oltre la metà sono a rischio sopravvivenza in carenza di immediati aiuti; l’area interessata nel suo complesso annovera circa un milione di persone in drammatico disagio, e si stima che i bambini siano a rischio di vita per questioni alimentari.

Da inizio 2025 gli Stati del Darfur sono stati lo scenario dove si sono verificate le maggiori violazioni contro i bambini: violenze di ogni genere, stupri e stragi che sono in fase di aumento. Dati ufficiali riportano che nel Sudan il numero di bambini vittime di violenza sia aumentato di oltre l’80 per cento rispetto al primo quadrimestre del 2024

Ma quanti Darfur ci saranno nelle 33 guerre in corso? Del resto la seconda guerra mondiale uccise, mutilò o danneggiò in modo permanente, oltre 50 milioni di bambini, un milione uccisi solo nella sola Shoah; perché solo Gaza?

Allora come si fa a trovare la MISURA soggettivamente umana, moralmente irreprensibile per giudicare senza enfasi o commozione, senza cedimenti emotivi, e contribuire a trovare una giusta posizione; per la quale purtroppo non vanno escluse speculazioni  vergognose.

Intanto c’è da fissare dati e responsabilità, mai perfette ed incontrovertibili ma necessarie: Netanyahu, è stato sinora sottovalutato, ha commesso, oltre agli attacchi indiscriminati sui civili,  il crimine di istigazione al delitto: non è ragionevole né credibile che non sapesse della città sotterranea armata che Hamas, già da lui sostenuta, stava costruendo con i soldi dell’Iran, dopo aver espulso dalla striscia Al Fatah, uccidendone i capi.

Quindi tutto ciò per poter rispondere ad un certo “7 ottobre”, per distruggere ogni velleità d’indipendenza e statuizione palestinese, non solo a Gaza ma anche in Cisgiordania.

Nell’altro parallelo criminale c’è Hamas, un gruppo terroristico fondamentalista, che vorrebbe la distruzione di Israele e la creazione di uno Stato Palestinese Islamista, mentre la creazione dell’enorme dedalo di tunnel sotto centri civici sensibili, scuole, ospedali, condomini, è la prova del fatto che il gruppo protegge solo i propri combattenti, mentre lascia i civili, compresi i bambini, in superficie senza alcun sistema di protezione, alimentazione, cura, ad uso esclusivo dell’effetto sui media.

Il 7 giugno bisogna manifestare con la stessa consapevolezza ed energia contro entrambe le cause della guerra; non farlo per entrambe servirà solo ad alimentare il conflitto, ed a moltiplicare le vittime a noi più care come i bambini!

Francesco Chiucchiurlotto *

*Francesco Chiucchiurlotto, laureato in Giurisprudenza. È stato Sindaco del Comune di Castiglione in Teverina (Viterbo) – Consigliere Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia A.N.C.I.

I bambini a Gaza vivono tra le macerie della guerra (Foto AdnKronos)
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