Il Catanzaro Campione d’Italia di Lega Pro. Il Pescara ci prova a guastare la festa e finisce di rigore …in parità!
Al Ceravolo i “Delfini” (che a dir il vero son sempre più simpatici, amici dell’uomo e addomesticabili degli Squali) nonostante la presenza del “mago” Zeman non hanno riconosciuto anzitempo la superiorità delle Aquile e si son battuti fino alla fine per guastar la festa…
di Riccardo Colao (Il punto del direttore del Quotidiano l’Italiano)

ROMA – “Sei grande, grande, grande Come te sei grande solamente tu“… Ci piace iniziare il “pezzo” del match tra Catanzaro e Pescara con le parole della celeberrima canzone dal titolo “Grande Grande Grande” cantata nel secolo scorso dalla mitica Mina…
I motivi sono due il Catanzaro è veramente grande… e poi “mina” inteso non per la straordinaria “Mina Anna Mazzini” ma nel significato di “comu mina” alias “mena” (dal verbo menare nel cioé come randella sportivamente e asfalta gli avversari, distribuendo “paliatoni” almeno prima di oggi).
All’andata il Pescara perse per tre reti a zero (gol di Situm nei primi cinque minuti e doppietta di Martinelli nella ripresa). E per gli adriatici iniziò il sisma del nono grado della scala Mercalli-Vivarini che lo portò ad abbandonare la lotta per il vertice della classifica.
Per i biancocelesti quel match fu letale né è più e né meno sul genere della fionda, arma biblica: tre sassate e tre punti per i giallorossi.
Al Ceravolo i “Delfini” (che a dir il vero son sempre più simpatici, amici dell’uomo e addomesticabili degli Squali) nonostante la presenza del “mago” Zeman non hanno riconosciuto anzitempo la superiorità delle Aquile e si son battuti fino alla fine per guastar la festa…
Iemmello e “beautiful company” calcando il manto verde di casa han giocato sul velluto delle 27 vittorie che assieme ai 5 pareggi – siccome come diceva Totò “è la somma che fa il totale” ha collocato il Catanzaro – solidamente e inattacabilmente – sulla vetta della classifica; totalizzando 86 punti. Cioé + 15 sul Crotone, + 31 sul Pescara, precisamente alle ore 14,30 del 26 marzo (ora legale appena subentrata) con una potenza di fuoco di 88 gol all’attivo e solo 13 subiti. Quale altro risultato avrebbe potuto essere prevedibile se non la vittoria giallorossa? E invece accade che sia il Pescara in qualche maniera ad accampare diritti di “cantare vittoria” stoppato e congelato allo scadere del “regular time”. Le cifre si aggiornano infine, dopo il 90′, a 90 reti all’attivo e 15 al passivo.
Gli ospitati si son presentati come terza forza del campionato ad “appena” 16 distanze dalla vicecapolista (che tanto per continuare a far figure di …. Lerda anche col “Pandoro” Zauli ha colto l’ennesimo pareggio (2-2 a Latina). E,come nella canzone di Mina che recita “Con te dovrò combattere… “, Mister Vivarini aveva dichiarato con onestà e intelligenza sportiva… consapevole che un avversario, nel mondo del calcio, forte o meno che sia è pur sempre qualcuno da studiare e da prendere con le classiche molle se lo si vuole battere, che non avrebbe fatto sconti a nessuno..
Dunque gara sostanzialmente e inizialmente ad ostacoli salvo poi aver trovato la chiave di “svolta” che ha consentito di acquisire un punto (in zona Cesarini) con cui le Aquile – a fine match – possono orgogliosamente svettare sulla tacca della quota 87.
Primo tempo combattuto e vivace soprattuto per merito – è onesto riconoscerlo – del Pescara che è stato interprete di un gioco produttivo del momentaneo vantaggio ad opera di Lescano (non è parente del Trio…) . La rete – a nostro modesto parere – è stata viziata da una pressione irregolare di Hamza Rafia che, nella peggiore delle interpretazione della smorfia indossa la maglietta n°17, su Ghion. Scippa in perfetto stile “casbah” il pallone che perviene al bomber adriatico e c’é poco da rimediare per Fulignati.
Mai come in questa partita il “numer one” è stato ripetutamente chiamato in causa per neutralizzare le occasioni da gol. Al palo pescarese, colto nei primi istanti del match, risponde la traversa di Iemmello al 22′. Il bomber è stato particolarmente sfortunato avendo potuto già realizzare almeno due gol in altrettante occasioni. Però ci preme scrivere qualche concetto sull”arbitra” Maria Marotta della sezione di Sapri, (tanto per far contenta la signora Boldrini). Il fatto di essere donna non la esimeva dal conoscere il regolamento del giuoco del Calcio. Se non ha commesso errori più del possibile (ma son bastati a consentire al Pescara di uscire indenne dal Ceravolo) deve ringraziare i suoi assistenti (Emanuele De Angelis della sezione di Roma 2 e Marco Lencioni della sezione di Lucca. Quarto ufficiale: Giuseppe Maria Manzo della sezione di Torre Annunziata). E’ pur vero che molti dei suoi colleghi uomini non posseggono neppure il fiato per far trillare il fischietto tuttavia per quanto si è visto è molto più bella che abile in queste vesti. Un modo per “recintarla” nella categoria dei campionati femminili dove potrà anche eccellere… oggi ha registrato una pagina molto dubbia della sua carriere sportiva.
Nella ripresa la qualità delle capacità arbitrali sono andate scemando assieme al fiato. Sempre distante dalle fasi gi gioco e sovente in ritardo su ogni decisione. Non riusciamo a comprendere per quali meriti possa essere stata spedita a dirigere l’incontro. Scaramucce in campo tra i contendenti che si susseguono per via delle sue mancate applicazioni del regolamento fino a quando Lescano non sfrutta l’occasione e riporta in vantaggio il Pescara che approfitta del clima teso intorno al 65′ per cogliere il raddoppio con Lescano (che non fa parte del Trio però coglie la personalissima doppietta)…
Iemmello due minuti dopo realizza con un colpo di testa ma il punto del nuovo pareggio è annullato per un fuorigioco inesistente visto solo dal tirapiedi, operante sulla fascia della Tribuna Coperta, della signora Marotta mentre questa strana figura di arbitro in gonnella grazia Brosco che si distingue per cattiveria e scorrettezze ed ha già ricevuto un primo giallo.
Poi trova il modo per superarsi regalando un rigore all’89’ ai Giallorossi che nessun altro avrebbe mai decretato,,, buon per le Aquile e per Cianci che dal dischetto impone il pareggio e salva il Ceravolo dalla profanazione del Tempio!
“E se l’artimetica – come soleva ripetere l’uomo politico catanzarese Bernardino Grimaldi – non è un’opinione” consideranco come in calendario ci siano altre quattro partite disputabili, quota 100 è ancora raggiungibile ma non più oltrepassabile nella migliore delle ipotesi, mentre almeno fa 90 per i gol realizzati. (Per gli amanti della storia, oltre che del calcio ricordo che nel 1879 dopo la caduta del governo Cairoli a causa della “tassa sul macinato”, Bernardino Grimaldi si rifiutò di far parte del nuovo esecutivo e il 28 Novembre nell’esporre il suo dissenso, esclamò: «Per me, tutte le opinioni sono rispettabili ma, ministro o deputato, ritengo che l’aritmetica non sia un’opinione». Atto parlamentare del 28 Novembre 1879. n.d.d.)
Lo scopriremo solo vivendo e soprattutto lo apprenderemo nel corso dell’ultimo mese di campionato prima che questo strano giocattolo che è la Lega Pro si trasformi nella lotta per i play-off. Li lasciamo volentieri ai tifosi del Crotone, del Pescara e di tutte le altre compagini dei gironi A, B e C che dovranno affrontarli.
Noi ci siamo stati all’interno di questo tritacarne del calcio e ne sappiamo qualcosa…ma oggi è meglio non pernsare più a quel che è stato. “Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato a dato” e anche se non “simme ‘e Napule” … e noi paisà” preferiamo restare con orgoglio catanzaresi!
Ultima annotazione di merito: bella la cerimonia di premiazione con la consegna della Coppa ai Campioni d’Italia del girone C che già da sette giorni – nei “Giardini di Marzo” “che si vestono di nuovi colori” sono stati promossi in serie B !
Come sempre e per sempre ,,, Giallorossamente vostro
Riccardo Colao
Per chi volesse rivedere “MammaCinema” clicchi sul link sottostante
https://elevensports.com/it/view/event/clfkw3eaznf410jgrhiao8blm





IL MATCH VISTO DALLA TRIBUNA STAMPA
NEL PRE-MATCH LA CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DELLA LEGA PRO MATTEO MARANI E DEL PRESIDENTE DEL CATANZARO FLORIANO NOTO
di Lorenzo Fazio per il Quotidiano l’Italiano –

CATANZARO – PESCARA LE AQUILE SOFFRONO IL PESCARA MA NON LASCIANO BATTERE
CATANZARO – A margine della della sfida tra Catanzaro e Pescara, il presidente della Lega Pro ha risposto alle domande dei giornalisti nella sala stampa dello stadio “Ceravolo”. Ecco le sue parole:”Sono felice di essere qui. Ho grande piacere che vivere questa giornata con tante famiglie giallorosse che ho visto al mio arrivo. Sono passato anche da Cutro ad omaggiare le vittime della tragedia, mi sembra doveroso. L’impatto del “Ceravolo” è meraviglioso e sono felice per Floriano Noto, la sua società è un modello e fare calcio non è facile ma grazie ad imprenditori come lui queste imprese sono possibili. Catanzaro per me è storia del calcio. Ricordo Emanuele Giacoia che faceva le dirette di Catanzaro. Calciatori fantastici sono passati da qui come Edy Bivi, Massimo Mauro e Massimo Palanca. Auguri a tutti voi, il Catanzaro da un grande contributo a tutta la collettività. Una giornata bellissima che molti tifosi si porteranno nel cuore per sempre. Floriano Noto ha fatto un grande regalo a questa gente, forse non ci ha pensato. Ho sempre seguito il Catanzaro con questa passione forte della gente. Ringrazio Crotone e Catanzaro perché nel derby hanno omaggiato le vittime di Cutro, come Lega Pro siamo stati i primi a proclamare il minuto di silenzio. Il Catanzaro va in B e molte piazze guarderanno con attenzione a questa città ed è giusto che questa società faccia il suo percorso. Io sono a favore delle seconde squadre e della formazione dei giovani a favore della sostenibilità. Mi sembra che il calcio italiano ha bisogno di una grande mano”. A seguire il presidente Noto ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Grazie a Matteo Marano, uomo leale e corretto e persona di grande spessore. Per la scaramanzia dei catanzaresi eravamo rimasti con lui che sarebbe venuto a promozione ottenuta ed è stato così”.
CATANZARO-PESCARA 2-2 (22′ Lescano, 35′ Curcio, 65′ Lescano – 89 Cianci – rigore)
Il giorno della grande festa del Catanzaro davanti ad un “Ceravolo” gremito e a tinte giallorosse. A partecipare alla giornata giallorossa il Pescara di Zdenek Zeman in quella che è stata un bello spettacolo di sport, davanti al Presidente della Lega Pro Matteo Marani. Avvio sprint del Pescara con una mischia pericolosa in aerea che porta quasi al goal. Zeman perde Palmiero per infortunio e dentro Aloi al suo posto. Risponde il Catanzaro con un tiro dalla distanza di Curcio e una clamorosa occasione fallita da Iemmello su assist di Sounas. Al 12′ palo di Aloi su deviazione di Fulignati, bravo anche nella reattività a smanacciare la sfera. Al 22′ passa il Pescara su una disattenzione della difesa di casa e Facundo Lescano porta avanti i suoi. Risponde il Catanzaro un minuto dopo due volte con Iemmello, prima con una conclusione da centrocampo di poco alta sopra la porta di Plizzari e poi con un colpo di testa che centra la traversa e si spegne sul fondo. Alla mezz’ora corner per il Catanzaro con Iemmello che manda alta la sfera di testa. Risponde Lescano di testa nell’area piccola che finisce alla destra di Fulignati. Al 34′ Rafia ci prova di destro in area ma Fulignati respinge attentamente. Al 35′ il pari del Catanzaro con Curcio che, involato verso la porta avversaria, la spacca di sinistro con una traversa-rete che fa esplodere lo stadio. Al 39′ ci prova ancora Curcio ma stavolta la spara alta. Curcio protagonista di questa prima frazione di gioco e ci prova anche con una bella rovesciata che finisce di poco a lato. Termina così il primo tempo. Avvio di ripresa equilibrato con nessuno spunto degno di nota. Partita leggermente nervosa, un giallo anche a Brighenti per il Catanzaro. Al 65′ ancora Lescano non perdona e realizza la sua doppietta personale, andando ad esultare sotto i 110 tifosi ospiti giunti a Catanzaro. Il Catanzaro prova a reagire e va a segno con Iemmello di testa ma l’assistente sbandiera un offside alquanto dubbio. Ancora i padroni di casa dalle parti di Plizzari due volte con capitan Martinelli che prima colpisce la traversa e poi manda alto di testa. Il Pescara avrebbe l’occasione per tris con Merola, su errato disimpegno di Situm, ma Fulignati ci mette una pezza. Vivarini manda in campo i vari Pontisso, Brignola, Tentardini, Cianci e Katseris a dar man forte alla manovra offensiva. Al 90′ il goal del pari di Pietro Cianci su calcio di rigore per un fallo di mano in area. Termina in partita la sfida tra Catanzaro e Pescara. Il post gara è la sfilata di tutti i calciatori giallorossi davanti al proprio pubblico e la premiazione finale con Martinelli che alza al cielo la coppa della Lega Pro per i campioni del girone C. Il campionato del Catanzaro prosegue e domenica prossima sfida in trasferta col Giugliano in quel di Avellino.
IL TABELLINO AL FISCHIO D’INIZIO:
CATANZARO (3-5-2) Fulignati; Martinelli, Brighenti, Scognamillo; Situm, Ghion, Verna, Vandeputte; Sounas, Curcio; Iemmello. All. Vincenzo Vivarini
A DISPOSIZIONE: Rizzuto, Sala, Fazio, Gatti, Megna, Tentardini, Welbeck, Rolando, Pontisso, Brignola, Katseris, Cinelli, Bombagi, Biasci, Cianci.
ASSENTI: nessuno
PESCARA (4-3-3) Plizzari; Crescenzi, Brosco, Mesik, Milani; Rafia, Palmiero, Kraja; Merola, Lescano, Kolaj. All. Zdenek Zeman
A DISPOSIZIONE: Sommariva, D’Aniello, Boben, Pellacani, Ingrosso, Gozzi, Aloi, Mora, Germinario, Delle Monache, Desogus, Vergani, Cuppone.
ASSENTI: Cancellotti e Gyabuaa.
ARBITRO: Maria Marotta di Sapri.
ASSISTENTI: Emanuele De Angelis di Roma 2 e Marco Lencioni di Lucca.
QUARTO UOMO: Giuseppe Maria Manzo della sezione di Torre Annunziata.
Note: Spettatori: dati vendita gara PESCARA:
11.691 biglietti
110 ospiti
11.691 Totali presenze
incasso 185.000 €





Comments