Friday, March 29, 2024
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“Il Maestro e Margherita”di Michail Bulgakov, un romanzo di amore e di occultismo

I suoi primi romanzi, “La Guardia bianca” e poi “Cuore di Cane” mettevano sotto accusa con velata ironia la burocrazia sovietica e la conseguente corruzione dei suoi dirigenti. Ma la fama di Bulgakov la si deve al suo più celebre romanzo “Il Maestro e Margherita”, un racconto, dove procedono a pari passo l’amore e l’occultismo


di Giovanna Curone

(dalla Redazione Letteraria del Quotidiano l’Italiano)

Michail Afanas’ Evic’ Bulgakov, nacque il 3 maggio 1891 a Kiev in Ucraina.

Per lungo tempo fu professore di religioni occidentali all’Accademia Spiriturale di Kiev.

Ben presto lasciò l’insegnamento per dedicarsi alla scrittura, ciò lo condusse ad una fama imperitura ma nello stesso tempo ad essere perseguitato sino alla morte dal regime stalinista. Lo scrittore come tutti gli ucraini considerava i russi degli invasori.

Michail Afanas’ Evic’ Bulgakov

I suoi primi romanzi, “La Guardia bianca” e poi “Cuore di Cane” mettevano sotto accusa con velata ironia la burocrazia sovietica e la conseguente corruzione dei suoi dirigenti. Ma la fama di Bulgakov la si deve al suo più celebre romanzo “Il Maestro e Margherita”, un racconto, dove procedono a pari passo l’amore e l’occultismo.

Il libro, si presenta paradossale e drammatico. Tutto ha inizio a Mosca, in un afoso pomeriggio di primavera, quando il diavolo sotto le spoglie del mago Wolland si presenta a due importanti personaggi della cultura sovietica nel periodo del terrore stalinista. Quando Wolland compare i due scrittori, Michail Berlioz e Ivan Nikolaevic, entrambi atei, stanno discutendo sull’esistenza di Dio. Pur divergendo su molti temi entrambi concordano nell’affermare, ad esempio che Gesù non è mai esistito, è solo una leggenda per creduloni.

Michail Afanas’ Evic’ Bulgakov

Wolland, che ha ascoltato la conversazione si avvicina ai due scrittori e attraverso un discorso tra il folle ed il delirante racconta loro che Gesù è esistito e lui stesso Wolland ha assistito al dialogo tra Ponzio Pilato e Gesù, non solo ma lui Wolland di professione negromante afferma di avere parlato con il defunto filosofo Emanuel Kant. Increduli i due scrittori pensano che il loro interlocutore sia pazzo. Nel corso del suo delirante discorso Wolland predice a Berlioz la sua prossima morte. Berlioz di li a breve muore davvero travolto da un tram. Stravolto per quanto è accaduto l’altro scrittore finisce al manicomio. Tra le tante storie riunite insieme dalla penna di Bulgakov, c’è la commedia “Farsa di un illusionista”, Wolland stesso, che indurrà il pubblico di un suo spettacolo a mutare gli abiti lasciando i vecchi sul palcoscenico e rivestendoli con nuovi alla moda. L’illusione finisce presto e tutto il pubblico si ritrova in mutande, chi in sottoveste per le vie di Mosca. Al centro di tutta la storia, però, è l’incontro tra il Maestro e Margherita: il primo è uno scrittore rinchiuso in manicomio perché sgradito al potere, la seconda è la moglie di un medico famoso. Margherita viveva nel lusso: non conosceva la coabitazione, era ricca e viveva in un appartamento molto grande. La donna era giovane ma infelice. Tra il Maestro e Margherita nasce l’amore. Mirabile è la descrizione di come i due si innamorano. “Come un assassino sbuca da un vicolo. Così colpisce il coltello, così colpisce l’amore!” Il Maestro una volta era stato ricco ma un critico letterario aveva stroncato il suo libro su Gesù rovinando senza appello la carriera del Maestro. Le sorprese, però non finiscono qui: Margherita, completamente nuda grazie a Wolland diviene una strega e partecipa ad un sabba. Anche la sua domestica vola insieme a Margherita ma lei è a dorso di un volgrse seduttore trasformato in verro. Entrambe le donne volano verso l’appartamento del critico Latunski, colui che ha rovinato il Maestro. Distruggono il suo appartamento terrorizzando il quartiere. Alla fine Margherita si riunisce al Maestro ed entrambi volano fino a raggiungere l’aldilà, dove incontrano Ponzio Pilato, triste e solitario in compagnia del suo fedele cane Banga.

Michail Afanas’ Evic’ Bulgakov

Il Maestro e Margherita fu messo al bando da Stalin. Bulgakov disperato aveva chiesto al dittatore di espatriare. Un giorno Stalin in persona telefonò allo scrittore e gli parlò in tono minaccioso: “Perché vuole lasciare la Russia? Si è stancato di noi?”.

Se oggi possiamo leggere l’epico romanzo è solo per il coraggio di alcuni amici di Bulgakov che nascosero il manoscritto. L’opera venne pubblicata solo nel 1957 quasi vent’anni dopo la morte del suo autore. Oggi la via Sadovaja, dove si svolse la vicenda descritta nel libro, è un luogo di culto: da tutto il mondo gli appassionati di questo incredibile libro vogliono vedere la casa dove si era installato Wolland.

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