Il ritorno della Statua Lignea di San Francesco più antica di Calabria a Fossato Serralta
Caduta nell’oblio, dopo la demolizione della chiesa dell’Annunziata, avvenuta nei primi anni ‘50 del secolo scorso, i più non la conoscono o non se la ricordano. Per le dimensioni, la statua è nota come S. Francesco ‘U Ranne per distinguerla dall’altra statua che abbiamo a Fossato a mezzo-busto. Non è una statua comune come tante se ne ammirano nelle varie chiese, il suo aspetto che rispecchia in tutto e per tutto la descrizione tradizionale delle fattezze del Santo, la comparazione con dipinti antichi raffiguranti il Santo lo confermano, ne fanno una più unica che rara raffigurazione del Santo Paolano, è la cosa più antica che conserva Fossato, è sicuramente l’immagine alla quale i nostri antichi padri hanno rivolto le loro preghiere e le loro speranze, è molto probabile che sia anche la statua più antica dell’intera Calabria, si farà una prova con l’esame al radio carbonio 14 per certificarlo.
di Francesca Saveria Chindamo – dalla Redazione Centrale del Quotidiano l’Italiano
ROMA – Sulla pista di lancio la Cerimonia di Accoglienza della Statua di San Francesco di Paola
a Fossato Serralta. Con il comunicato diramato dal Comitato che si occupa di gestire l’evento riceviamo e pubblichiamo: Siamo lieti di annunciare che il giorno 6 novembre 2024 alle ore 17:00,
presso la Parrocchia Santa Maria delle Grazie di Fossato Serralta, si svolgerà la cerimonia
di accoglienza della statua di San Francesco di Paola, recentemente restaurata grazie alla
raccolta fondi organizzata dalla parrocchia e che ha visto i fossatesi vicini e lontani (forte la
partecipazione dei comitati presenti all’estero formati da tanti fossatesi emigrati) le
associazioni del territorio (Pro Loco Fossato 2000) uniti per raggiungere questo grande
obiettivo.
Questo evento rappresenta un’importante occasione per la nostra comunità di riunirsi e
celebrare il ritorno di un simbolo di fede e spiritualità, rinnovato attraverso un attento
lavoro di restauro. Importanza che si ripercuote su tutta la Presila e su tutto il territorio
regionale in quanto in base agli studi che si stanno effettuando, la statua potrebbe essere
una delle prime rappresentazioni del Santo Patrono della Calabria, ovvero con una
datazione risalente a prima del 1600.
Il programma prevede:
Ore 17:00 Svelamento e Celebrazione Santa Messa presieduta da S.E.R. Monsignor Claudio
Maniago Arcivescovo metropolita diocesi Catanzaro-Squillace.
A seguire ore 18:30 presso il Centro di Aggregazione Giovanile si terrà il convegno sulla
storia e i lavori di restauro.
Interverranno:
- Don Maurizio Franconiere (Responsabile dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali
Ecclesiastici) - Professore Gianfrancesco Solferino (Storico dell’Arte)
- I responsabili della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le
province di Catanzaro e Crotone - I restauratori che hanno curato i lavori e i rappresentati della ditta Desta S.r.l.
Siete tutti invitati a partecipare a questo evento significativo, che sottolinea il valore della
nostra tradizione culturale e religiosa
“Francesco di Paola e Fossato Serralta, di sicuro l’inizio del rapporto con il suo Santo Protettore si perde nella notte dei tempi, fino ad oggi nessun documento scritto che ne potesse in qualche modo certificare l’origine, è stato mai trovato dagli studiosi – ci informa Luciano Dornetti, ricercatore, studioso e presidente della Pro Loco a Fossato – “Sappiamo però che nel 1650 esisteva una cappella nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore, dedicata al Santo Paolano. Ne fa riferimento un documento rinvenuto presso l’archivio diocesano di Catanzaro, infatti dice che: “un gruppo nutrito di artigiani cestai di Fossato si era recato in vescovato per chiedere il permesso di costruire ex novo una Cappella”.
L’avrebbero dedicata a “S.to Paolo primo eremita con imagine della Madre di Dio e di S. Stefano protomartire et l’anime del purgatorio” e questa cappella sarebbe stata costruita accanto alla cappella di San Francesco di Paola, quindi abbiamo un riferimento preciso, confermato anche dalle successive visite pastorali dei vescovi di Catanzaro: Mons. Fabio Olivadisio del 1651, Mons. Filippo Visconti del 1660, Mons. Emanuele Spinelli D’Acquara del 30 aprile 1717 e del Marchese di Fuscaldo del 1797, dopo il terremoto del 1783, dove si menziona un altare del Protettore S. Francesco da Paola, e qui si apre un’ altra questione che riguarda il titolo di Santo Protettore.
La vicenda di San Francesco da Paola, Protettore di Fossato, richiede una discussione.
Nessuno conosce il motivo per cui tale Santo sia stato eletto come Protettore, né l’epoca in cui sia stata effettuata una richiesta di intitolazione o sia pervenuto un riconoscimento ufficiale in questo senso.
Sappiamo, dalla storia generale, che il culto dei Santi patroni si diffuse nel ‘600, con nomine un po’ caotiche – a volta promosse da ecclesiastici, altre volte da civili, finché nel 1630 Urbano VIII, con un apposito “Decreto sull’elezione dei Santi in patroni”, non rese obbligatoria una richiesta formale e un’approvazione della Curia pontificia.
Se e quando questo iter sia stato intrapreso per S. Francesco, non lo sappiamo. Come abbiamo visto, è solo con i rilievi del Marchese di Fuscaldo, a fine ‘700, che si parla di Altare del ‘Protettore’ S. Francesco da Paola. In questa cappella o in questo altare sicuramente era custodita ed esposta ai devoti una statua che è pervenuta fino a noi.
Caduta nell’oblio, dopo la demolizione della chiesa dell’An-nunziata, avvenuta nei primi anni ‘50 del secolo scorso, i più non la conoscono o non se la ricordano. Per le dimensioni, la statua è nota come S. Francesco ‘U Ranne per distinguerla dall’altra statua che abbiamo a Fossato a mezzo-busto. Non è una statua comune come tante se ne ammirano nelle varie chiese, il suo aspetto che rispecchia in tutto e per tutto la descrizione tradizionale delle fattezze del Santo, la comparazione con dipinti antichi raffiguranti il Santo lo confermano, ne fanno una più unica che rara raffigurazione del Santo Paolano, è la cosa più antica che conserva Fossato, è sicuramente l’immagine alla quale i nostri antichi padri hanno rivolto le loro preghiere e le loro speranze, è molto probabile che sia anche la statua più antica dell’intera Calabria, si farà una prova con l’esame al radio carbonio 14 per certificarlo.
lo scorrere degli anni e le manomissioni che ha subito hanno lasciato ferite che sembravano incurabili, ma un accurato e complesso restauro presso il laboratorio Artium della ditta Desta Industrie S.r.l. hanno riportato la statua al suo splendore, uno splendore antico, antico di oltre quattrocento anni.
Nel 2019 fu fatto redigere un progetto di restauro dall’allora parroco don Simone Marchese approvato ed autorizzato dalla S.A.B.A.P. per le provincie di Catanzaro Cosenza e Crotone, e così si è proceduto al restauro che è durato oltre due anni.
La statua rientrerà a Fossato Serralta – conclude Dornetti – il 6 novembre p.v. e sarà accolta con tutti gli onori, da tutti i parrocchiani con la presenza di S.E. Arcivescovo della diocesi di Catanzaro Squillace Mons. Claudio Maniago.
Sopra: una fase del restauro dell’antica statua lignea raffigurante San Francesco di Paola;
Sotto la statua dopo il restauro così come sarà presentata al pubblico il 6 novembre come descritto nella parte in formativa del comunicato stampa:
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