Saturday, September 30, 2023
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Il terrorista Pietrostefani sconterà la condanna nelle patrie galere assieme ad altri nove suoi degni compagni comunisti

di Francois De Guisa (dalla redazione parigina) Anche se dopo tantissimi anni trascorsi dai loro delittuosi atti compiuti in Italia…

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Politica ed Esteri Politica Italiana , at 28/04/2021 Tag: , , ,

di Francois De Guisa (dalla redazione parigina)

Anche se dopo tantissimi anni trascorsi dai loro delittuosi atti compiuti in Italia contro chi fosse ritenuto l’argine al comunismo sono stati catturarti ed arrestati un gruppo di terroristi. Per ora si trovano ancora in Francia, ma in galera, sette dei terroristi rossi appartenenti alle Brigate Rosse, a Lotta Continua, Nuclei Armati contro il Potere. Tre sono riusciti a fuggire ma la “Securité” è sulle loro tracce.

Ammanettati su richiesta della giustizia italiana, I dieci italiani accusati di atti di terrorismo risalenti agli anni ’70 e ’80 ora attendono che dal “Bel Paese” giunga la richiesta di estradizione per il loro trasferimento nelle prigioni made in Italy.

Fonti investigative francesi, vicine all’Eliseo, confermano che i nomi degli arrestati sono i brigatisti rossi:  Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi; Giorgio Pietrostefani (Lotta Continua) e Narciso Manenti (Nuclei Armati contro il Potere territoriale).

I tre latitanti rispondono ai nomi di Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura.

La pattuglia dei reclusi si trova a Parigi dove si erano rifatti una nuova vita lontano dai luoghi e dai fatti criminosi di cui si erano macchiati. Il blitz è stata eseguito dal nucleo dell’Antiterrorismo della Sdat (polizia nazionale francese) con il Servizio di cooperazione internazionale della Criminalpol e l’Antiterrorismo della Polizia italiana coadiuvati dall’esperto per la sicurezza della polizia italiana a Parigi.

Secondo indiscrezioni l’ultima parola per poter attivare la cattura è stata iniziativa del presidente francese Emmanuel Macron, che avrebbe deciso di “trasmettere alla Procura i 10 nomi che erano in una lista di duecento nominativi italiani.

Capelli, Petrella, Tornaghi e Manenti quattro degli arrestati hanno una condanna all’ergastolo:. Per Alimonti e Calvitti, la pena da scontare è rispettivamente 11 anni, 6 mesi e 9 giorni e 18 anni, 7 mesi e 25 giorni. Pietrostefani deve scontare una pena di 14 anni, 2 mesi e 11 giorni.

Macron – tramite il suo portavoce ha chiarito che l’operazione “si colloca strettamente nella logica della ‘dottrina Mitterrand‘ di accordare l’asilo agli ex brigatisti, eccetto ai responsabili di reati di sangue'”. La compilazione della lista dei 10 nomi (7 arrestati e 3 in fuga) è il frutto “di un importante lavoro preparatorio bilaterale, durato diversi mesi – sottolinea l’Eliseo – che ha portato a prendere in considerazione i reati più gravi”.

Il segretario nazionale della Lega on. Matteo Salvini ha così commentato l’importante operazione di polizia: “Sette ex brigatisti arrestati in Francia su richiesta dell’Italia. Dopo aver sollevato il problema con la Lega al governo – tanto da aver dato la caccia a Cesare Battisti fino in Bolivia – ora la ritrovata autorevolezza del nostro Paese ci consente di festeggiare un altro successo. Grazie al governo e in primis al Presidente Mario Draghi, bene la collaborazione della Francia“.  

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